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FOCUS - 8 motivi per credere nello scudetto al Napoli
24.10.2019 23:27 di Redazione

Nonostante l’inizio non proprio entusiasmante, il Napoli di Carlo Ancelotti sembra essere tornato una seria pretendente per la conquista dello scudetto. Gli azzurri hanno sei lunghezze di ritardo dalla Juventus capolista, anche se fino a questo momento ha avuto un calendario più difficile ed impegnativo. Ci sono, comunque, diversi aspetti che fanno ben sperare per il proseguo di stagione. Il Napoli, secondo i pronostici calcio degli esperti di pronosticicalcio.net, può ancora vincere lo scudetto. Ecco gli otto motivi per credere nel successo degli azzurri.

 

Carlo Ancelotti

 

Il primo punto a favore degli azzurri si chiama Carlo Ancelotti. Il tecnico ha vinto ovunque, ed è uno dei migliori al mondo. In più il tecnico è al secondo anno sulla panchina del Napoli e questo, a lungo andare, può essere decisivo rispetto alle altre squadre.

 

La difesa di ferro

 

Nell'ultimo periodo il Napoli è rimasto in piedi ed ha allontanato la crisi di risultati grazie ad un'ottima fase difensiva. Fino ai gol di Milik al Verona, gli azzurri hanno sopperito ai problemi realizzativi tenendo la porta inviolata con Genk e Torino e limitando i danni dunque con due pareggi. Considerando anche la Champions, infatti, la squadra di Ancelotti al momento non prende gol da tre partite, ma il dato che più sorprende è quello più ad ampio raggio. Se dopo le prime due giornate con Fiorentina e Juventus - con sette gol incassati - la difesa sembrava far acqua, da quel momento il Napoli l'ha blindata e nelle successive sei giornate ne ha subiti soltanto 3 (di cui appena uno su azione, col Cagliari), ed i gol restano 3 aggiungendo anche le due partite di Champions e portando l'intervallo di gare ad otto.

 

Alex Meret

 

Gli azzurri hanno tra i pali uno dei migliori portieri al mondo. Alex Meret sta dimostrando di essere un vero e proprio predestinato. L’ex udinese dopo una prima stagione in azzurro in costante alternanza con David Ospina, ha conquistato definitivamente i galloni di portiere titolare e lo ha fatto a suon di prestazioni da stropicciarsi gli occhi. C'è infatti lo zampino, anzi, il braccino, dell'ex Udinese nel successo contro il Verona e soprattutto del terzo "clean sheet" consecutivo. Basti pensare alle 3 parate in 5'' che di fatto hanno impedito alla banda Juric di portarsi in vantaggio in un San Paolo sì pieno ma ancora scosso dalle tante polemiche vissute durante la sosta, nonché dalle ultime prestazioni non brillanti dei propri beniamini.

 

Di Lorenzo

 

Da scommessa a punto forte, il passo è stato breve per Di Lorenzo. Il difensore ha dimostrato di sapersi adattare a diversi ruoli, gioca con la stessa qualità sia a destra che a sinistra, può adattarsi anche nel ruolo di centrale. Si tratta di un calciatore bravissimo in fase difensiva, ottimo a chiudere ogni incursione delle squadre avversarie, bravo a saltare l’uomo, riesce anche ad essere pericoloso ed in fase di spinta, riesce anche a realizzare qualche gol. Si tratta dunque di un calciatore sempre più indispensabile come confermato anche nel post-partita da Carlo Ancelotti. 

