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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, missione compiuta"
04.05.2022 23:05 di Redazione

NAPOLI - Missione compiuta. Quale, direte. Ma l'incasso dei soldoni Champions, ovvio. Aurelio Primo s'è tolto un bel pensiero: fa i conti degli incassi che verranno (anche dalle cessioni eccellenti) e poi niente più cene d'assestamento, noiose abbastanza. In verità, ci sarebbero in ballo anche un'altra ventina di milioni se si arriva terzi. Incasso ulteriore e una ventata di prestigio perché finire più in alto di Madama è sempre uno sfizio piacevole. E si può tranquillamente fare. Intanto, c'è da dire che non m'aspettavo la mini-lite (incomprensione, meglio) tra Spalletti e Mertens anche perché nata da una frase di Ciro il belga che il filosofo della Stoa di campo ha interpretato male. Insomma, sostenere come ha fatto il superbomberino che nel gruppo azzurro c'è comunque la delusione per aver lasciato sul più bello il cammino verso uno scudetto mai così a portata di mano, non significa che si sia disputato un campionato deludente. Elementare Watson. Ancora tre impegni da rispettare, poi ci sarà il rompete le righe, il saluto a Lorenzinho il canadese e la fase della ricostruzione perché ci saranno inevitabili cessioni lucrose. A partire da quella di Osimhen appetito dalla Premier. Poi, credo, che andrà via Fabian Ruiz che ha voglia di tornare in patria. E se dovesse arrivare una richiesta importante potrebbe partire perfino Koulibaly. Si vedrà. Intanto, il campioncino georgiano dal nome impossibile c'è già. Si va verso una squadra da Champions (nel senso di piazzamento) perché per Aurelio Primo è l'unica cosa che conti. Lo scudetto? Ma quello è l'eterno sogno che sfuma alle prime luci dell'alba.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, missione compiuta"

di Napoli Magazine

04/05/2024 - 23:05

NAPOLI - Missione compiuta. Quale, direte. Ma l'incasso dei soldoni Champions, ovvio. Aurelio Primo s'è tolto un bel pensiero: fa i conti degli incassi che verranno (anche dalle cessioni eccellenti) e poi niente più cene d'assestamento, noiose abbastanza. In verità, ci sarebbero in ballo anche un'altra ventina di milioni se si arriva terzi. Incasso ulteriore e una ventata di prestigio perché finire più in alto di Madama è sempre uno sfizio piacevole. E si può tranquillamente fare. Intanto, c'è da dire che non m'aspettavo la mini-lite (incomprensione, meglio) tra Spalletti e Mertens anche perché nata da una frase di Ciro il belga che il filosofo della Stoa di campo ha interpretato male. Insomma, sostenere come ha fatto il superbomberino che nel gruppo azzurro c'è comunque la delusione per aver lasciato sul più bello il cammino verso uno scudetto mai così a portata di mano, non significa che si sia disputato un campionato deludente. Elementare Watson. Ancora tre impegni da rispettare, poi ci sarà il rompete le righe, il saluto a Lorenzinho il canadese e la fase della ricostruzione perché ci saranno inevitabili cessioni lucrose. A partire da quella di Osimhen appetito dalla Premier. Poi, credo, che andrà via Fabian Ruiz che ha voglia di tornare in patria. E se dovesse arrivare una richiesta importante potrebbe partire perfino Koulibaly. Si vedrà. Intanto, il campioncino georgiano dal nome impossibile c'è già. Si va verso una squadra da Champions (nel senso di piazzamento) perché per Aurelio Primo è l'unica cosa che conti. Lo scudetto? Ma quello è l'eterno sogno che sfuma alle prime luci dell'alba.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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