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TONI AZZURRI - Iavarone su "NM": "La strada tracciata da Gattuso"
15.06.2020 09:10 di Redazione

NAPOLI - Svegliati dopo un calcio noioso e stanco (citazione per Juve-Milan) in una notte napoletana strana, senza pubblico, ma con in campo tanto onore e passione. Dignità morale che il Napoli si é dato, mettendo a segno la finale di coppa Italia. Dignità anche tattica, almeno nel secondo tempo, quando piovevano tentativi interisti per scardinare la partita. Già, é questo il Napoli praticone dei tempi di oggi, poco incline allo show, con i suoi alti e bassi, capace, però, di portare più su - almeno come interesse e capacità di attrarre - l’indice di gradimento del pallone, ormai sfiancato dal Covid19 e da tutto ciò che ha portato, dai giorni nostri alle salutari chiusure, ancorché penalizzanti per la nostra normalità, calcio incluso. Detto ciò, viene in mente quel detto: vorrei, ma non posso. Ecco, è così il governo del calcio della politica della ripartenza. Tuttavia messo nel cassetto il pallone nazionale, con i suoi impraticabili scenari, ci piace, invece, immaginare il futuro prossimo venturo del Napoli: sfida con la Juve per la Coppa Italia. E già questo è un traguardo, considerando la stagione grigia e deludente sino a dicembre inoltrato (esonero Ancelotti e avvio Gattuso). Insomma, una sorta di riscatto dopo delusioni e “pezze a colori”. Sarà pure coppa di consolazione, ma per il Napoli è chiaro ritorno dopo i disastri di Ancelotti. Partita da racchiudere in pochissime parole: Ospina decide nel male e nel bene, prima si fa sorprendere da Eriksen su calcio d’angolo, poi rilancia Insigne per i gol dell’1-1 di Mertens, infine sfodera tre parate su Lukaku, e su Eriksen due volte. È lui che porta il Napoli in finale di Coppa Italia. Bene anche i centrali azzurri: così come Mertens. Che dire? Sarà pure una sfida per una Coppa ormai debilitata, tuttavia questa squadra è, oggi, lontanissima parente del peggior Napoli degli ultimi 15 anni e Gattuso l’ha portata in finale eliminando Lazio e Inter, l’ha rimessa nella corsa per l'Europa in serie A e si è regalato pure un bell'1-1 con il Barça in Champions. Insomma, si può ricominciare e sperare.

 

 

Toni Iavarone
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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TONI AZZURRI - Iavarone su "NM": "La strada tracciata da Gattuso"

di Napoli Magazine

15/06/2024 - 09:10

NAPOLI - Svegliati dopo un calcio noioso e stanco (citazione per Juve-Milan) in una notte napoletana strana, senza pubblico, ma con in campo tanto onore e passione. Dignità morale che il Napoli si é dato, mettendo a segno la finale di coppa Italia. Dignità anche tattica, almeno nel secondo tempo, quando piovevano tentativi interisti per scardinare la partita. Già, é questo il Napoli praticone dei tempi di oggi, poco incline allo show, con i suoi alti e bassi, capace, però, di portare più su - almeno come interesse e capacità di attrarre - l’indice di gradimento del pallone, ormai sfiancato dal Covid19 e da tutto ciò che ha portato, dai giorni nostri alle salutari chiusure, ancorché penalizzanti per la nostra normalità, calcio incluso. Detto ciò, viene in mente quel detto: vorrei, ma non posso. Ecco, è così il governo del calcio della politica della ripartenza. Tuttavia messo nel cassetto il pallone nazionale, con i suoi impraticabili scenari, ci piace, invece, immaginare il futuro prossimo venturo del Napoli: sfida con la Juve per la Coppa Italia. E già questo è un traguardo, considerando la stagione grigia e deludente sino a dicembre inoltrato (esonero Ancelotti e avvio Gattuso). Insomma, una sorta di riscatto dopo delusioni e “pezze a colori”. Sarà pure coppa di consolazione, ma per il Napoli è chiaro ritorno dopo i disastri di Ancelotti. Partita da racchiudere in pochissime parole: Ospina decide nel male e nel bene, prima si fa sorprendere da Eriksen su calcio d’angolo, poi rilancia Insigne per i gol dell’1-1 di Mertens, infine sfodera tre parate su Lukaku, e su Eriksen due volte. È lui che porta il Napoli in finale di Coppa Italia. Bene anche i centrali azzurri: così come Mertens. Che dire? Sarà pure una sfida per una Coppa ormai debilitata, tuttavia questa squadra è, oggi, lontanissima parente del peggior Napoli degli ultimi 15 anni e Gattuso l’ha portata in finale eliminando Lazio e Inter, l’ha rimessa nella corsa per l'Europa in serie A e si è regalato pure un bell'1-1 con il Barça in Champions. Insomma, si può ricominciare e sperare.

 

 

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