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NIGER - Save the Children, quasi 3 milioni di persone soffriranno la fame nei prossimi 6 mesi, ecco il motivo
28.01.2023 09:19 di Redazione

Sempre più bambini nel sud del Niger soffrono di malnutrizione e medici e agenzie umanitarie avvertono che la situazione potrebbe peggiorare quest'anno a causa della crisi climatica, dell'aumento dei prezzi del cibo e dell’incremento di donne e bambini che arrivano per sfuggire alla violenza in Nigeria. Lo afferma Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare la vita delle bambine e dei bambini e garantire loro un futuro.

 

In Niger, dove l'80% della popolazione dipende dall'agricoltura, secondo le agenzie umanitarie che lavorano nell'Africa occidentale e centrale si prevede che quasi 3 milioni di persone - quasi il 10% della popolazione - soffriranno la fame nei prossimi sei mesi.

 

Attualmente, più di 30 milioni di bambini sotto i cinque anni nei 15 Paesi più colpiti dalla crisi alimentare e nutrizionale globale senza precedenti – di cui il Niger e altre due nazioni del Sahel centrale fanno parte - soffrono di malnutrizione acuta e 8 milioni di questi sono gravemente deperiti, la forma più visibile e mortale di denutrizione, secondo le Nazioni Unite, che sottolineano la necessità di progressi più rapidi per affrontare la malnutrizione acuta tra i bambini.

 

Inoltre, durante una conferenza a Niamey, capitale del Niger, questa settimana è emerso che la violenza nella regione del Lago Ciad, che abbraccia Niger, Nigeria, Camerun e Ciad, ha costretto circa 3 milioni di persone a lasciare le loro case, con intere comunità che vivono in un limbo, incerte se torneranno mai nelle proprie abitazioni.

 

In un ospedale di Aguié, a 70 km da Maradi, la terza città più grande del Niger, i medici hanno affermato che il numero di bambini ricoverati per malnutrizione lo scorso anno è aumentato del 25% toccando gli oltre 2.300, ma nonostante la maggior parte di loro siano stati curati con successo, ben 175 hanno perso la vita.

 

Moussa Boubacar, capo della medicina per il distretto di Aguié, ha affermato di temere che i numeri nel 2023 potrebbero essere più alti dopo un altro raccolto deludente, inondazioni improvvise, un aumento dei prezzi dei fertilizzanti che è stato collegato alla guerra in Ucraina e un incremento del tasso di natalità.

 

“Pensiamo che quest'anno il numero di bambini ricoverati per malnutrizione aumenterà ancora di più” ha affermato il dottor Boubacar dell'ospedale di Aguié, dove Save the Children ha costruito un'unità per bambini malnutriti, fornito attrezzature, formato e retribuito personale.

 

L'infermiera volontaria Ramadou Haro, 42 anni, ha detto di aver lavorato in ospedale per circa 10 anni e di non aver mai visto la situazione così grave come l'anno scorso.

 

A Indatou*, 22 anni, madre della piccola Zeinab* di 20 mesi, in cura per malnutrizione nell'ospedale di Aguié, hanno detto che sua figlia si è ammalata a causa del cibo troppo scarso e di qualità scadente.

 

“Ero così sconvolta. Non avevo mai visto la mia bambina in uno stato simile. Pensavo che avrebbe perso la vita. Respirava molto male ed era molto debole. Non voglio che debba affrontare di nuovo tutto questo” ha affermato, aggiungendo che Save the Children le ha insegnato come garantire a sua figlia una dieta migliore quando tornerà al suo villaggio.

 

Oltre a dover affrontare la crisi alimentare, il Niger è alle prese con un numero crescente di rifugiati, alcuni in fuga da gruppi armati non statali nel nord-ovest della Nigeria. Anche il costo del cibo è aumentato, secondo i commercianti del mercato principale di Maradi i prezzi hanno subito un incremento del 50-75% nell'ultimo anno, in particolare i prodotti di base importati come olio da cucina, riso e zucchero.

 

Decine di migliaia di persone sono entrate in Niger dal 2019, il governo collabora con l'UNHCR e le altre agenzie umanitarie per allestire e gestire campi profughi chiamati Villages of Opportunity, vicino a Maradi, a 40 km dal confine con la Nigeria. Altri rifugiati vivono in comunità ospitanti. Il Niger ospita attualmente più di 300.000 rifugiati.

 

I leader di due campi profughi hanno affermato che le persone arrivano costantemente, molte sono donne sole perché i mariti sono stati uccisi o sono andati a cercare lavoro in altri Paesi. Le comunità locali le hanno accolte e ci sono stati anche alcuni matrimoni tra i due gruppi.

