In Primo Piano
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, non rinunciare a Callejon! Lozano punge più di Politano, fatali gli errori di Fabiàn e Di Lorenzo"
03.07.2020 23:20 di Redazione

NAPOLI - Una sconfitta imperdonabile. Non si può buttare al vento una prestazione che si ha in pugno, per possesso palla e conseguente predominio del terreno di gioco. Eppure è successo. Sin dalle prime battute, ad essere sinceri, si notava una sofferenza sul lato destro del campo nel contenere le discese atalantine. Ecco, probabilmente qualche lettura della situazione andava fatta prima. Politano, ad esempio, ha provato l'affondo ma è stato sempre bloccato e non è arrivato mai alla conclusione. Insomma la catena di destra non ha funzionato e se in panchina ci sono Hysaj e Callejon correre ai ripari non sarebbe stata una cattiva idea. Gattuso ha fatto bene ad arrabbiarsi a fine partita, ma ne è emerso che è stato troppo buono. La fiducia va meritata e se in campo non si rende, con le 5 sostituzioni, si lascia spazio al compagno. E' vero che dopo i due gol presi c'era più voglia di commentare gli episodi con arbitro e guardalinee che di sfondare il muro avversario. Proprio per questo motivo mi sarei aspettato qualche sostituzione anticipata. Questo Napoli, a mio avviso, non può fare a meno di Callejon in determinate situazioni, soprattutto quando servono equilibri e ripartenze. Insigne, a un certo punto, causa squilibri generali a centrocampo dove Demme e Zielinski non hanno brillato, ha arretrato il prioprio raggio d'azione per aiutare i compagni, un pò come accadeva ai tempi di Benitez. Se è vero che il Napoli per lunghi tratti ha dominato il campo, sprecando occasioni con Koulibaly e Fabian, è pur vero che dopo i gol di Pasalic e Gosens, arrivati perchè il centrocampista spagnolo, inspiegabilmente, non ha spazzato via il pallone e perchè Di Lorenzo non ha coperto bene in area di rigore, la reazione non c'è stata. Magari Mertens non era in serata, ma non è stato nemmeno aiutato dai compagni di zona. E il subentrato Milik non ha inciso in zona offensiva, come invece è riuscito a Lozano. Il messicano merita un plauso: è stato l'unico a dare verve ad un attacco apparso spento e demotivato. Da solo qualche grattacapo l'ha creato agli avversari, che nonostante ciò non si sono mai fermati. Nemmeno alla fine, il 32enne Gomez ha smesso di correre. Per non parlare di quell'armadio di Duvan: grazie sempre Sarri per non aver creduto in lui. E grazie anche ai danni che sono stati fatti ad inizio anno. Piccola parentesi su Ospina: per fortuna, solo un grande spavento. Ora il rischio è uno: che la squadra consideri conclusa la stagione, essendosi spenta la fiammella della speranza di agganciare il quarto posto, con l'Europa League in tasca dopo la vittoria della Coppa Italia. Spetterà a Gattuso far capire che la conferma nel Napoli va meritata e che la sfida col Barcellona in Champions la conquisterà chi non avrà cali di concentrazione. Questo è il Napoli, non sono ammesse distrazioni.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
ULTIMISSIME IN PRIMO PIANO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, non rinunciare a Callejon! Lozano punge più di Politano, fatali gli errori di Fabiàn e Di Lorenzo"

di Napoli Magazine

03/07/2024 - 23:20

NAPOLI - Una sconfitta imperdonabile. Non si può buttare al vento una prestazione che si ha in pugno, per possesso palla e conseguente predominio del terreno di gioco. Eppure è successo. Sin dalle prime battute, ad essere sinceri, si notava una sofferenza sul lato destro del campo nel contenere le discese atalantine. Ecco, probabilmente qualche lettura della situazione andava fatta prima. Politano, ad esempio, ha provato l'affondo ma è stato sempre bloccato e non è arrivato mai alla conclusione. Insomma la catena di destra non ha funzionato e se in panchina ci sono Hysaj e Callejon correre ai ripari non sarebbe stata una cattiva idea. Gattuso ha fatto bene ad arrabbiarsi a fine partita, ma ne è emerso che è stato troppo buono. La fiducia va meritata e se in campo non si rende, con le 5 sostituzioni, si lascia spazio al compagno. E' vero che dopo i due gol presi c'era più voglia di commentare gli episodi con arbitro e guardalinee che di sfondare il muro avversario. Proprio per questo motivo mi sarei aspettato qualche sostituzione anticipata. Questo Napoli, a mio avviso, non può fare a meno di Callejon in determinate situazioni, soprattutto quando servono equilibri e ripartenze. Insigne, a un certo punto, causa squilibri generali a centrocampo dove Demme e Zielinski non hanno brillato, ha arretrato il prioprio raggio d'azione per aiutare i compagni, un pò come accadeva ai tempi di Benitez. Se è vero che il Napoli per lunghi tratti ha dominato il campo, sprecando occasioni con Koulibaly e Fabian, è pur vero che dopo i gol di Pasalic e Gosens, arrivati perchè il centrocampista spagnolo, inspiegabilmente, non ha spazzato via il pallone e perchè Di Lorenzo non ha coperto bene in area di rigore, la reazione non c'è stata. Magari Mertens non era in serata, ma non è stato nemmeno aiutato dai compagni di zona. E il subentrato Milik non ha inciso in zona offensiva, come invece è riuscito a Lozano. Il messicano merita un plauso: è stato l'unico a dare verve ad un attacco apparso spento e demotivato. Da solo qualche grattacapo l'ha creato agli avversari, che nonostante ciò non si sono mai fermati. Nemmeno alla fine, il 32enne Gomez ha smesso di correre. Per non parlare di quell'armadio di Duvan: grazie sempre Sarri per non aver creduto in lui. E grazie anche ai danni che sono stati fatti ad inizio anno. Piccola parentesi su Ospina: per fortuna, solo un grande spavento. Ora il rischio è uno: che la squadra consideri conclusa la stagione, essendosi spenta la fiammella della speranza di agganciare il quarto posto, con l'Europa League in tasca dopo la vittoria della Coppa Italia. Spetterà a Gattuso far capire che la conferma nel Napoli va meritata e che la sfida col Barcellona in Champions la conquisterà chi non avrà cali di concentrazione. Questo è il Napoli, non sono ammesse distrazioni.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com