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IL COMMENTO - Palmeri: "Al 90% la Serie A non finirà entro agosto"
08.04.2020 10:49 di Redazione

Scrive il giornalista Tancredi Palmeri nel suo editoriale per Tuttomercatoweb.com: "Altro che programmazione, la stagione è letteralmente appesa a un filo. E in queste condizioni, l'unica cosa che si può fare è approntare delle alternative, semplici e pronte, ma avendo chiaro a se stessi, e mettendo in chiaro per tutti, che la probabilità di non tornare a giocare è probabilmente prossima al 90%. Venerdi scorso a Stadio Aperto su TMWRadio abbiamo avuto ospite l'ex medico della Nazionale, il mitico Enrico Castellacci, nonché attuale presidente dell'associazione dei medici nel calcio, con cui finalmente abbiamo messo il dito nella piaga delle operazioni preliminari necessarie prima di dare il nullaosta medico al ritorno all'attività agonistica. Tempo 24 ore, è stato rilasciato il protocollo a cui tutte le società dovranno attenersi per poter tornare a giocare: un imbuto strettissimo con un sacco di esami medici, test di coronavirus ogni 4 giorni, e monitoraggio continuo di tutti i giocatori. Morale della favola: non solo è tremendamente complicato tornare a giocare in tempi brevi (2 mesi da ora), ma a ripresa dell'attività sarà praticamente sufficiente che anche solo 1 giocatore, o 1 membro di uno staff tecnico, o 1 membro di un club, sia testato positivo, per provocare l'ulteriore sospensione del campionato, e a quel punto con la vera impossibilità di tornare in tempi utili. E dunque, in questa realtà dei fatti che o non è abbastanza chiara ai protagonisti, o non è stata sufficientemente chiarita a tutti, litigare e giocare di tattica come se si avesse tutto il tempo del mondo a disposizione è prima di tutto stupido, secondariamente nocivo per la propria stessa sopravvivenza economica, e ultimo ma non ultimo irrispettoso per la realtà circostante dove si lotta per salvare la vita. Non c'è molto che il calcio possa fare: preparare un piano di lavoro per ripartire il 7 giugno; approvare un piano ragionevole di tagli degli stipendi, senza arroccarsi nelle discussioni sindacali; e preparare una sentenza automatica nel caso si finisca. Peggio sarebbe soltanto danneggiare non solo questa stagione, ma anche la prossima".

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IL COMMENTO - Palmeri: "Al 90% la Serie A non finirà entro agosto"

di Napoli Magazine

08/04/2024 - 10:49

Scrive il giornalista Tancredi Palmeri nel suo editoriale per Tuttomercatoweb.com: "Altro che programmazione, la stagione è letteralmente appesa a un filo. E in queste condizioni, l'unica cosa che si può fare è approntare delle alternative, semplici e pronte, ma avendo chiaro a se stessi, e mettendo in chiaro per tutti, che la probabilità di non tornare a giocare è probabilmente prossima al 90%. Venerdi scorso a Stadio Aperto su TMWRadio abbiamo avuto ospite l'ex medico della Nazionale, il mitico Enrico Castellacci, nonché attuale presidente dell'associazione dei medici nel calcio, con cui finalmente abbiamo messo il dito nella piaga delle operazioni preliminari necessarie prima di dare il nullaosta medico al ritorno all'attività agonistica. Tempo 24 ore, è stato rilasciato il protocollo a cui tutte le società dovranno attenersi per poter tornare a giocare: un imbuto strettissimo con un sacco di esami medici, test di coronavirus ogni 4 giorni, e monitoraggio continuo di tutti i giocatori. Morale della favola: non solo è tremendamente complicato tornare a giocare in tempi brevi (2 mesi da ora), ma a ripresa dell'attività sarà praticamente sufficiente che anche solo 1 giocatore, o 1 membro di uno staff tecnico, o 1 membro di un club, sia testato positivo, per provocare l'ulteriore sospensione del campionato, e a quel punto con la vera impossibilità di tornare in tempi utili. E dunque, in questa realtà dei fatti che o non è abbastanza chiara ai protagonisti, o non è stata sufficientemente chiarita a tutti, litigare e giocare di tattica come se si avesse tutto il tempo del mondo a disposizione è prima di tutto stupido, secondariamente nocivo per la propria stessa sopravvivenza economica, e ultimo ma non ultimo irrispettoso per la realtà circostante dove si lotta per salvare la vita. Non c'è molto che il calcio possa fare: preparare un piano di lavoro per ripartire il 7 giugno; approvare un piano ragionevole di tagli degli stipendi, senza arroccarsi nelle discussioni sindacali; e preparare una sentenza automatica nel caso si finisca. Peggio sarebbe soltanto danneggiare non solo questa stagione, ma anche la prossima".