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Atletica: la campionessa del Commonwealth accusa Scotland Yard di pregiudizi razziali
06.07.2020 14:05 di Redazione

La velocista britannica Bianca Williams ha accusato Scotland Yard di pregiudizi razziali dopo essere stata fermata a Londra per un controllo di routine. Medaglia d'oro nella staffetta 4X100 ai giochi del Commonwealth e agli Europei, la 26enne Williams era insieme al suo compagno, il quattrocentista portoghese Ricardo dos Santos, e del loro figlio di tre mesi, quando è stata fermata dagli agenti di polizia. Le immagini del fermo - pubblicate online dal loro coach, il campione olimpionico di Barcellona '92 Linford Christie - sono diventate presto virali in rete. "E' sempre la stessa cosa con Ricardo - ha raccontato la Williams al Times -. Pensano che stia guidando un auto rubata o che abbia fumato cannabis. E pensano che sia sospetto che una persona di colore guidi una bella auto in certe zone: come minimo deve far parte di una gang. E' un pregiudizio razzista, il modo in cui gli parlano, come se fosse una feccia. E' sconvolgente, disgustoso da guardare".

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Atletica: la campionessa del Commonwealth accusa Scotland Yard di pregiudizi razziali

di Napoli Magazine

06/07/2024 - 14:05

La velocista britannica Bianca Williams ha accusato Scotland Yard di pregiudizi razziali dopo essere stata fermata a Londra per un controllo di routine. Medaglia d'oro nella staffetta 4X100 ai giochi del Commonwealth e agli Europei, la 26enne Williams era insieme al suo compagno, il quattrocentista portoghese Ricardo dos Santos, e del loro figlio di tre mesi, quando è stata fermata dagli agenti di polizia. Le immagini del fermo - pubblicate online dal loro coach, il campione olimpionico di Barcellona '92 Linford Christie - sono diventate presto virali in rete. "E' sempre la stessa cosa con Ricardo - ha raccontato la Williams al Times -. Pensano che stia guidando un auto rubata o che abbia fumato cannabis. E pensano che sia sospetto che una persona di colore guidi una bella auto in certe zone: come minimo deve far parte di una gang. E' un pregiudizio razzista, il modo in cui gli parlano, come se fosse una feccia. E' sconvolgente, disgustoso da guardare".