Calcio
L'EX - Coppola: "Meret in costante crescita"
13.10.2019 14:28 di Redazione

La Serie A è ferma, causa qualificazioni ai prossimi europei. Mentre diversi giocatori del Napoli sono in giro con le rispettive nazionali, è tempo di un mini bilancio per questo avvio di stagione della squadra di Ancelotti. Sui temi di casa azzurra TuttoNapoli ha interrogato Fernando Coppola, ex portiere azzurro e napoletano di nascita.

 

Momento del Napoli particolare. Partenza col freno a mano tirato, perchè? "Bisognerebbe vivere più da vicino certe situazioni per analizzarle e capirle. Probabilmente il fatto che un'altra concorrente si sia aggiunta, può aver innescato maggiori preoccupazioni, qualche tensione in più. Oggi è l'Inter, con l'avvento di Conte, è un avversario più che temibile. Da quello che leggo pare ci siano anche problemi e frizioni nello spogliatoi, ma questo bisognerebbe viverlo da vicino per affermarlo e capirlo. Se ci sono, io che negli anni ho sempre creduto nel gruppo, vuol dire che le difficoltà principali devono essere ricollocate in quella direzione, e cercare di risolvere quell'aspetto. Il Napoli a livello tecnico c'è, i giocatori in pochi mesi non possono passare da campioni a brocchi. Di conseguenza, diciamo che poi deve essere spostata l'attenzione solo nel recuperare mentalmente alcuni giocatori. Io credo in Ancelotti, come quella persona capace di riportare l'equilibrio tra ambiente esterno e squadra. Una volta raggiunto quell'equilibrio allora qualche risultato ritorna, il Napoli deve ritrovare continuità, quella ti permette di restare attaccato al treno importante".

 

Tante critiche nei confronti di Ancelotti, i tifosi più estremi parlano addirittura di esonero. "Assolutamente esagerato! Nel calcio oggi non mi spaventa niente. Ci sono rimasto malissimo per mister Giampaolo, avendo lavorato con lui qualche anno veramente conosco lo spessore umano e tecnico. In pochissimo tempo pretendere determinati risultati fa cascare le braccia. La situazione di Ancelotti è diversa, la stabilità societaria è diversa a Napoli, il riferimento principale è il presidente. Prima di prendere una decisione del genere dovrebbe arrivare il diluvio universale, una cosa del genere è lontana anni luce. Secondo me il mister soffrirà se non ci saranno risultati, perchè poi le pressioni aumenteranno, sicuramente dalla società si chiederanno chiarimenti, ma parlare di esonero ora mi sembra fuori luogo".

 

I problemi possono nascere dalla preparazione pre campionato della squadra? Magari la squadra carburerà settimana dopo settimana... "I dati sono interpretabili da diversi punti di vista. Ovviamente se un preparatore atletico ti legge i dati sulla corsa ti dice che sono stati fatti un numero di kilometri, magari l'allenatore vuole kilometri fatti con qualità ed una certa intensità, ognuno li interpreta a modo proprio. La strategia di una preparazione sicuramente c'è, i carichi possono essere alzati o abbassati a secondo dell'obbiettivo da raggiungere nel medio-lungo periodo, probabilmente il Napoli ha optato per questa soluzione. Ci sono stati, mi viene da pensare all'Europeo under 21, motivi per cui Fabiàn è più stanco, così come Koulibaly, ci sono state situazioni per cui la condizione fisica, non avendo fatto la preparazione tutti insieme, ognuno la può trovare in un momento diverso. Però sono alibi, ci sono annate che un giocatore riesce a fare 60 partite con un rendimento costante, altre che lo stesso giocatore fa le stesse partite ma il rendimento altalenante, questo dipende da tanti aspetti. Il dato di fatto è il recupero mentale di alcuni giocatori, se l'anno scorso hanno espresso qualcosa, allora quel qualcosa ce l'hanno. Magari l'anno scorso hanno espresso 100 ma lo standard è 80, al momento non sono a 100 ma nemmeno ad 80, la cosa importante sarebbe riportarli almeno ad 80 che è il loro standard, e sicuramente il Napoli farà il suo dignitoso campionato. Se sarà Scudetto, Champions League o altro questo lo dirà il campo ed anche i risultati degli altri. I problemi psicologici sono più importanti di quelli tecnici, oggi il Napoli deve recuperare quell'equilibrio, perchè quelli tecnici ha dimostrato di averli. Tutto l'ambiente deve ritrovare equilibrio".

 

Quanto è forte Meret, già tante parate decisive. "E' un portiere in continua crescita, questo è un fattore determinante, vuol dire che è sempre sul pezzo, ha l'ambizione di volersi riconfermare ogni volta. E' in nazionale, in una grande piazza, ha tutto dalla sua. A Napoli sta dimostrando freddezza per la giovane età, ha reagito ai pochissimi passaggi a vuoto, ora sta trovando maggiore continuità. Ad oggi lui è il titolare, gli altri faranno qualche apparizione ma meno rispetto allo scorso anno, lui si potrà consacrare sempre di più".

