“Libero De Rienzo non mancherà al cinema Italiano, che ora lo osanna ma che l’ha sottovaluto. Mancherà invece tantissimo al CINEMA con la C maiuscola”, l’attore, comico e trasformista Paolo Calabresi (Boris, Smetto quando voglio, Italian Job), dal palco del Giffoni Film Festival ricorda il suo caro amico “Picchio”, recentemente scomparso.
Alla sua seconda presenza al Festival, l'attore si apre con i ragazzi e lancia un messaggio sentito: “Bisogna avere coraggio e non aver paura, questo è l’insegnamento che ho preso da mio padre e che ho trasmesso ai miei figli”. Un festival necessario soprattutto in questo momento storico perché grazie "al Giffoni Film Festival i ragazzi vivono il cinema come un miracolo straordinario”.
Sui suoi prossimi progetti, infine, ha specificato che “Boris sta arrivando” e Biascica ci sarà e rappresenterà la realtà ma in maniera diversa da 10 anni fa. “Oggi ci sono le piattaforme che se so’ magnate il mondo, ma hanno i loro difetti” e c’è una bulimia dei contenuti che porta a un'omologazione sui personaggi.
di Napoli Magazine
22/07/2024 - 18:18
“Libero De Rienzo non mancherà al cinema Italiano, che ora lo osanna ma che l’ha sottovaluto. Mancherà invece tantissimo al CINEMA con la C maiuscola”, l’attore, comico e trasformista Paolo Calabresi (Boris, Smetto quando voglio, Italian Job), dal palco del Giffoni Film Festival ricorda il suo caro amico “Picchio”, recentemente scomparso.
Alla sua seconda presenza al Festival, l'attore si apre con i ragazzi e lancia un messaggio sentito: “Bisogna avere coraggio e non aver paura, questo è l’insegnamento che ho preso da mio padre e che ho trasmesso ai miei figli”. Un festival necessario soprattutto in questo momento storico perché grazie "al Giffoni Film Festival i ragazzi vivono il cinema come un miracolo straordinario”.
Sui suoi prossimi progetti, infine, ha specificato che “Boris sta arrivando” e Biascica ci sarà e rappresenterà la realtà ma in maniera diversa da 10 anni fa. “Oggi ci sono le piattaforme che se so’ magnate il mondo, ma hanno i loro difetti” e c’è una bulimia dei contenuti che porta a un'omologazione sui personaggi.