Asmir Begovic vuole "portare il Milan in alto". Il portiere bosniaco, arrivato in prestito dal Bournemouth per sostituire Reina e fare da vice a Donnarumma, è "onorato" per la chiamata ricevuta, definisce "fantastici" i primi allenamenti ma non si fa illusioni sul futuro: "La situazione per ora è questa, tra sei mesi valuteremo. Ci sono state delle cose che non hanno funzionato fuori dak campo nel Bournemouth e sono contento di essere qui". Begovic, in conferenza, ringrazia proprio Gianluigi Donnarumma "per il caloroso benvenuto" e lo definisce "tra i portieri più forti del mondo", tessendo le lodi di Ibrahimovic: "E' un leader e un vincente. Si aspetta sempre il massimo da se stesso e da tutti gli altri, averlo qui è importante per alzare il livello". Begovic è curioso di conoscere il campionato italiano: "Ho sentito solo cose positive sul calcio italiano. Ho amici che giocano qui. I tifosi sono caldi come in Inghilterra, quindi non mi aspetto grandi differenze. Poi San Siro è uno stadio speciale, è un onore poterci giocare".
di Napoli Magazine
17/01/2024 - 05:00
Asmir Begovic vuole "portare il Milan in alto". Il portiere bosniaco, arrivato in prestito dal Bournemouth per sostituire Reina e fare da vice a Donnarumma, è "onorato" per la chiamata ricevuta, definisce "fantastici" i primi allenamenti ma non si fa illusioni sul futuro: "La situazione per ora è questa, tra sei mesi valuteremo. Ci sono state delle cose che non hanno funzionato fuori dak campo nel Bournemouth e sono contento di essere qui". Begovic, in conferenza, ringrazia proprio Gianluigi Donnarumma "per il caloroso benvenuto" e lo definisce "tra i portieri più forti del mondo", tessendo le lodi di Ibrahimovic: "E' un leader e un vincente. Si aspetta sempre il massimo da se stesso e da tutti gli altri, averlo qui è importante per alzare il livello". Begovic è curioso di conoscere il campionato italiano: "Ho sentito solo cose positive sul calcio italiano. Ho amici che giocano qui. I tifosi sono caldi come in Inghilterra, quindi non mi aspetto grandi differenze. Poi San Siro è uno stadio speciale, è un onore poterci giocare".