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MR Z - Napoli, tante domande e poche certezze
10.12.2019 14:15 di Redazione

NAPOLI - Basterebbe una vittoria questa sera in Champions per convincere De Laurentiis a confermare Ancelotti o il destino del tecnico di Reggiolo è già segnato, indipendentemente da come andrà a finire con i belgi? E ancora: siamo certi che un’eventuale cambio in panchina (e l’ingaggio fino a fine stagione di un traghettatore, visto che in giro, dati per scontati i dinieghi a prendere la squadra in corsa dei tecnici più titolati attualmente disponibili, al momento non c’è nessuno su cui puntare per un nuovo ciclo) determinerebbe davvero la svolta tanto agognata o i risultati rimarrebbero sempre gli stessi, con un Napoli destinato a vivacchiare a centro classifica? Insomma si può ascrivere al solo Ancelotti e ai suoi allenamenti blandi la colpa di tutto quanto sta accadendo, o le responsabilità vengono da più lontano? Quando le domande sono tante, inevitabilmente le certezze sono poche o nulle. E come potrebbe essere diversamente? Se De Laurentiis si è reso conto che la campagna acquisti (e cessioni...) della scorsa estate è stata sbagliata, non dovrebbe far altro che correggerla, nei limiti del possibile, a gennaio perché difficilmente un tecnico diverso - fatta salva una probabile scossa iniziale - potrebbe far meglio di Ancelotti. La rosa è indubbiamente carente e male assortita. Se poi il presidente si è reso conto che i pessimi rapporti tra lui e la squadra stanno avendo conseguenze concrete sui risultati, più che sostituire l’allenatore farebbe bene a ingaggiare una figura dirigenziale in grado di svolgere il delicato ruolo di cuscinetto tra lo spogliatoio e i vertici societari. Quanti interrogativi, quanti dubbi, quante speranze disattese!!! Nessuno però può farsi maestro. Personalmente a inizio stagione non avevo valutato adeguatamente la situazione e davvero ritenevo - come la maggior parte dei tifosi - che il Napoli avrebbe potuto vivere una brillante stagione da protagonista. Oggi esprimere giudizi critici è facile ma tre mesi fa le aspettative erano ben diverse. Quel che più rattrista, appunto, è che non si vedono scappatoie. Il cambio di allenatore sarebbe un pannicello caldo. Qui ci vuole una rivoluzione e aprire un nuovo ciclo non è semplice. De Laurentiis nel dopo Mazzarri, ricominciò da Benitez e poi pescò abilmente il jolly Sarri. Ma a quel tempo seppe potenziare la rosa con tanti acquisti indovinati. Oggi sarebbe possibile ripercorrere quella stessa strada?

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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MR Z - Napoli, tante domande e poche certezze

di Napoli Magazine

10/12/2024 - 14:15

NAPOLI - Basterebbe una vittoria questa sera in Champions per convincere De Laurentiis a confermare Ancelotti o il destino del tecnico di Reggiolo è già segnato, indipendentemente da come andrà a finire con i belgi? E ancora: siamo certi che un’eventuale cambio in panchina (e l’ingaggio fino a fine stagione di un traghettatore, visto che in giro, dati per scontati i dinieghi a prendere la squadra in corsa dei tecnici più titolati attualmente disponibili, al momento non c’è nessuno su cui puntare per un nuovo ciclo) determinerebbe davvero la svolta tanto agognata o i risultati rimarrebbero sempre gli stessi, con un Napoli destinato a vivacchiare a centro classifica? Insomma si può ascrivere al solo Ancelotti e ai suoi allenamenti blandi la colpa di tutto quanto sta accadendo, o le responsabilità vengono da più lontano? Quando le domande sono tante, inevitabilmente le certezze sono poche o nulle. E come potrebbe essere diversamente? Se De Laurentiis si è reso conto che la campagna acquisti (e cessioni...) della scorsa estate è stata sbagliata, non dovrebbe far altro che correggerla, nei limiti del possibile, a gennaio perché difficilmente un tecnico diverso - fatta salva una probabile scossa iniziale - potrebbe far meglio di Ancelotti. La rosa è indubbiamente carente e male assortita. Se poi il presidente si è reso conto che i pessimi rapporti tra lui e la squadra stanno avendo conseguenze concrete sui risultati, più che sostituire l’allenatore farebbe bene a ingaggiare una figura dirigenziale in grado di svolgere il delicato ruolo di cuscinetto tra lo spogliatoio e i vertici societari. Quanti interrogativi, quanti dubbi, quante speranze disattese!!! Nessuno però può farsi maestro. Personalmente a inizio stagione non avevo valutato adeguatamente la situazione e davvero ritenevo - come la maggior parte dei tifosi - che il Napoli avrebbe potuto vivere una brillante stagione da protagonista. Oggi esprimere giudizi critici è facile ma tre mesi fa le aspettative erano ben diverse. Quel che più rattrista, appunto, è che non si vedono scappatoie. Il cambio di allenatore sarebbe un pannicello caldo. Qui ci vuole una rivoluzione e aprire un nuovo ciclo non è semplice. De Laurentiis nel dopo Mazzarri, ricominciò da Benitez e poi pescò abilmente il jolly Sarri. Ma a quel tempo seppe potenziare la rosa con tanti acquisti indovinati. Oggi sarebbe possibile ripercorrere quella stessa strada?

 

 

Mario Zaccaria

 

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