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Basket, Nba: altri due positivi, il basket Usa nella bolla Orlando
14.07.2020 12:13 di Redazione

La Florida segna il record di casi di Coronavirus, ma l'Nba non dà segni di resa: sono 2 i cestisti positivi alla prima serie di controlli effettuati tra i 322 giocatori delle 22 squadre che prenderanno parte alla fase finale del campionato di basket professionistico, al via dal 30 luglio a Disney World a Orlando. I due positivi rimangono in isolamento ai margini della 'bolla' creata dall'Nba, e si aggiungono ai 19 positivi che non sono neanche partiti per il ritiro in Florida. I due nuovi casi sono stati costretti a non uscire mai dalla propria stanza, a lasciare il campo di Orlando e a isolarsi sotto il controllo e la supervisione medica. Per rientrare nella bolla dovranno non solo aspettare l'esito del doppio tampone negativo, ma sottoporsi poi a diversi test medici - tra cui quello cardiaco - prima ancora di ripartire con la quarantena. Un lungo iter che dovranno seguire anche gli altri 19 giocatori attualmente positivi, scoperti tra il 1 e il 7 di luglio e rimasti per questo a casa. Tra di loro c'è Russell Westbrook, che nelle scorse ore ha reso nota via social la sua positività e che ha sottolineato la sua volontà di essere a Orlando con i compagni non appena sarà riuscito a lasciarsi alle spalle la malattia. Per ragioni di privacy, le franchigie NBA non hanno ufficialmente comunicato la lista dei giocatori arrivati a Orlando, tenendo cosi' riservati i nomi di chi è risultato positivo. Sono diversi però gli interrogativi che accompagnano l'assenza a Disney World di James Harden ad esempio, mentre in casa Nuggets è sempre più lunga la lista dei giocatori indisponibili: oltre a Nikola Jokic - risultato positivo in Serbia - mancano all'appello Michael Porter Jr., Gary Harris e Torrey Craig.

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Basket, Nba: altri due positivi, il basket Usa nella bolla Orlando

di Napoli Magazine

14/07/2024 - 12:13

La Florida segna il record di casi di Coronavirus, ma l'Nba non dà segni di resa: sono 2 i cestisti positivi alla prima serie di controlli effettuati tra i 322 giocatori delle 22 squadre che prenderanno parte alla fase finale del campionato di basket professionistico, al via dal 30 luglio a Disney World a Orlando. I due positivi rimangono in isolamento ai margini della 'bolla' creata dall'Nba, e si aggiungono ai 19 positivi che non sono neanche partiti per il ritiro in Florida. I due nuovi casi sono stati costretti a non uscire mai dalla propria stanza, a lasciare il campo di Orlando e a isolarsi sotto il controllo e la supervisione medica. Per rientrare nella bolla dovranno non solo aspettare l'esito del doppio tampone negativo, ma sottoporsi poi a diversi test medici - tra cui quello cardiaco - prima ancora di ripartire con la quarantena. Un lungo iter che dovranno seguire anche gli altri 19 giocatori attualmente positivi, scoperti tra il 1 e il 7 di luglio e rimasti per questo a casa. Tra di loro c'è Russell Westbrook, che nelle scorse ore ha reso nota via social la sua positività e che ha sottolineato la sua volontà di essere a Orlando con i compagni non appena sarà riuscito a lasciarsi alle spalle la malattia. Per ragioni di privacy, le franchigie NBA non hanno ufficialmente comunicato la lista dei giocatori arrivati a Orlando, tenendo cosi' riservati i nomi di chi è risultato positivo. Sono diversi però gli interrogativi che accompagnano l'assenza a Disney World di James Harden ad esempio, mentre in casa Nuggets è sempre più lunga la lista dei giocatori indisponibili: oltre a Nikola Jokic - risultato positivo in Serbia - mancano all'appello Michael Porter Jr., Gary Harris e Torrey Craig.