Un anno dopo l'assegnazione dei Giochi Olimpici invernali 2026 a Milano-Cortina, il presidente del CONI Giovanni Malagò è stato ospite di Sky Sport 24. Ecco quanto ha affermato: "C'era molta incertezza la Svezia era convinta di vincere, era l'ottava volta che si candidava per le Olimpiadi invernali e ha perso, nonostante sia il Paese più assimilabile al ghiaccio e alle neve. Noi abbiamo costruito un dossier strepitoso che ha fatto storia nella recente letteratura delle candidature olimpiche, abbiamo avuto il coraggio, forse l'incoscienza, di presentare una candidatura con due città, due regioni, è stato uno spartiacque tra prima di Milano-Cortina e tutto quello che verrà dopo. Noi ovviamente avevamo programmato la cerimonia inaugurale nello stadio esistente, San Siro, una soluzione che andava benissimo al CIO - ha detto Malagò -. Ho sempre sostenuto la tesi che in caso di nuovo stadio, andrà bene lo stesso. Ogni soluzione è gradita. Sono felice che si sia trovato un accordo che salvaguarda la parte romantica del vecchio stadio, andando però incontro alle esigenze che una città come Milano e due società come quelle milanesi, hanno bisogno. Cortina 2022? Parlo per nome della Federazione degli sport invernali, poi è ovvio che ci sono anche tutte le altre componenti politiche e sportive - ha detto il numero 1 del CONI -. Sotto il profilo finanziario l'onere è tutto di Flavio Roda e della sua federazione, quindi penso che chiedere lo slittamento dei Mondiali nel 2022 sia una richiesta di buon senso. In quel modo siamo sicuri di avere tutto il tempo per capitalizzare questo evento, cosa che invece rischio di non avere da qui a febbraio. Stiamo parlando anche di possibilità di ricavi. Il board si deve riunire: se questa proposta ha qualche contrindicazione, magari qualcuno toglierà oneri alla federazione. E' una partita che si sta ancora giocando, tra qualche ore avremo le risposte. Malagò a Zanardi: "Un abbraccio a un simbolo dello sport. Voglio mandare un abbraccio forte ad Alex Zanardi, in questo momento è il simbolo di tutto lo sport e non solo di quello italiano. Ho letto il messaggio che ha scritto il Papa per lui sulla Gazzetta, commovente, pazzesco, eccezionale", ha concluso Malagò.
di Napoli Magazine
24/06/2020 - 14:35
Un anno dopo l'assegnazione dei Giochi Olimpici invernali 2026 a Milano-Cortina, il presidente del CONI Giovanni Malagò è stato ospite di Sky Sport 24. Ecco quanto ha affermato: "C'era molta incertezza la Svezia era convinta di vincere, era l'ottava volta che si candidava per le Olimpiadi invernali e ha perso, nonostante sia il Paese più assimilabile al ghiaccio e alle neve. Noi abbiamo costruito un dossier strepitoso che ha fatto storia nella recente letteratura delle candidature olimpiche, abbiamo avuto il coraggio, forse l'incoscienza, di presentare una candidatura con due città, due regioni, è stato uno spartiacque tra prima di Milano-Cortina e tutto quello che verrà dopo. Noi ovviamente avevamo programmato la cerimonia inaugurale nello stadio esistente, San Siro, una soluzione che andava benissimo al CIO - ha detto Malagò -. Ho sempre sostenuto la tesi che in caso di nuovo stadio, andrà bene lo stesso. Ogni soluzione è gradita. Sono felice che si sia trovato un accordo che salvaguarda la parte romantica del vecchio stadio, andando però incontro alle esigenze che una città come Milano e due società come quelle milanesi, hanno bisogno. Cortina 2022? Parlo per nome della Federazione degli sport invernali, poi è ovvio che ci sono anche tutte le altre componenti politiche e sportive - ha detto il numero 1 del CONI -. Sotto il profilo finanziario l'onere è tutto di Flavio Roda e della sua federazione, quindi penso che chiedere lo slittamento dei Mondiali nel 2022 sia una richiesta di buon senso. In quel modo siamo sicuri di avere tutto il tempo per capitalizzare questo evento, cosa che invece rischio di non avere da qui a febbraio. Stiamo parlando anche di possibilità di ricavi. Il board si deve riunire: se questa proposta ha qualche contrindicazione, magari qualcuno toglierà oneri alla federazione. E' una partita che si sta ancora giocando, tra qualche ore avremo le risposte. Malagò a Zanardi: "Un abbraccio a un simbolo dello sport. Voglio mandare un abbraccio forte ad Alex Zanardi, in questo momento è il simbolo di tutto lo sport e non solo di quello italiano. Ho letto il messaggio che ha scritto il Papa per lui sulla Gazzetta, commovente, pazzesco, eccezionale", ha concluso Malagò.