“Non è il calcio in crisi, ma sono in crisi gli uomini che conducono le danze di un calcio, quello di serie A, che è un'industria. Ma lo conducono ancora con quella mentalità di venti, trent'anni fa che non paga più, perché l'Europa è un altro tipo di Europa calcisticamente parlando”. Così Aurelio De Laurentiis intervistato da Luca Telese su Radio 24 nella trasmissione 24Mattino parla del calcio italiano. Sul campionato italiano aggiunge: “Nel 1986 le squadre di serie A erano 16, poi non si sa per quale motivo siamo diventati 20. Invece, se fossero ancora sedici con una sola retrocessione, sarebbero tutti più felici e tutti più competitivi”. Quindi, lei toccherebbe il numero di squadre, gli ha chiesto il giornalista. “Sì, lo ritoccherei”.
di Napoli Magazine
22/09/2024 - 11:41
“Non è il calcio in crisi, ma sono in crisi gli uomini che conducono le danze di un calcio, quello di serie A, che è un'industria. Ma lo conducono ancora con quella mentalità di venti, trent'anni fa che non paga più, perché l'Europa è un altro tipo di Europa calcisticamente parlando”. Così Aurelio De Laurentiis intervistato da Luca Telese su Radio 24 nella trasmissione 24Mattino parla del calcio italiano. Sul campionato italiano aggiunge: “Nel 1986 le squadre di serie A erano 16, poi non si sa per quale motivo siamo diventati 20. Invece, se fossero ancora sedici con una sola retrocessione, sarebbero tutti più felici e tutti più competitivi”. Quindi, lei toccherebbe il numero di squadre, gli ha chiesto il giornalista. “Sì, lo ritoccherei”.