L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Giacomelli e il VAR hanno bucato il pallone, rubando così l'entusiasmo dei tifosi: è assurdo, vergogna!"
31.10.2019 19:40 di Redazione

NAPOLI - Verrebbe da chiedersi che senso ha seguire ancora il calcio. Già perchè quanto si è verificato in Napoli-Atalanta ha dell'assurdo, dell'incredibile, che lascia ancora in questo momento, a distanza di ore, un senso di disgusto. Totale. Senza se e senza ma. Qui non si tratta di essere di parte, ma di essere obiettivi. Se uno stadio intero vede un atterramento di Llorente, propiziato da Kjaer, il signor arbitro ha il dovere di andare a rivedere l'azione. Si tratta di avere la coscienza a posto, di poter andare a dormire poggiando la testa sul cuscino con la consapevolezza di aver svolto bene il proprio lavoro. Verrebbe da chiedere al signor Giacomelli, arbitro di Trieste, sopraffatto dalla decisione del VAR Banti, come si sente ad aver bucato il pallone. Perchè è di questo che si tratta. Lui, mal coadiuvato dai suoi assistenti, ha distrutto il senso della partita. Inutile ricordare la papera di Meret sula rete di Freuler, che purtroppo nel calcio puo' capitare, come superfluo sottolineare il bellissimo gol di Maksimovic, ottimamente imbeccato da Callejon, così come passa in secondo piano la vena ritrovata di Milik, che, tra il sigillo e i due pali, sta riacquistando fiducia nei propri mezzi. Il Napoli avrebbe meritato la vittoria contro l'Atalanta, perchè l'ha dimostrato sul campo. Poi l'arbitro gliel'ha strappata, sorvolando sul rigore netto non concesso su Llorente, che ha innescato il contropiede finalizzato dallo spietato Ilicic. Senza dimenticare nemmeno gli altri due rigori non concessi, uno per evidente fallo di mano in area di Toloi su cross di Mertens, non visto dalla sestina arbitrale, così come il colpo di kung fu di Gosens sulla testa di Callejon (in area e non all'esterno della stessa, come stabilito). Insomma un disastro, completo. Un'offesa al Napoli e agli appassionati del calcio in generale. Un attacco ad ADL, ad Ancelotti, e ai ragazzi che puntano a rientrare nella lotta per il vertice, che adesso però appare notevolmente distante. Ormai ci si diverte di più a giocare a calcetto tra gli amici. Se questo è il calcio "vero", ha fatto bene Tonelli a regalare la sfera di gioco al direttore di gara al triplice fischio finale. Ha vinto solo lui. Anzi ha perso. Cosa? La sua credibilità.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
ULTIMISSIME L'EDITORIALE
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Giacomelli e il VAR hanno bucato il pallone, rubando così l'entusiasmo dei tifosi: è assurdo, vergogna!"

di Napoli Magazine

31/10/2024 - 19:40

NAPOLI - Verrebbe da chiedersi che senso ha seguire ancora il calcio. Già perchè quanto si è verificato in Napoli-Atalanta ha dell'assurdo, dell'incredibile, che lascia ancora in questo momento, a distanza di ore, un senso di disgusto. Totale. Senza se e senza ma. Qui non si tratta di essere di parte, ma di essere obiettivi. Se uno stadio intero vede un atterramento di Llorente, propiziato da Kjaer, il signor arbitro ha il dovere di andare a rivedere l'azione. Si tratta di avere la coscienza a posto, di poter andare a dormire poggiando la testa sul cuscino con la consapevolezza di aver svolto bene il proprio lavoro. Verrebbe da chiedere al signor Giacomelli, arbitro di Trieste, sopraffatto dalla decisione del VAR Banti, come si sente ad aver bucato il pallone. Perchè è di questo che si tratta. Lui, mal coadiuvato dai suoi assistenti, ha distrutto il senso della partita. Inutile ricordare la papera di Meret sula rete di Freuler, che purtroppo nel calcio puo' capitare, come superfluo sottolineare il bellissimo gol di Maksimovic, ottimamente imbeccato da Callejon, così come passa in secondo piano la vena ritrovata di Milik, che, tra il sigillo e i due pali, sta riacquistando fiducia nei propri mezzi. Il Napoli avrebbe meritato la vittoria contro l'Atalanta, perchè l'ha dimostrato sul campo. Poi l'arbitro gliel'ha strappata, sorvolando sul rigore netto non concesso su Llorente, che ha innescato il contropiede finalizzato dallo spietato Ilicic. Senza dimenticare nemmeno gli altri due rigori non concessi, uno per evidente fallo di mano in area di Toloi su cross di Mertens, non visto dalla sestina arbitrale, così come il colpo di kung fu di Gosens sulla testa di Callejon (in area e non all'esterno della stessa, come stabilito). Insomma un disastro, completo. Un'offesa al Napoli e agli appassionati del calcio in generale. Un attacco ad ADL, ad Ancelotti, e ai ragazzi che puntano a rientrare nella lotta per il vertice, che adesso però appare notevolmente distante. Ormai ci si diverte di più a giocare a calcetto tra gli amici. Se questo è il calcio "vero", ha fatto bene Tonelli a regalare la sfera di gioco al direttore di gara al triplice fischio finale. Ha vinto solo lui. Anzi ha perso. Cosa? La sua credibilità.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com