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SCOMMESSE - Il decreto ministeriale per gestire il fondo "salvasport": nel 2020 lo 0,5% della raccolta destinato a società e associazioni dilettantistiche
04.06.2020 17:06 di Redazione

Il fondo cosiddetto "salvasport", istituito dal Dl Rilancio e alimentato dalla raccolta delle scommesse sportive, è «finalizzato all’adozione di misure di sostegno e ripresa dei soggetti operanti nel settore sportivo», danneggiati dal lockdown dovuto all’emergenza sanitaria. Lo ribadisce il decreto ministeriale firmato il 29 maggio scorso dal Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport Spadafora, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Gualtieri. Il testo, che Agipronews ha potuto visionare, specifica che a decorrere dall’entrata in vigore del dl rilancio e fino al 31 dicembre 2021, «una quota pari allo 0,5 per cento del totale della raccolta da scommesse relative a eventi sportivi di ogni genere, anche in formato virtuale, effettuate in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo, sia online, sia tramite canali tradizionali», al netto dell’imposta unica, «viene versata all’entrata del bilancio dello Stato e resta acquisita all’erario». Il finanziamento del “Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale” (questa la definizione ufficiale) è «determinato nel limite massimo di 40 milioni di euro per l’anno 2020 e 50 milioni di euro per l’anno 2021». Nell’anno 2020 le risorse del Fondo saranno destinate «all’erogazione di contributi a fondo perduto in favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche». Quanto al 2021, l’utilizzo del Fondo si specificherà con successivo decreto del Ministero per lo Sport, di concerto con il Mef, entro il 30 novembre 2020. Agli adempimenti previsti da questo decreto ministeriale si provvederà «senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica». RED/Agipro

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SCOMMESSE - Il decreto ministeriale per gestire il fondo "salvasport": nel 2020 lo 0,5% della raccolta destinato a società e associazioni dilettantistiche

di Napoli Magazine

04/06/2024 - 17:06

Il fondo cosiddetto "salvasport", istituito dal Dl Rilancio e alimentato dalla raccolta delle scommesse sportive, è «finalizzato all’adozione di misure di sostegno e ripresa dei soggetti operanti nel settore sportivo», danneggiati dal lockdown dovuto all’emergenza sanitaria. Lo ribadisce il decreto ministeriale firmato il 29 maggio scorso dal Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport Spadafora, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Gualtieri. Il testo, che Agipronews ha potuto visionare, specifica che a decorrere dall’entrata in vigore del dl rilancio e fino al 31 dicembre 2021, «una quota pari allo 0,5 per cento del totale della raccolta da scommesse relative a eventi sportivi di ogni genere, anche in formato virtuale, effettuate in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo, sia online, sia tramite canali tradizionali», al netto dell’imposta unica, «viene versata all’entrata del bilancio dello Stato e resta acquisita all’erario». Il finanziamento del “Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale” (questa la definizione ufficiale) è «determinato nel limite massimo di 40 milioni di euro per l’anno 2020 e 50 milioni di euro per l’anno 2021». Nell’anno 2020 le risorse del Fondo saranno destinate «all’erogazione di contributi a fondo perduto in favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche». Quanto al 2021, l’utilizzo del Fondo si specificherà con successivo decreto del Ministero per lo Sport, di concerto con il Mef, entro il 30 novembre 2020. Agli adempimenti previsti da questo decreto ministeriale si provvederà «senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica». RED/Agipro