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IL MESSAGGIO - "Puliamo il mondo dagli ecoreati", il flah mob di Legambiente
28.09.2019 17:21 di Redazione

Puliamo il mondo dagli incendi, chi inquina deve pagare. Questo il messaggio del flash mob di questa mattina lanciato dai volontari dei circoli di Legambiente di Eboli e di Battipaglia. Dopo i cinque incendi che hanno colpito l'area industriale di Battipaglia negli ultimi due anni mettendo a rischio la salute dei cittadini e lo sviluppo locale dell'agricoltura e dell'agroindustria della Piana del Sele, ancora una volta gli attivisti di Legambiente muniti di cartelli con slogan come “Puliamo il Mondo dai roghi, dagli ecoreati, dai cambiamenti climatici” hanno riacceso i riflettori su questo fenomeno degli incendi negli impianti di stoccaggio, selezione e riciclo dei rifiuti. Un caso nazionale: sono più di 300 infatti gli impianti colpiti dalle fiamme negli ultimi 3 anni. "Chiediamo che gli impianti che trattano rifiuti nella Piana del Sele diventino sorvegliati speciali come quelli presenti in provincia di Caserta e di Napoli. C’è bisogno di avere presidi fissi sul territorio, ma anche e soprattutto mettere in campo azioni di prevenzione e controllo del rispetto delle regole degli impianti esistenti. Chiediamo alla commissione bicamerale antimafia, che indaga sugli incendi negli impianti, di venire in missione a Battipaglia”, dichiarano gli attivisti di Legambiente.

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IL MESSAGGIO - "Puliamo il mondo dagli ecoreati", il flah mob di Legambiente

di Napoli Magazine

28/09/2024 - 17:21

Puliamo il mondo dagli incendi, chi inquina deve pagare. Questo il messaggio del flash mob di questa mattina lanciato dai volontari dei circoli di Legambiente di Eboli e di Battipaglia. Dopo i cinque incendi che hanno colpito l'area industriale di Battipaglia negli ultimi due anni mettendo a rischio la salute dei cittadini e lo sviluppo locale dell'agricoltura e dell'agroindustria della Piana del Sele, ancora una volta gli attivisti di Legambiente muniti di cartelli con slogan come “Puliamo il Mondo dai roghi, dagli ecoreati, dai cambiamenti climatici” hanno riacceso i riflettori su questo fenomeno degli incendi negli impianti di stoccaggio, selezione e riciclo dei rifiuti. Un caso nazionale: sono più di 300 infatti gli impianti colpiti dalle fiamme negli ultimi 3 anni. "Chiediamo che gli impianti che trattano rifiuti nella Piana del Sele diventino sorvegliati speciali come quelli presenti in provincia di Caserta e di Napoli. C’è bisogno di avere presidi fissi sul territorio, ma anche e soprattutto mettere in campo azioni di prevenzione e controllo del rispetto delle regole degli impianti esistenti. Chiediamo alla commissione bicamerale antimafia, che indaga sugli incendi negli impianti, di venire in missione a Battipaglia”, dichiarano gli attivisti di Legambiente.