 

Larey*, 30 anni, è arrivata al Dan Daji Makaou Village of Opportunity, a 60 km da Maradi, circa nove mesi fa con i suoi tre figli, di 2, 9 e 14 anni. Ha detto che suo marito è stato ucciso da un gruppo criminale armato che ha attaccato il suo villaggio così sono fuggiti e hanno trovato rifugio al campo.

 

“Ci sentiamo al sicuro qui. Dormiamo bene” ha detto, aggiungendo che i suoi due figli più grandi frequentano uno Spazio a misura di bambino allestito nel campo da Save the Children. “Lì sono insieme ad altri bambini, possono giocare a calcio e divertirsi. Dà loro la possibilità di dimenticare i loro problemi visto che ne hanno passate tante”.

 

Anche Hamir*, 16 anni, frequenta uno Spazio a misura di bambino di Save the Children allestito in un altro campo profughi, a 18 km da Maradi. Hamir è arrivato da solo nel Chadakori Village of Opportunity dalla Nigeria due mesi fa dopo aver perso i suoi genitori in attacchi separati.

 

“I banditi sono arrivati nel villaggio e mio padre è stato ucciso. L'anno dopo anche mia madre è stata uccisa" ha detto Hamir, un appassionato calciatore, che ora vive ospite di una famiglia che Save the Children ha aiutato a trovare.

 

“L'escalation della crisi in Niger e nella regione del Sahel centrale è pericolosamente sotto il radar ma l'attenzione internazionale è altrove. Ogni giorno vediamo sempre più bambini soffrire la fame e la mancanza di cibo nutriente a causa di un insieme di shock climatici ed economici, conflitti in corso e profonda povertà. I medici stanno lanciando l’allarme, ma gli avvertimenti non vengono ascoltati e le esigenze quest'anno sono destinate ad aumentare ulteriormente. Sempre più persone stanno attraversando i confini del Niger a causa dei tanti conflitti in corso nei Paesi vicini, il Niger è molto accogliente, ma le risorse sono limitate. Sono necessari maggiori finanziamenti per poter salvare vite umane e garantire che i bambini abbiano un sano inizio di vita, un'istruzione e un’esistenza libera dalla violenza” ha dichiarato Ilaria Manunza, Direttrice di Save the Children Niger.

 

 

*Il nome è stato cambiato per motivi di protezione

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NIGER - Save the Children, quasi 3 milioni di persone soffriranno la fame nei prossimi 6 mesi, ecco il motivo

di Napoli Magazine

28/01/2024 - 09:19

Sempre più bambini nel sud del Niger soffrono di malnutrizione e medici e agenzie umanitarie avvertono che la situazione potrebbe peggiorare quest'anno a causa della crisi climatica, dell'aumento dei prezzi del cibo e dell’incremento di donne e bambini che arrivano per sfuggire alla violenza in Nigeria. Lo afferma Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare la vita delle bambine e dei bambini e garantire loro un futuro.

 

In Niger, dove l'80% della popolazione dipende dall'agricoltura, secondo le agenzie umanitarie che lavorano nell'Africa occidentale e centrale si prevede che quasi 3 milioni di persone - quasi il 10% della popolazione - soffriranno la fame nei prossimi sei mesi.

 

Attualmente, più di 30 milioni di bambini sotto i cinque anni nei 15 Paesi più colpiti dalla crisi alimentare e nutrizionale globale senza precedenti – di cui il Niger e altre due nazioni del Sahel centrale fanno parte - soffrono di malnutrizione acuta e 8 milioni di questi sono gravemente deperiti, la forma più visibile e mortale di denutrizione, secondo le Nazioni Unite, che sottolineano la necessità di progressi più rapidi per affrontare la malnutrizione acuta tra i bambini.

 

Inoltre, durante una conferenza a Niamey, capitale del Niger, questa settimana è emerso che la violenza nella regione del Lago Ciad, che abbraccia Niger, Nigeria, Camerun e Ciad, ha costretto circa 3 milioni di persone a lasciare le loro case, con intere comunità che vivono in un limbo, incerte se torneranno mai nelle proprie abitazioni.

 

In un ospedale di Aguié, a 70 km da Maradi, la terza città più grande del Niger, i medici hanno affermato che il numero di bambini ricoverati per malnutrizione lo scorso anno è aumentato del 25% toccando gli oltre 2.300, ma nonostante la maggior parte di loro siano stati curati con successo, ben 175 hanno perso la vita.

 

Moussa Boubacar, capo della medicina per il distretto di Aguié, ha affermato di temere che i numeri nel 2023 potrebbero essere più alti dopo un altro raccolto deludente, inondazioni improvvise, un aumento dei prezzi dei fertilizzanti che è stato collegato alla guerra in Ucraina e un incremento del tasso di natalità.

