Calcio
C&F - Milan, fallimento del progetto cinese: solo 600mila euro d'incasso su una previsione da 90
16.10.2018 00:18 di Redazione Fonte: Calcioefinanza.it

Il Milan ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2018 con una perdita consolidata pari a 126 milioni di euro a fronte di ricavi comprese le plusvalenze di 256 milioni.

Il bilancio presentato dal Gruppo Milan si riferisce ai dodici mesi di gestione di Yonghong Li, uscito definitivamente di scena il 10 luglio per effetto dell’escussione del pegno da parte del fondo Elliott.

Nel dicembre 2017 la società rossonera, rappresentata dall’allora amministratore delegato Marco Fassone, si era vista bocciare il business plan presentato all’UEFA in merito alla richiesta di voluntary agreement.

I motivi riguardavano principalmente

L’affidabilità e consistenza patrimoniale della proprietà cinese;

Le previsioni economico-finanziarie presentate al massimo organismo di calcio europeo non avevano convinto la commissione in quanto ritenute troppo ottimistiche.

L’inconsistenza patrimoniale di Yonghong Li è stata dimostrata nel luglio 2018, e pertanto i “pregiudizi” di cui l’UEFA fu accusata hanno trovato ragione nei fatti successivamente accaduti.

Riguardo invece i numeri contenuti nel business plan, diventa interessante analizzare gli scostamenti tra quanto previsto dal business plan messo a punto all’inizio della stagione 2017-2018 e in parte rivisto prima di presentare la richiesta di voluntary agreement e quanto rendicontato nel bilancio al 30 giugno 2018.

Senza considerare il player trading, l’incremento del fatturato rispetto al 30 giugno 2017 è pari a 7,87 milioni, ma ben distante da quanto ipotizzato nel documento previsionale messo a punto da Fassone all’inizio della scorsa stagione.

Ricavi AC Milan 2018 – Consuntivo e previsioni a confronto

I numeri previsti dal business plan della gestione Fassone si sono rivelati in linea con i risultati raggiunti nel 2017-2018 sul fronte dei ricavi da diritti tv e sul fronte commerciali, ma complessivamente i ricavi attesi per lo scorso esercizio sono stati sovrastimati di circa 80 milioni di euro.

Grazie all’apporto di Milan China il precedente management della società rossonera si aspettava di chiudere il 2017-2018 con ricavi pari a 273 milioni di euro.

Di ricavi dalla Cina, invece, neanche l’ombra. I 90 milioni previsti per la stagione 2017-2018, che dovevano diventare 225 milioni al 30 giugno 2022, non si sono presentati all’appuntamento del bilancio consolidato.

Da notare inoltre che nel business plan non si faceva riferimento a sponsorizzazioni da parte di eventuali partner cinesi, per cui si sarebbe potuta dare come spiegazione il blocco imposto dal governo cinese per l’uscita di capitali. L’ammontare riportato faceva, infatti, riferimento ad attività di sfruttamento del brand Milan all’interno del mercato della Grande Muraglia.

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C&F - Milan, fallimento del progetto cinese: solo 600mila euro d'incasso su una previsione da 90

di Napoli Magazine

16/10/2024 - 00:18

Il Milan ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2018 con una perdita consolidata pari a 126 milioni di euro a fronte di ricavi comprese le plusvalenze di 256 milioni.

Il bilancio presentato dal Gruppo Milan si riferisce ai dodici mesi di gestione di Yonghong Li, uscito definitivamente di scena il 10 luglio per effetto dell’escussione del pegno da parte del fondo Elliott.

Nel dicembre 2017 la società rossonera, rappresentata dall’allora amministratore delegato Marco Fassone, si era vista bocciare il business plan presentato all’UEFA in merito alla richiesta di voluntary agreement.

I motivi riguardavano principalmente

L’affidabilità e consistenza patrimoniale della proprietà cinese;

Le previsioni economico-finanziarie presentate al massimo organismo di calcio europeo non avevano convinto la commissione in quanto ritenute troppo ottimistiche.

L’inconsistenza patrimoniale di Yonghong Li è stata dimostrata nel luglio 2018, e pertanto i “pregiudizi” di cui l’UEFA fu accusata hanno trovato ragione nei fatti successivamente accaduti.

Riguardo invece i numeri contenuti nel business plan, diventa interessante analizzare gli scostamenti tra quanto previsto dal business plan messo a punto all’inizio della stagione 2017-2018 e in parte rivisto prima di presentare la richiesta di voluntary agreement e quanto rendicontato nel bilancio al 30 giugno 2018.

Senza considerare il player trading, l’incremento del fatturato rispetto al 30 giugno 2017 è pari a 7,87 milioni, ma ben distante da quanto ipotizzato nel documento previsionale messo a punto da Fassone all’inizio della scorsa stagione.

Ricavi AC Milan 2018 – Consuntivo e previsioni a confronto

I numeri previsti dal business plan della gestione Fassone si sono rivelati in linea con i risultati raggiunti nel 2017-2018 sul fronte dei ricavi da diritti tv e sul fronte commerciali, ma complessivamente i ricavi attesi per lo scorso esercizio sono stati sovrastimati di circa 80 milioni di euro.

Grazie all’apporto di Milan China il precedente management della società rossonera si aspettava di chiudere il 2017-2018 con ricavi pari a 273 milioni di euro.

Di ricavi dalla Cina, invece, neanche l’ombra. I 90 milioni previsti per la stagione 2017-2018, che dovevano diventare 225 milioni al 30 giugno 2022, non si sono presentati all’appuntamento del bilancio consolidato.

Da notare inoltre che nel business plan non si faceva riferimento a sponsorizzazioni da parte di eventuali partner cinesi, per cui si sarebbe potuta dare come spiegazione il blocco imposto dal governo cinese per l’uscita di capitali. L’ammontare riportato faceva, infatti, riferimento ad attività di sfruttamento del brand Milan all’interno del mercato della Grande Muraglia.

Fonte: Calcioefinanza.it