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F1, Binotto: "I piloti li gestiamo nell'interesse del team"
11.10.2019 12:41 di Redazione

"Non ci siamo parlati solo dopo Sochi, ma ci sono state occasioni dall'inizio dell'anno. Ci siamo visti a Maranello con entrambi per attività al simulatore e abbiamo parlato. Cercare di gestire i piloti è un esercizio non facile e c'è sempre da imparare dagli errori. Ma è sempre meglio che non farlo. Si possono lasciare liberi i piloti di combattere, ma se si riesce a gestirli poi se ne ricava un vantaggio". Così Mattia Binotto, team principal della Ferrari, è tornato sulle discussioni tra Vettel e Leclerc al termine del GP della Russia. "Non c'e' rischio di perdere il controllo - aggiunge Binotto a Sky - c'e' differenza tra gestire e tentare di gestirli, la nostra intenzione è di gestire la situazione nell'interesse del team e anche in quello dei piloti". A Sochi, dopo essere passato al comando della gara sfruttando la scia concessa dal compagno di squadra, Vettel non aveva restituito la posizione come invece, secondo Leclerc, doveva esser fatto.

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F1, Binotto: "I piloti li gestiamo nell'interesse del team"

di Napoli Magazine

11/10/2024 - 12:41

"Non ci siamo parlati solo dopo Sochi, ma ci sono state occasioni dall'inizio dell'anno. Ci siamo visti a Maranello con entrambi per attività al simulatore e abbiamo parlato. Cercare di gestire i piloti è un esercizio non facile e c'è sempre da imparare dagli errori. Ma è sempre meglio che non farlo. Si possono lasciare liberi i piloti di combattere, ma se si riesce a gestirli poi se ne ricava un vantaggio". Così Mattia Binotto, team principal della Ferrari, è tornato sulle discussioni tra Vettel e Leclerc al termine del GP della Russia. "Non c'e' rischio di perdere il controllo - aggiunge Binotto a Sky - c'e' differenza tra gestire e tentare di gestirli, la nostra intenzione è di gestire la situazione nell'interesse del team e anche in quello dei piloti". A Sochi, dopo essere passato al comando della gara sfruttando la scia concessa dal compagno di squadra, Vettel non aveva restituito la posizione come invece, secondo Leclerc, doveva esser fatto.