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LA POLEMICA - Botta e risposta CIO-Ministero dello Sport sulla legge italiana di riforma
27.09.2020 21:35 di Redazione

"Siamo molto preoccupati riguardo la situazione e il funzionamento del Coni. E questa preoccupazione sta crescendo. Abbiamo scritto una lettera al ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, rappresentando la seria preoccupazione perché vediamo che con questa legge il Coni non è conforme alla Carta Olimpica". Lo ha detto il presidente del Cio Thomas Bach, parlando della riforma dello sport in iter di discussione, in una conferenza stampa in occasione dei Mondiali di ciclismo a Imola. E ancora: "In questo momento vediamo un rischio impattante sulla preparazione degli atleti olimpici dell'Italia per le Olimpiadi di Tokyo, questo può significare meno chance di medaglie per l'Italia". "Siamo molto preoccupati sulla non funzionalità del Coni, che non è conforme alla Carta olimpica. Questo significa che siamo anche molto preoccupati per la preparazione e l'organizzazione delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Capisco che ora il Coni sta cercando un'altra soluzione, per riuscire a soddisfare i requisiti minimi, quindi essere in accordo con la carta olimpica e soddisfare appieno l'accordo sottoscritto sulla carta olimpica. Speriamo che una soluzione venga raggiunta molto presto, perché Tokyo non aspetta e Milano-Cortina non aspettano". "Il segretario generale del Coni ha bisogno di essere messo in condizione di lavorare nel pieno delle sue funzioni. Ora invece il segretario generale è soggetto alle istruzioni di società esterne al Coni - ha proseguito Bach, riferendosi alla situazione del Coni in relazione all'ente pubblico Sport e Salute - Anche il marketing impatta sui cerchi olimpici e non può dipendere da società esterne".

"Bach sta in modo inusuale e poco istituzionale parlando di una bozza di legge che francamente stento a credere che abbia personalmente letto". E' la dura replica del ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, alle dichiarazioni del presidente del Cio, Thomas Bach, in merito al testo di riforma dello sport. "Se invece davvero così fosse, indichi con chiarezza assoluta in quali punti la bozza non rispetta la Carta Olimpica - prosegue il ministro -, oppure eviti di trascinare il Cio in un dibattito davvero poco edificante per una istituzione così importante". E ancora: "Se per Bach l'autonomia del Comitato Olimpico in Bielorussia non è in discussione, figuriamoci in Italia. È ridicolo sostenere che la riforma possa incidere sulla preparazione degli atleti italiani e sulle loro possibilità di vittoria a Tokyo, una frase che offende l'Italia e i suoi grandi atleti. Chiederò conto a Bach di queste sue parole e di tutte le sue dichiarazioni in una lettera che gli invieò domani stesso. Intanto lo tranquillizzo sui preparativi di Milano-Cortina 2026 che procedono bene come potranno confermargli sia il Presidente del Coni che il Presidente della Fondazione Milano-Cortina 2026, che del resto sono la stessa persona: forse potrebbe in questo caso ravvisarvi qualche forma di conflitto di interesse, anche alla luce di notizie emerse oggi dagli organi di stampa. Condivido invece - ha concluso - che non ci siano le condizioni al momento per alcun incontro, che del resto non era assolutamente previsto né nella data del 15 ottobre né in altra data".

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LA POLEMICA - Botta e risposta CIO-Ministero dello Sport sulla legge italiana di riforma

di Napoli Magazine

27/09/2024 - 21:35

"Siamo molto preoccupati riguardo la situazione e il funzionamento del Coni. E questa preoccupazione sta crescendo. Abbiamo scritto una lettera al ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, rappresentando la seria preoccupazione perché vediamo che con questa legge il Coni non è conforme alla Carta Olimpica". Lo ha detto il presidente del Cio Thomas Bach, parlando della riforma dello sport in iter di discussione, in una conferenza stampa in occasione dei Mondiali di ciclismo a Imola. E ancora: "In questo momento vediamo un rischio impattante sulla preparazione degli atleti olimpici dell'Italia per le Olimpiadi di Tokyo, questo può significare meno chance di medaglie per l'Italia". "Siamo molto preoccupati sulla non funzionalità del Coni, che non è conforme alla Carta olimpica. Questo significa che siamo anche molto preoccupati per la preparazione e l'organizzazione delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Capisco che ora il Coni sta cercando un'altra soluzione, per riuscire a soddisfare i requisiti minimi, quindi essere in accordo con la carta olimpica e soddisfare appieno l'accordo sottoscritto sulla carta olimpica. Speriamo che una soluzione venga raggiunta molto presto, perché Tokyo non aspetta e Milano-Cortina non aspettano". "Il segretario generale del Coni ha bisogno di essere messo in condizione di lavorare nel pieno delle sue funzioni. Ora invece il segretario generale è soggetto alle istruzioni di società esterne al Coni - ha proseguito Bach, riferendosi alla situazione del Coni in relazione all'ente pubblico Sport e Salute - Anche il marketing impatta sui cerchi olimpici e non può dipendere da società esterne".

"Bach sta in modo inusuale e poco istituzionale parlando di una bozza di legge che francamente stento a credere che abbia personalmente letto". E' la dura replica del ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, alle dichiarazioni del presidente del Cio, Thomas Bach, in merito al testo di riforma dello sport. "Se invece davvero così fosse, indichi con chiarezza assoluta in quali punti la bozza non rispetta la Carta Olimpica - prosegue il ministro -, oppure eviti di trascinare il Cio in un dibattito davvero poco edificante per una istituzione così importante". E ancora: "Se per Bach l'autonomia del Comitato Olimpico in Bielorussia non è in discussione, figuriamoci in Italia. È ridicolo sostenere che la riforma possa incidere sulla preparazione degli atleti italiani e sulle loro possibilità di vittoria a Tokyo, una frase che offende l'Italia e i suoi grandi atleti. Chiederò conto a Bach di queste sue parole e di tutte le sue dichiarazioni in una lettera che gli invieò domani stesso. Intanto lo tranquillizzo sui preparativi di Milano-Cortina 2026 che procedono bene come potranno confermargli sia il Presidente del Coni che il Presidente della Fondazione Milano-Cortina 2026, che del resto sono la stessa persona: forse potrebbe in questo caso ravvisarvi qualche forma di conflitto di interesse, anche alla luce di notizie emerse oggi dagli organi di stampa. Condivido invece - ha concluso - che non ci siano le condizioni al momento per alcun incontro, che del resto non era assolutamente previsto né nella data del 15 ottobre né in altra data".