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L'APPUNTO - N. Marciano su "NM": "Napoli, sai cos’è la malinconia?"
07.10.2019 19:28 di Redazione

NAPOLI - “Sai cos’è la malinconia? È quando la mattina ti svegli e non speri in niente e la sera vai a letto e non è successo proprio niente”. Sì, l’avete già sentita questa frase: la diceva, più o meno così, una giovane e bella Eleonora Giorgi ad un giovane e gran bello, Massimo Ciavarro in “Sapore di sale - 2”. Ora, parafrasandola, si può tranquillamente adattarla al Napoli che inizia la sua partita in trasferta col Torino sperandoci assolutamente in qualcosa mavla termina senza che sia successo proprio niente. Un po’ come la malinconia della pellicola sugli anni ‘60 descritta dalla Giorgi, perché in fondo la sensazione è proprio quella, di una malinconia profonda da domenica pomeriggio, a cui si aggiunge l’amarezza e se non bastasse per i cuori già malmessi dei tifosi, ci si mette pure il temporale serale che manco si può uscire per cercare di distrarsi. Niente. Come niente accade nella noiosa gara in quel del Piemonte, finita a reti inviolate, mentre su un campo milanese nella serale della stessa giornata, tra le prime due è tutto uno spettacolo. Quello che dava anche il Napoli, ricordate? Ecco quello. Quello che dopo il Genk ci si aspettava di vedere in campo ma che dopo il Torino resta solo un lontano, lontanissimo ricordo. Troppo lontano per sperare di vincere qualcosa, diciamola tutta. Nella stagione in cui il campionato è più aperto del solito, non sembra possa essere il Napoli a giocarsela con i campioni d’Italia, specie se i giocatori, quasi tutti, sono la brutta controfigura di loro stessi. Di fronte a ben due ex, danno poca, pochissima bellezza di sé, mentre, a proposito di ex, su quel campo di cui sopra, la bellezza della vittoria la decreta proprio un ex azzurro. Ok, non si guarda in casa d’altri, figuriamoci in campo altrui, ok. Ma... Ma insomma, sarà un pesante lunedì per il Napoli e per Napoli, tutta, che fa anche i conti con la pioggia che non smette di cadere. E a Napoli la meteoropatia è un credo, altro che sindrome. Chiudendo con un film, così come si è aperto, “Non può piovere per sempre”, disse Brandon Lee. E nemmeno il Napoli può essere l’ombra di se stesso per sempre, smettendo di combattere prima ancora di impugnare la spada. O almeno, speriamo che non lo sia così a lungo da non avere più niente per cui calciare forte un pallone e combattere.

 

 

Nunzia Marciano
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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L'APPUNTO - N. Marciano su "NM": "Napoli, sai cos’è la malinconia?"

di Napoli Magazine

07/10/2024 - 19:28

NAPOLI - “Sai cos’è la malinconia? È quando la mattina ti svegli e non speri in niente e la sera vai a letto e non è successo proprio niente”. Sì, l’avete già sentita questa frase: la diceva, più o meno così, una giovane e bella Eleonora Giorgi ad un giovane e gran bello, Massimo Ciavarro in “Sapore di sale - 2”. Ora, parafrasandola, si può tranquillamente adattarla al Napoli che inizia la sua partita in trasferta col Torino sperandoci assolutamente in qualcosa mavla termina senza che sia successo proprio niente. Un po’ come la malinconia della pellicola sugli anni ‘60 descritta dalla Giorgi, perché in fondo la sensazione è proprio quella, di una malinconia profonda da domenica pomeriggio, a cui si aggiunge l’amarezza e se non bastasse per i cuori già malmessi dei tifosi, ci si mette pure il temporale serale che manco si può uscire per cercare di distrarsi. Niente. Come niente accade nella noiosa gara in quel del Piemonte, finita a reti inviolate, mentre su un campo milanese nella serale della stessa giornata, tra le prime due è tutto uno spettacolo. Quello che dava anche il Napoli, ricordate? Ecco quello. Quello che dopo il Genk ci si aspettava di vedere in campo ma che dopo il Torino resta solo un lontano, lontanissimo ricordo. Troppo lontano per sperare di vincere qualcosa, diciamola tutta. Nella stagione in cui il campionato è più aperto del solito, non sembra possa essere il Napoli a giocarsela con i campioni d’Italia, specie se i giocatori, quasi tutti, sono la brutta controfigura di loro stessi. Di fronte a ben due ex, danno poca, pochissima bellezza di sé, mentre, a proposito di ex, su quel campo di cui sopra, la bellezza della vittoria la decreta proprio un ex azzurro. Ok, non si guarda in casa d’altri, figuriamoci in campo altrui, ok. Ma... Ma insomma, sarà un pesante lunedì per il Napoli e per Napoli, tutta, che fa anche i conti con la pioggia che non smette di cadere. E a Napoli la meteoropatia è un credo, altro che sindrome. Chiudendo con un film, così come si è aperto, “Non può piovere per sempre”, disse Brandon Lee. E nemmeno il Napoli può essere l’ombra di se stesso per sempre, smettendo di combattere prima ancora di impugnare la spada. O almeno, speriamo che non lo sia così a lungo da non avere più niente per cui calciare forte un pallone e combattere.

 

 

Nunzia Marciano
 
 
Napoli Magazine
 
 
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