 

 

Il miglior Allan

 

In ripresa, non proprio impeccabile, ma innegabilmente in ripresa. Potrebbe essere questa, finalmente, la strada giusta per l’Allan oscillante che domenica col Torino ha recuperato qualcosa (anche sul piano fisico) rispetto alle precedenti prestazioni. E sarebbe pure il momento di rinvenire i (migliori) motivi perduti, visto che l’Allan degli ultimi mesi (nove all’incirca) è apparso palesemente fuori fuoco rispetto a quello solito. Tranne che in alcune occasioni, meno incisivo e pervicace del consueto. Questione di voglia? Questione di “fame” o momentaneo, anche se in effetti prolungato, appannamento fisico? Fatto sta che le lusinghe parigine del gennaio scorso (si parlò di ricco ingaggio offertogli dal Psg), poi dileguatesi in un battibaleno, non lo lasciarono per nulla indifferente.

 

La classe di Fabian

 

Arrivato un anno fa per 30 milioni, vale già il doppio. Per averlo l’anno prossimo si gioca quasi un “clasico” in Spagna, ma De Laurentiis è pronto a rinnovargli il contratto.

 

Ventitré anni e già un cammino di crescita vertiginoso fanno di Fabian uno dei pezzi più ambiti sul mercato, che Aurelio De Laurentiis ha però blindato e col quale si comincerà presto a discutere di rinnovo (attuale scadenza 2023) su spinta del giocatore per adeguare un ingaggio buono (1,5 milioni netti) ma in prospettiva ritenuto basso visto i club interessati.

 

Dries Mertens

 

Il momento dell’aggancio al dio del calcio potrebbe essere arrivato. Basta un gol, solo uno, a Dries Mertens per agganciare in testa alla classifica dei cannonieri del Napoli il grande Diego Armando Maradona. Lo sta cercando da qualche partita il furetto fiammingo. Sabato con il Verona, entrato a partita in corso, ha colpito il palo con un destro potente che quasi lo buttava a terra. È lì, però, il record del Pibe de oro. Poi subito dopo punterà al trono di Marek Hamsik a quota 121 reti.

 

Bomber Milik

 

Arkadiusz Milik si è finalmente sbloccato con la doppietta all’Hellas, per il tecnico azzurro scegliere il tandem offensivo sarà ancora più complicato per le prossime partite.

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FOCUS - 8 motivi per credere nello scudetto al Napoli

di Napoli Magazine

24/10/2024 - 23:27

Nonostante l’inizio non proprio entusiasmante, il Napoli di Carlo Ancelotti sembra essere tornato una seria pretendente per la conquista dello scudetto. Gli azzurri hanno sei lunghezze di ritardo dalla Juventus capolista, anche se fino a questo momento ha avuto un calendario più difficile ed impegnativo. Ci sono, comunque, diversi aspetti che fanno ben sperare per il proseguo di stagione. Il Napoli, secondo i pronostici calcio degli esperti di pronosticicalcio.net, può ancora vincere lo scudetto. Ecco gli otto motivi per credere nel successo degli azzurri.

 

Carlo Ancelotti

 

Il primo punto a favore degli azzurri si chiama Carlo Ancelotti. Il tecnico ha vinto ovunque, ed è uno dei migliori al mondo. In più il tecnico è al secondo anno sulla panchina del Napoli e questo, a lungo andare, può essere decisivo rispetto alle altre squadre.

 

La difesa di ferro

 

Nell'ultimo periodo il Napoli è rimasto in piedi ed ha allontanato la crisi di risultati grazie ad un'ottima fase difensiva. Fino ai gol di Milik al Verona, gli azzurri hanno sopperito ai problemi realizzativi tenendo la porta inviolata con Genk e Torino e limitando i danni dunque con due pareggi. Considerando anche la Champions, infatti, la squadra di Ancelotti al momento non prende gol da tre partite, ma il dato che più sorprende è quello più ad ampio raggio. Se dopo le prime due giornate con Fiorentina e Juventus - con sette gol incassati - la difesa sembrava far acqua, da quel momento il Napoli l'ha blindata e nelle successive sei giornate ne ha subiti soltanto 3 (di cui appena uno su azione, col Cagliari), ed i gol restano 3 aggiungendo anche le due partite di Champions e portando l'intervallo di gare ad otto.