 

“Pensiamo che quest'anno il numero di bambini ricoverati per malnutrizione aumenterà ancora di più” ha affermato il dottor Boubacar dell'ospedale di Aguié, dove Save the Children ha costruito un'unità per bambini malnutriti, fornito attrezzature, formato e retribuito personale.

 

L'infermiera volontaria Ramadou Haro, 42 anni, ha detto di aver lavorato in ospedale per circa 10 anni e di non aver mai visto la situazione così grave come l'anno scorso.

 

A Indatou*, 22 anni, madre della piccola Zeinab* di 20 mesi, in cura per malnutrizione nell'ospedale di Aguié, hanno detto che sua figlia si è ammalata a causa del cibo troppo scarso e di qualità scadente.

 

“Ero così sconvolta. Non avevo mai visto la mia bambina in uno stato simile. Pensavo che avrebbe perso la vita. Respirava molto male ed era molto debole. Non voglio che debba affrontare di nuovo tutto questo” ha affermato, aggiungendo che Save the Children le ha insegnato come garantire a sua figlia una dieta migliore quando tornerà al suo villaggio.

 

Oltre a dover affrontare la crisi alimentare, il Niger è alle prese con un numero crescente di rifugiati, alcuni in fuga da gruppi armati non statali nel nord-ovest della Nigeria. Anche il costo del cibo è aumentato, secondo i commercianti del mercato principale di Maradi i prezzi hanno subito un incremento del 50-75% nell'ultimo anno, in particolare i prodotti di base importati come olio da cucina, riso e zucchero.

 

Decine di migliaia di persone sono entrate in Niger dal 2019, il governo collabora con l'UNHCR e le altre agenzie umanitarie per allestire e gestire campi profughi chiamati Villages of Opportunity, vicino a Maradi, a 40 km dal confine con la Nigeria. Altri rifugiati vivono in comunità ospitanti. Il Niger ospita attualmente più di 300.000 rifugiati.

 

I leader di due campi profughi hanno affermato che le persone arrivano costantemente, molte sono donne sole perché i mariti sono stati uccisi o sono andati a cercare lavoro in altri Paesi. Le comunità locali le hanno accolte e ci sono stati anche alcuni matrimoni tra i due gruppi.

 

Larey*, 30 anni, è arrivata al Dan Daji Makaou Village of Opportunity, a 60 km da Maradi, circa nove mesi fa con i suoi tre figli, di 2, 9 e 14 anni. Ha detto che suo marito è stato ucciso da un gruppo criminale armato che ha attaccato il suo villaggio così sono fuggiti e hanno trovato rifugio al campo.

 

“Ci sentiamo al sicuro qui. Dormiamo bene” ha detto, aggiungendo che i suoi due figli più grandi frequentano uno Spazio a misura di bambino allestito nel campo da Save the Children. “Lì sono insieme ad altri bambini, possono giocare a calcio e divertirsi. Dà loro la possibilità di dimenticare i loro problemi visto che ne hanno passate tante”.

 

Anche Hamir*, 16 anni, frequenta uno Spazio a misura di bambino di Save the Children allestito in un altro campo profughi, a 18 km da Maradi. Hamir è arrivato da solo nel Chadakori Village of Opportunity dalla Nigeria due mesi fa dopo aver perso i suoi genitori in attacchi separati.

 

“I banditi sono arrivati nel villaggio e mio padre è stato ucciso. L'anno dopo anche mia madre è stata uccisa" ha detto Hamir, un appassionato calciatore, che ora vive ospite di una famiglia che Save the Children ha aiutato a trovare.

 

“L'escalation della crisi in Niger e nella regione del Sahel centrale è pericolosamente sotto il radar ma l'attenzione internazionale è altrove. Ogni giorno vediamo sempre più bambini soffrire la fame e la mancanza di cibo nutriente a causa di un insieme di shock climatici ed economici, conflitti in corso e profonda povertà. I medici stanno lanciando l’allarme, ma gli avvertimenti non vengono ascoltati e le esigenze quest'anno sono destinate ad aumentare ulteriormente. Sempre più persone stanno attraversando i confini del Niger a causa dei tanti conflitti in corso nei Paesi vicini, il Niger è molto accogliente, ma le risorse sono limitate. Sono necessari maggiori finanziamenti per poter salvare vite umane e garantire che i bambini abbiano un sano inizio di vita, un'istruzione e un’esistenza libera dalla violenza” ha dichiarato Ilaria Manunza, Direttrice di Save the Children Niger.

 

 

*Il nome è stato cambiato per motivi di protezione