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FASE 2 - L’On. Zampa: "15 giorni di ritiro obbligatori per i calciatori, in caso di nuovi contagi si andrà incontro ad un nuovo stop"
12.05.2020 14:03 di Redazione

NAPOLI - Sandra Zampa, onorevole e sottosegretario del Ministero della Salute, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “L’Italia sta un po’ meglio e ci sono dei segnali di miglioramento. Sono segnali incoraggianti. Dobbiamo seguire con lo stesso rigore con cui abbiamo affrontato il problema fin dall’inizio. I cittadini hanno tutti compreso molto bene perché i loro comportamenti sono stati esemplari durante la chiusura. Restano per tutti dei comportamenti da tenere in modo rigoroso: usate la mascherina e i guanti, mantenete la distanza di sicurezza, non producete assembramenti. Estate? Il CTS ha lavorato ad un protocollo per la riapertura delle spiagge. È una materia delicata. Le disposizioni saranno consegnate alle Regioni e le Regioni dovranno utilizzare questi protocolli come guida. Ovviamente i comportamenti sono fondamentali per queste riaperture altrimenti si tornerà alle chiusure. Sappiamo tutti molto bene cosa potrebbe succedere in caso di nuovi focolai e nuovi contagi. Sappiamo che il virus non è sconfitto fin quando non avremo il vaccino, fino alla fine dell’anno, o almeno fin quando non ci sarà una terapia. Dobbiamo stare attenti per poter convivere con il virus. Sport? Le modifiche ai protocolli sono volute dalle necessità di mettere in sicurezza gli atleti e le loro famiglie. C’è la possibilità concreta che gli allenamenti di gruppo possano riprendere e lavorando potrebbe ritornare anche la Serie A. I calciatori dovranno entrare in ritiro obbligatorio una volta testati e risultati negativi. Insieme ai calciatori si riuniranno tutti i membri dello staff e creeranno una sorta di bolla asettica. I sani stanno con i sani. Isolamento squadre? È ovvio che devono essere isolate le squadre. Se vogliono incontrarsi le squadre è ovvio che prima debba crearsi questa bolla di sicurezza, solo in questo modo si potranno evitare i contagi. I 15 giorni servono a garantire che nessuno contragga il virus. Tutti devono poter vivere nelle stesse medesime condizioni. Questa soluzione consegna alle squadre, alle federazioni, ai calciatori, a chi lavora per una squadra, una grande responsabilità. Nuovi positivi? Se una squadra è fuori perché in quarantena è ovvio che le altre squadre non possano giocare. Se ci saranno nuovi positivi si rischia un nuovo stop della Serie A. Per quello che so io si parla solo ed esclusivamente del ritorno della Serie A. Da quello che so io serve un’altra settimana di monitoraggio della curva dei contagi per poter decidere sul campionati. Spetterà a Spadafora prendere una decisione. Dal 18 oltre al calcio partiranno ovviamente anche gli altri sport”.

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FASE 2 - L’On. Zampa: "15 giorni di ritiro obbligatori per i calciatori, in caso di nuovi contagi si andrà incontro ad un nuovo stop"

di Napoli Magazine

12/05/2024 - 14:03

NAPOLI - Sandra Zampa, onorevole e sottosegretario del Ministero della Salute, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “L’Italia sta un po’ meglio e ci sono dei segnali di miglioramento. Sono segnali incoraggianti. Dobbiamo seguire con lo stesso rigore con cui abbiamo affrontato il problema fin dall’inizio. I cittadini hanno tutti compreso molto bene perché i loro comportamenti sono stati esemplari durante la chiusura. Restano per tutti dei comportamenti da tenere in modo rigoroso: usate la mascherina e i guanti, mantenete la distanza di sicurezza, non producete assembramenti. Estate? Il CTS ha lavorato ad un protocollo per la riapertura delle spiagge. È una materia delicata. Le disposizioni saranno consegnate alle Regioni e le Regioni dovranno utilizzare questi protocolli come guida. Ovviamente i comportamenti sono fondamentali per queste riaperture altrimenti si tornerà alle chiusure. Sappiamo tutti molto bene cosa potrebbe succedere in caso di nuovi focolai e nuovi contagi. Sappiamo che il virus non è sconfitto fin quando non avremo il vaccino, fino alla fine dell’anno, o almeno fin quando non ci sarà una terapia. Dobbiamo stare attenti per poter convivere con il virus. Sport? Le modifiche ai protocolli sono volute dalle necessità di mettere in sicurezza gli atleti e le loro famiglie. C’è la possibilità concreta che gli allenamenti di gruppo possano riprendere e lavorando potrebbe ritornare anche la Serie A. I calciatori dovranno entrare in ritiro obbligatorio una volta testati e risultati negativi. Insieme ai calciatori si riuniranno tutti i membri dello staff e creeranno una sorta di bolla asettica. I sani stanno con i sani. Isolamento squadre? È ovvio che devono essere isolate le squadre. Se vogliono incontrarsi le squadre è ovvio che prima debba crearsi questa bolla di sicurezza, solo in questo modo si potranno evitare i contagi. I 15 giorni servono a garantire che nessuno contragga il virus. Tutti devono poter vivere nelle stesse medesime condizioni. Questa soluzione consegna alle squadre, alle federazioni, ai calciatori, a chi lavora per una squadra, una grande responsabilità. Nuovi positivi? Se una squadra è fuori perché in quarantena è ovvio che le altre squadre non possano giocare. Se ci saranno nuovi positivi si rischia un nuovo stop della Serie A. Per quello che so io si parla solo ed esclusivamente del ritorno della Serie A. Da quello che so io serve un’altra settimana di monitoraggio della curva dei contagi per poter decidere sul campionati. Spetterà a Spadafora prendere una decisione. Dal 18 oltre al calcio partiranno ovviamente anche gli altri sport”.