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L'EX - Coppola: "Meret in costante crescita"

di Napoli Magazine

13/10/2024 - 14:28

La Serie A è ferma, causa qualificazioni ai prossimi europei. Mentre diversi giocatori del Napoli sono in giro con le rispettive nazionali, è tempo di un mini bilancio per questo avvio di stagione della squadra di Ancelotti. Sui temi di casa azzurra TuttoNapoli ha interrogato Fernando Coppola, ex portiere azzurro e napoletano di nascita.

 

Momento del Napoli particolare. Partenza col freno a mano tirato, perchè? "Bisognerebbe vivere più da vicino certe situazioni per analizzarle e capirle. Probabilmente il fatto che un'altra concorrente si sia aggiunta, può aver innescato maggiori preoccupazioni, qualche tensione in più. Oggi è l'Inter, con l'avvento di Conte, è un avversario più che temibile. Da quello che leggo pare ci siano anche problemi e frizioni nello spogliatoi, ma questo bisognerebbe viverlo da vicino per affermarlo e capirlo. Se ci sono, io che negli anni ho sempre creduto nel gruppo, vuol dire che le difficoltà principali devono essere ricollocate in quella direzione, e cercare di risolvere quell'aspetto. Il Napoli a livello tecnico c'è, i giocatori in pochi mesi non possono passare da campioni a brocchi. Di conseguenza, diciamo che poi deve essere spostata l'attenzione solo nel recuperare mentalmente alcuni giocatori. Io credo in Ancelotti, come quella persona capace di riportare l'equilibrio tra ambiente esterno e squadra. Una volta raggiunto quell'equilibrio allora qualche risultato ritorna, il Napoli deve ritrovare continuità, quella ti permette di restare attaccato al treno importante".

 

Tante critiche nei confronti di Ancelotti, i tifosi più estremi parlano addirittura di esonero. "Assolutamente esagerato! Nel calcio oggi non mi spaventa niente. Ci sono rimasto malissimo per mister Giampaolo, avendo lavorato con lui qualche anno veramente conosco lo spessore umano e tecnico. In pochissimo tempo pretendere determinati risultati fa cascare le braccia. La situazione di Ancelotti è diversa, la stabilità societaria è diversa a Napoli, il riferimento principale è il presidente. Prima di prendere una decisione del genere dovrebbe arrivare il diluvio universale, una cosa del genere è lontana anni luce. Secondo me il mister soffrirà se non ci saranno risultati, perchè poi le pressioni aumenteranno, sicuramente dalla società si chiederanno chiarimenti, ma parlare di esonero ora mi sembra fuori luogo".

 

I problemi possono nascere dalla preparazione pre campionato della squadra? Magari la squadra carburerà settimana dopo settimana... "I dati sono interpretabili da diversi punti di vista. Ovviamente se un preparatore atletico ti legge i dati sulla corsa ti dice che sono stati fatti un numero di kilometri, magari l'allenatore vuole kilometri fatti con qualità ed una certa intensità, ognuno li interpreta a modo proprio. La strategia di una preparazione sicuramente c'è, i carichi possono essere alzati o abbassati a secondo dell'obbiettivo da raggiungere nel medio-lungo periodo, probabilmente il Napoli ha optato per questa soluzione. Ci sono stati, mi viene da pensare all'Europeo under 21, motivi per cui Fabiàn è più stanco, così come Koulibaly, ci sono state situazioni per cui la condizione fisica, non avendo fatto la preparazione tutti insieme, ognuno la può trovare in un momento diverso. Però sono alibi, ci sono annate che un giocatore riesce a fare 60 partite con un rendimento costante, altre che lo stesso giocatore fa le stesse partite ma il rendimento altalenante, questo dipende da tanti aspetti. Il dato di fatto è il recupero mentale di alcuni giocatori, se l'anno scorso hanno espresso qualcosa, allora quel qualcosa ce l'hanno. Magari l'anno scorso hanno espresso 100 ma lo standard è 80, al momento non sono a 100 ma nemmeno ad 80, la cosa importante sarebbe riportarli almeno ad 80 che è il loro standard, e sicuramente il Napoli farà il suo dignitoso campionato. Se sarà Scudetto, Champions League o altro questo lo dirà il campo ed anche i risultati degli altri. I problemi psicologici sono più importanti di quelli tecnici, oggi il Napoli deve recuperare quell'equilibrio, perchè quelli tecnici ha dimostrato di averli. Tutto l'ambiente deve ritrovare equilibrio".

 

Quanto è forte Meret, già tante parate decisive. "E' un portiere in continua crescita, questo è un fattore determinante, vuol dire che è sempre sul pezzo, ha l'ambizione di volersi riconfermare ogni volta. E' in nazionale, in una grande piazza, ha tutto dalla sua. A Napoli sta dimostrando freddezza per la giovane età, ha reagito ai pochissimi passaggi a vuoto, ora sta trovando maggiore continuità. Ad oggi lui è il titolare, gli altri faranno qualche apparizione ma meno rispetto allo scorso anno, lui si potrà consacrare sempre di più".