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L'APPUNTO - Nunzia Marciano su "NM": "Napoli, al male estremo, estremo sia il rimedio"
10.11.2019 11:00 di Redazione

NAPOLI - Parliamo di... politica, che fa sempre scena. No, aspe, di ambiente, parliamo di ambiente, che stiamo sul pezzo, con il plastic Free, Greta e tutto il resto. Anzi, di... Capodanno! Parliamo di Capodanno! Che si fa a Capodanno!?! Mmm... Parliamo di uomini&donne? Non quelli della trasmissione, cioè ora non esageriamo. Vabbè il senso mi sembra chiaro: parliamo di qualunque cosa, qualunque, ma non parliamo di calcio, di Calcio Napoli, del Napoli contro il Genoa, 0-0 al San Paolo nell’anticipo del sabato sera. E non ne parliamo perché esattamente, cosa c’è da dire? Tra sconfitte, pareggi, ritiri e ritiri mancati, ammutinamenti, contestazioni, improbabili whatsapp e persino una rapina. Ora, a tutto questo poco di roba, esattamente cos’altro c’è da aggiungere? Cioè, ok, ci sta da aggiungere il MONDO, questo e quell’altro, ma a che pro? Per dire che un Napoli peggiore di questo non s’era mai visto? Diciamolo, un Napoli peggiore di questo non s’era mai visto. In tutto: nessun legame, nessuna intesa, nessun carattere, nessuno che avesse voglia di giocarsela, rigore o non rigore che fosse, tanto da rischiare addirittura di perderla questa che doveva essere la partita da vincere, al di là di tutto ciò che è successo fuori da un campo. Una squadra che realmente non è più squadra e che non ha più niente da dirsi o farsi dire dal suo ex guidatore blasonato: tra Carlo Ancelotti e il Napoli pare davvero una storia tra due finita da tempo che si va trascinando come quelle storie, appunto, d’amore magari, che si stenta a interrompere ma che sono già finite. Ora, sarà per il ricordo di ciò che è stato, sarà perché sembrava una gran bella storia d’Amore, sarà che si pensava che chissà cosa sarebbe stato ma non è andata così. E allora l’agonia di una storia finita si protrae fino a dare il peggio di sé, tanto che finirla è davvero il male minore. “E poi? Che succede dopo?” Eh. E poi succede che ci si sta un po’ male, forse, ma si riprende la strada verso una meta migliore che non sia quella di una città spaccata, contro i suoi quasi ex beniamini che adesso, tranne Mertens, paiono quasi voltare le spalle alla maglia, ancora indossandola. E allora, al male estremo, altrettanto estremo dovrebbe essere il rimedio, sperando che qualcosa di buono abbia a venire.

 

 

Nunzia Marciano
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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L'APPUNTO - Nunzia Marciano su "NM": "Napoli, al male estremo, estremo sia il rimedio"

di Napoli Magazine

10/11/2024 - 11:00

NAPOLI - Parliamo di... politica, che fa sempre scena. No, aspe, di ambiente, parliamo di ambiente, che stiamo sul pezzo, con il plastic Free, Greta e tutto il resto. Anzi, di... Capodanno! Parliamo di Capodanno! Che si fa a Capodanno!?! Mmm... Parliamo di uomini&donne? Non quelli della trasmissione, cioè ora non esageriamo. Vabbè il senso mi sembra chiaro: parliamo di qualunque cosa, qualunque, ma non parliamo di calcio, di Calcio Napoli, del Napoli contro il Genoa, 0-0 al San Paolo nell’anticipo del sabato sera. E non ne parliamo perché esattamente, cosa c’è da dire? Tra sconfitte, pareggi, ritiri e ritiri mancati, ammutinamenti, contestazioni, improbabili whatsapp e persino una rapina. Ora, a tutto questo poco di roba, esattamente cos’altro c’è da aggiungere? Cioè, ok, ci sta da aggiungere il MONDO, questo e quell’altro, ma a che pro? Per dire che un Napoli peggiore di questo non s’era mai visto? Diciamolo, un Napoli peggiore di questo non s’era mai visto. In tutto: nessun legame, nessuna intesa, nessun carattere, nessuno che avesse voglia di giocarsela, rigore o non rigore che fosse, tanto da rischiare addirittura di perderla questa che doveva essere la partita da vincere, al di là di tutto ciò che è successo fuori da un campo. Una squadra che realmente non è più squadra e che non ha più niente da dirsi o farsi dire dal suo ex guidatore blasonato: tra Carlo Ancelotti e il Napoli pare davvero una storia tra due finita da tempo che si va trascinando come quelle storie, appunto, d’amore magari, che si stenta a interrompere ma che sono già finite. Ora, sarà per il ricordo di ciò che è stato, sarà perché sembrava una gran bella storia d’Amore, sarà che si pensava che chissà cosa sarebbe stato ma non è andata così. E allora l’agonia di una storia finita si protrae fino a dare il peggio di sé, tanto che finirla è davvero il male minore. “E poi? Che succede dopo?” Eh. E poi succede che ci si sta un po’ male, forse, ma si riprende la strada verso una meta migliore che non sia quella di una città spaccata, contro i suoi quasi ex beniamini che adesso, tranne Mertens, paiono quasi voltare le spalle alla maglia, ancora indossandola. E allora, al male estremo, altrettanto estremo dovrebbe essere il rimedio, sperando che qualcosa di buono abbia a venire.

 

 

Nunzia Marciano
 
 
Napoli Magazine
 
 
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