 

Alex Meret

 

Gli azzurri hanno tra i pali uno dei migliori portieri al mondo. Alex Meret sta dimostrando di essere un vero e proprio predestinato. L’ex udinese dopo una prima stagione in azzurro in costante alternanza con David Ospina, ha conquistato definitivamente i galloni di portiere titolare e lo ha fatto a suon di prestazioni da stropicciarsi gli occhi. C'è infatti lo zampino, anzi, il braccino, dell'ex Udinese nel successo contro il Verona e soprattutto del terzo "clean sheet" consecutivo. Basti pensare alle 3 parate in 5'' che di fatto hanno impedito alla banda Juric di portarsi in vantaggio in un San Paolo sì pieno ma ancora scosso dalle tante polemiche vissute durante la sosta, nonché dalle ultime prestazioni non brillanti dei propri beniamini.

 

Di Lorenzo

 

Da scommessa a punto forte, il passo è stato breve per Di Lorenzo. Il difensore ha dimostrato di sapersi adattare a diversi ruoli, gioca con la stessa qualità sia a destra che a sinistra, può adattarsi anche nel ruolo di centrale. Si tratta di un calciatore bravissimo in fase difensiva, ottimo a chiudere ogni incursione delle squadre avversarie, bravo a saltare l’uomo, riesce anche ad essere pericoloso ed in fase di spinta, riesce anche a realizzare qualche gol. Si tratta dunque di un calciatore sempre più indispensabile come confermato anche nel post-partita da Carlo Ancelotti. 

 

 

Il miglior Allan

 

In ripresa, non proprio impeccabile, ma innegabilmente in ripresa. Potrebbe essere questa, finalmente, la strada giusta per l’Allan oscillante che domenica col Torino ha recuperato qualcosa (anche sul piano fisico) rispetto alle precedenti prestazioni. E sarebbe pure il momento di rinvenire i (migliori) motivi perduti, visto che l’Allan degli ultimi mesi (nove all’incirca) è apparso palesemente fuori fuoco rispetto a quello solito. Tranne che in alcune occasioni, meno incisivo e pervicace del consueto. Questione di voglia? Questione di “fame” o momentaneo, anche se in effetti prolungato, appannamento fisico? Fatto sta che le lusinghe parigine del gennaio scorso (si parlò di ricco ingaggio offertogli dal Psg), poi dileguatesi in un battibaleno, non lo lasciarono per nulla indifferente.

 

La classe di Fabian

 

Arrivato un anno fa per 30 milioni, vale già il doppio. Per averlo l’anno prossimo si gioca quasi un “clasico” in Spagna, ma De Laurentiis è pronto a rinnovargli il contratto.

 

Ventitré anni e già un cammino di crescita vertiginoso fanno di Fabian uno dei pezzi più ambiti sul mercato, che Aurelio De Laurentiis ha però blindato e col quale si comincerà presto a discutere di rinnovo (attuale scadenza 2023) su spinta del giocatore per adeguare un ingaggio buono (1,5 milioni netti) ma in prospettiva ritenuto basso visto i club interessati.

 

Dries Mertens

 

Il momento dell’aggancio al dio del calcio potrebbe essere arrivato. Basta un gol, solo uno, a Dries Mertens per agganciare in testa alla classifica dei cannonieri del Napoli il grande Diego Armando Maradona. Lo sta cercando da qualche partita il furetto fiammingo. Sabato con il Verona, entrato a partita in corso, ha colpito il palo con un destro potente che quasi lo buttava a terra. È lì, però, il record del Pibe de oro. Poi subito dopo punterà al trono di Marek Hamsik a quota 121 reti.

 

Bomber Milik

 

Arkadiusz Milik si è finalmente sbloccato con la doppietta all’Hellas, per il tecnico azzurro scegliere il tandem offensivo sarà ancora più complicato per le prossime partite.