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L'EX MILAN - Pancaro: "Seconda stella? I rossoneri possono vincere, ma occhio a Inter e Napoli"
28.09.2022 21:05 di Redazione

Pippo Pancaro, ex calciatore di Serie A, in particolar modo del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni a TMW parlando proprio del suo percorso in rossonero:  "Il ricordo più bello? L'arrivo a Milanello, l'emozione del primo giorno e la facilità con cui mi sono ambientato, merito di un gruppo sano. Sorpreso da Ancelotti? No, ma bisogna inchinarsi al più grande allenatore italiano della storia.".

 

 

Sullo scudetto del Milan.


"Non sono sorpreso perché vedevo che il Milan stava lavorando molto bene. Ho fatto i complimenti a Paolo Maldini e mi ha fatto veramente molto piacere. Theo? Lo vedo benissimo, da qualche anno è tra i primi tre al mondo, ma Maldini resta unico. Mi aspettavo la vittoria con i giovani? No, però vedevo che il Milan stava lavorando molto bene: Massara e Maldini hanno lavorato bene sul mercato e Pioli sul campo. Molte società in Italia dovrebbero prendere esempio dal Milan. Adesso i rossoneri devono cercare di riportare la stessa identità e le stesse certezze anche in Champions League. Non ho dubbi, conoscendo la mentalità di Paolo Maldini e quello che chiederà la società ai giocatori, che il Milan riuscirà a fare bene anche in Champions".

 

 

Cosa c’è di Ancelotti in Stefano Pioli?


"Non lo so, bisognerebbe viverlo quotidianamente. Da quello che sembra, ha un grande rapporto con i giocatori. Quindi, forse, in questa parte di carattere che lo porta ad essere benvoluto. Seconda stella? Sicuramente può giocarsela per vincere, ma ci sono Inter e Napoli. Il Milan certamente può dire la sua".

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L'EX MILAN - Pancaro: "Seconda stella? I rossoneri possono vincere, ma occhio a Inter e Napoli"

di Napoli Magazine

28/09/2024 - 21:05

Pippo Pancaro, ex calciatore di Serie A, in particolar modo del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni a TMW parlando proprio del suo percorso in rossonero:  "Il ricordo più bello? L'arrivo a Milanello, l'emozione del primo giorno e la facilità con cui mi sono ambientato, merito di un gruppo sano. Sorpreso da Ancelotti? No, ma bisogna inchinarsi al più grande allenatore italiano della storia.".

 

 

Sullo scudetto del Milan.


"Non sono sorpreso perché vedevo che il Milan stava lavorando molto bene. Ho fatto i complimenti a Paolo Maldini e mi ha fatto veramente molto piacere. Theo? Lo vedo benissimo, da qualche anno è tra i primi tre al mondo, ma Maldini resta unico. Mi aspettavo la vittoria con i giovani? No, però vedevo che il Milan stava lavorando molto bene: Massara e Maldini hanno lavorato bene sul mercato e Pioli sul campo. Molte società in Italia dovrebbero prendere esempio dal Milan. Adesso i rossoneri devono cercare di riportare la stessa identità e le stesse certezze anche in Champions League. Non ho dubbi, conoscendo la mentalità di Paolo Maldini e quello che chiederà la società ai giocatori, che il Milan riuscirà a fare bene anche in Champions".

 

 

Cosa c’è di Ancelotti in Stefano Pioli?


"Non lo so, bisognerebbe viverlo quotidianamente. Da quello che sembra, ha un grande rapporto con i giocatori. Quindi, forse, in questa parte di carattere che lo porta ad essere benvoluto. Seconda stella? Sicuramente può giocarsela per vincere, ma ci sono Inter e Napoli. Il Milan certamente può dire la sua".