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G-FACTOR - Lucariello su "NM": "Napoli, cambia marcia, torna a vincere!"
06.12.2019 18:30 di Redazione

NAPOLI - L’aria è pesantissima, c’è nausea: sensazioni negative di tutti i tipi, soprattutto delusione, rabbia, sconforto e amarezza profonda nelle anime addolorate della Torcida più passionale del mondo. Tutto quello che porta al distacco, all’allontanamento dalla squadra del cuore e al rifiuto totale nel dover subire lo scatafascio andato in onda dall’inizio di novembre. E’ quanto è scaturito dall’ammutinamento operato dai miti di una tifoseria che non sa più a che santo votarsi per rivedere lo squadrone che storicamente ha fatto sconquassi sul fronte europeo e che purtroppo in questa stagione in campionato ne ha combinate di tutti colori. E lo dice la classifica pesantissima che pone sotto processo tutte le componenti, ma principalmente i giocatori, i ribelli, quelli che hanno spaccato un fronte che ha perduto compattezza e qualità e che ora come ora, trascinati in ritiro punitivo – quello vero – dovranno rimediare alle malefatte da un punto di vista disciplinare ma anche e soprattutto c’è da ripartire in campionato. Soltanto i risultati, cioè le vittorie, possono in parte cancellare ciò che adesso appare incancellabile. Sì, stavolta tocca a loro che hanno tradito le aspettative dell’intero ambiente e attentato fortemente ai sogni dei tifosi, cioè di coloro che sul piano della concretezza mettono le mani nelle loro tasche per andare allo stadio, per abbonarsi alle tv che trasmettono le partite e per andare e sostenere la squadra in trasferta con enormi sacrifici per le loro finanze. Sogni e speranze della Torcida azzurra che Insigne e compagni evidentemente non hanno mai considerato, senza dedicare un minimo di attenzione che dovevano invece prestare. Certo, Ancelotti ha la sua parte di responsabilità, in particolare la superficialità dimostrata nella gestione tecnico-tattica che fino a questo momento ha caratterizzato il suo lavoro. Tra l’altro è stato sordo ad ogni ragionevole rilievo circa il massiccio turnover messo in pratica pressocchè a livello ossessivo per tutti e che ha mandato in confusione soprattutto i calciatori. Ma c’è da andare avanti, ad ogni costo. E occorre precisarlo e ribadirlo a piena voce che tocca ai giocatori rimediare alle malefatte ripagando i tifosi che non hanno mai fatto mancare affetto e sostegno, in qualsiasi circostanza. Ecco, gli azzurri hanno un solo modo per farsi perdonare da una Torcida che in questa situazione colpevolmente è stata del tutto ignorata dalle parti in causa. Come? Cambiando marcia e tornando a vincere. Soltanto così possono scendere dal banco degli accusati e portarsi di nuovo sotto le curve con il capo coperto di cenere a raccogliere gli applausi.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - Lucariello su "NM": "Napoli, cambia marcia, torna a vincere!"

di Napoli Magazine

06/12/2024 - 18:30

NAPOLI - L’aria è pesantissima, c’è nausea: sensazioni negative di tutti i tipi, soprattutto delusione, rabbia, sconforto e amarezza profonda nelle anime addolorate della Torcida più passionale del mondo. Tutto quello che porta al distacco, all’allontanamento dalla squadra del cuore e al rifiuto totale nel dover subire lo scatafascio andato in onda dall’inizio di novembre. E’ quanto è scaturito dall’ammutinamento operato dai miti di una tifoseria che non sa più a che santo votarsi per rivedere lo squadrone che storicamente ha fatto sconquassi sul fronte europeo e che purtroppo in questa stagione in campionato ne ha combinate di tutti colori. E lo dice la classifica pesantissima che pone sotto processo tutte le componenti, ma principalmente i giocatori, i ribelli, quelli che hanno spaccato un fronte che ha perduto compattezza e qualità e che ora come ora, trascinati in ritiro punitivo – quello vero – dovranno rimediare alle malefatte da un punto di vista disciplinare ma anche e soprattutto c’è da ripartire in campionato. Soltanto i risultati, cioè le vittorie, possono in parte cancellare ciò che adesso appare incancellabile. Sì, stavolta tocca a loro che hanno tradito le aspettative dell’intero ambiente e attentato fortemente ai sogni dei tifosi, cioè di coloro che sul piano della concretezza mettono le mani nelle loro tasche per andare allo stadio, per abbonarsi alle tv che trasmettono le partite e per andare e sostenere la squadra in trasferta con enormi sacrifici per le loro finanze. Sogni e speranze della Torcida azzurra che Insigne e compagni evidentemente non hanno mai considerato, senza dedicare un minimo di attenzione che dovevano invece prestare. Certo, Ancelotti ha la sua parte di responsabilità, in particolare la superficialità dimostrata nella gestione tecnico-tattica che fino a questo momento ha caratterizzato il suo lavoro. Tra l’altro è stato sordo ad ogni ragionevole rilievo circa il massiccio turnover messo in pratica pressocchè a livello ossessivo per tutti e che ha mandato in confusione soprattutto i calciatori. Ma c’è da andare avanti, ad ogni costo. E occorre precisarlo e ribadirlo a piena voce che tocca ai giocatori rimediare alle malefatte ripagando i tifosi che non hanno mai fatto mancare affetto e sostegno, in qualsiasi circostanza. Ecco, gli azzurri hanno un solo modo per farsi perdonare da una Torcida che in questa situazione colpevolmente è stata del tutto ignorata dalle parti in causa. Come? Cambiando marcia e tornando a vincere. Soltanto così possono scendere dal banco degli accusati e portarsi di nuovo sotto le curve con il capo coperto di cenere a raccogliere gli applausi.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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