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MILANO-CORTINA - Pancalli: "Poche camere a norma, è un problema"
20.04.2024 12:26 di Redazione

"Il numero di camere, non solo quelle accessibili ex lege, ma anche quelle che comunemente definiamo friendly accessible, ossia quelle che sono più comode e che possono rappresentare una risposta importante, non è sufficiente. Questo mi preoccupa perché gli eventi sportivi sono importanti. Sono convinto che organizzeremo la più grande paralimpiade di tutti i tempi dal punto di vista sportivo, ma questo significherebbe non lasciare una legacy di contaminazione anche dal punto di vista dell'accessibilità e dell'accoglienza da parte del mondo del turismo". Così Luca Pancalli, presidente del CIP, a margine della presentazione del progetto "Sport senza confini", motiva la propria preoccupazione in merito alla scarsa disponibilità di strutture ricettive a norma in vista delle Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026. Una situazione che, come spiega Pancalli, "non è legata all'organizzazione dell'evento sotto il lato sportivo, sul quale siamo bravi e le coppe del mondo che abbiamo ospitato dimostrano la grande capacità di organizzare eventi sportivi che abbiamo. Ma la Paralimpiade è qualcosa di diverso; significa accogliere non soltanto le delegazioni che staranno nel villaggio olimpico o paralimpico, ma anche tutti i tifosi, i familiari e le persone che verranno a sostenere i propri atleti da tutte le parti del mondo", conclude.

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MILANO-CORTINA - Pancalli: "Poche camere a norma, è un problema"

di Napoli Magazine

20/04/2024 - 12:26

"Il numero di camere, non solo quelle accessibili ex lege, ma anche quelle che comunemente definiamo friendly accessible, ossia quelle che sono più comode e che possono rappresentare una risposta importante, non è sufficiente. Questo mi preoccupa perché gli eventi sportivi sono importanti. Sono convinto che organizzeremo la più grande paralimpiade di tutti i tempi dal punto di vista sportivo, ma questo significherebbe non lasciare una legacy di contaminazione anche dal punto di vista dell'accessibilità e dell'accoglienza da parte del mondo del turismo". Così Luca Pancalli, presidente del CIP, a margine della presentazione del progetto "Sport senza confini", motiva la propria preoccupazione in merito alla scarsa disponibilità di strutture ricettive a norma in vista delle Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026. Una situazione che, come spiega Pancalli, "non è legata all'organizzazione dell'evento sotto il lato sportivo, sul quale siamo bravi e le coppe del mondo che abbiamo ospitato dimostrano la grande capacità di organizzare eventi sportivi che abbiamo. Ma la Paralimpiade è qualcosa di diverso; significa accogliere non soltanto le delegazioni che staranno nel villaggio olimpico o paralimpico, ma anche tutti i tifosi, i familiari e le persone che verranno a sostenere i propri atleti da tutte le parti del mondo", conclude.