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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli, altro che stagione finita!"
05.07.2020 17:00 di Redazione

NAPOLI - Embè quando ce vo’, ce vò: tanto per chiarezza c’è da dire che è davvero da incompetenti e senza cervello chi in giro sostiene che con la sconfitta di Bergamo la stagione del Napoli si è conclusa. Soltanto chi di pallone non capisce un amato bene, può sostenere un principio così assurdo e inconciliabile, soprattutto e in particolare proprio al riguardo del Calcio Napoli che per qualcosa di importante deve battersi ancora, la sfida con il Barcellona nel ritorno degli ottavi di Champions. E scusate se è poco. Purtroppo succede che in molti strombazzano a ruota libera, stravolgendo sacrosanti principi pallonari e più in generale di sport. Il principale è quello che qualsiasi squadra deve onorare al massimo la stagione e la maglia fino all’ultimissima giornata, a maggior ragione e in particolare una squadra che si chiama Napoli al centro in un recentissimo passato di una travolgente bufera che ha poi portato sul ponte di comando il taumaturgico Gennaro Gattuso. E volete che un tipo come lui sia disponibile nel dare una mano nel chiudere le valigie dei calciatori azzurri dopo la sconfitta con l’Atalanta che ha sancito l’impossibilità di rientrare nella zona Champions?, ma davvero siamo diventati matti? Ci sono ancora nove partite da giocare e da onorare sino in fondo a qualsiasi costo, altro che stagione finita. Non si sbaracca insomma, non si può sbaraccare perché è così nella testa di più di qualcuno. Certo, c’è il calciomercato già in atto da un bel po’ ma ciò non giustificherebbe un prematuro addio alle armi, soltanto perché tre, quattro azzurri tra i principali attori magari, andranno via e ne arriveranno dei nuovi. Piuttosto l’ossatura principale sembra di aver capito rimarrà quella attuale, con le opportune varianti a livello di potenziamento, ma da qui a pensare ad una ingiustificata chiusura anticipata ne corre, eccome. Un po’ di giudizio insomma non sarebbe male, soprattutto pensando allo scontro prossimo con il Barcellona, perciò altro che stagione finita. Ora come ora può e deve rappresentare la partita della vita per un club e per una squadra che non sono mai approdati ai quarti di Champions e questo match presenta uno squarcio di tale portata. Ma parliamo pure del campionato e delle partite che mancano alla sua conclusione, partite che al Napoli saranno utili proprio in chiave anti-Barcellona. Nell’insieme non si capisce davvero perché la squadra di Gattuso dovrebbe mollare, a sentire certi sviolinatori di entrambe le bariccate, maschietti e femminucce in cerca di un posto al sole in prima fila. Questa idea strampalata non è affatto nella testa di Ringhio che sta meditando parecchio sul match contro la Roma e sulle partite successive di grande portata, utili tra l’altro al Napoli non soltanto a migliorare la classifica indipendentemente da tutto, ma a proiettare la squadra del cuore nella magica atmosfera della Champions dove ci vorranno mente, cuore e muscoli.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli, altro che stagione finita!"

di Napoli Magazine

05/07/2024 - 17:00

NAPOLI - Embè quando ce vo’, ce vò: tanto per chiarezza c’è da dire che è davvero da incompetenti e senza cervello chi in giro sostiene che con la sconfitta di Bergamo la stagione del Napoli si è conclusa. Soltanto chi di pallone non capisce un amato bene, può sostenere un principio così assurdo e inconciliabile, soprattutto e in particolare proprio al riguardo del Calcio Napoli che per qualcosa di importante deve battersi ancora, la sfida con il Barcellona nel ritorno degli ottavi di Champions. E scusate se è poco. Purtroppo succede che in molti strombazzano a ruota libera, stravolgendo sacrosanti principi pallonari e più in generale di sport. Il principale è quello che qualsiasi squadra deve onorare al massimo la stagione e la maglia fino all’ultimissima giornata, a maggior ragione e in particolare una squadra che si chiama Napoli al centro in un recentissimo passato di una travolgente bufera che ha poi portato sul ponte di comando il taumaturgico Gennaro Gattuso. E volete che un tipo come lui sia disponibile nel dare una mano nel chiudere le valigie dei calciatori azzurri dopo la sconfitta con l’Atalanta che ha sancito l’impossibilità di rientrare nella zona Champions?, ma davvero siamo diventati matti? Ci sono ancora nove partite da giocare e da onorare sino in fondo a qualsiasi costo, altro che stagione finita. Non si sbaracca insomma, non si può sbaraccare perché è così nella testa di più di qualcuno. Certo, c’è il calciomercato già in atto da un bel po’ ma ciò non giustificherebbe un prematuro addio alle armi, soltanto perché tre, quattro azzurri tra i principali attori magari, andranno via e ne arriveranno dei nuovi. Piuttosto l’ossatura principale sembra di aver capito rimarrà quella attuale, con le opportune varianti a livello di potenziamento, ma da qui a pensare ad una ingiustificata chiusura anticipata ne corre, eccome. Un po’ di giudizio insomma non sarebbe male, soprattutto pensando allo scontro prossimo con il Barcellona, perciò altro che stagione finita. Ora come ora può e deve rappresentare la partita della vita per un club e per una squadra che non sono mai approdati ai quarti di Champions e questo match presenta uno squarcio di tale portata. Ma parliamo pure del campionato e delle partite che mancano alla sua conclusione, partite che al Napoli saranno utili proprio in chiave anti-Barcellona. Nell’insieme non si capisce davvero perché la squadra di Gattuso dovrebbe mollare, a sentire certi sviolinatori di entrambe le bariccate, maschietti e femminucce in cerca di un posto al sole in prima fila. Questa idea strampalata non è affatto nella testa di Ringhio che sta meditando parecchio sul match contro la Roma e sulle partite successive di grande portata, utili tra l’altro al Napoli non soltanto a migliorare la classifica indipendentemente da tutto, ma a proiettare la squadra del cuore nella magica atmosfera della Champions dove ci vorranno mente, cuore e muscoli.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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