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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Ha ragione Gattuso, il Milan non è superiore, ma il Napoli ha perso in casa contro un fortissimo 39enne e non è tollerabile, serve più umiltà"
23.11.2020 23:31 di Redazione

NAPOLI - Perdere 3-1 in casa non è tollerabile. Farlo contro un fortissimo 39enne, Zlatan Ibrahimovic, che da solo ha battuto un'intera squadra come il Napoli, ancora meno. Tanto di cappello di fronte all'eterno imperatore, ma se fossi un calciatore due domande inizierei a farmele. Possibile che non c'è un modo per fermarlo? Possibile che non si riesce a sfondare il muro di una squadra che lavora per lui, ma che certamente non è composta da fuoriclasse? Ne farei una questione di orgoglio personale, oltre che di mentalità vincente. Se si considera poi che al San Paolo è giunta la terza sconfitta interna stagionale (contro AZ, Sassuolo e Milan), bisogna fare mea culpa. Quando Gattuso sottolinea che il Milan non è più forte del Napoli sono d'accordo con lui. Nel complesso la squadra non ha elementi tali da considerarli superiori a quelli del Napoli. Ma leggendo il risultato finale, 1-3, c'è poco da aggiungere. Bisogna fare i complimenti all'avversario, anche se Valeri si è inventato il primo giallo per Bakayoko, ed anche se Ibrahimovic ha sferrato una gomitata alla Mike Tyson verso Koulibaly. Quando si gioca per vincere lo scudetto bisogna avere l'argento vivo addosso! Si supera qualsiasi ostacolo, e non si trotta a centrocampo o sulla trequarti, perche' gli avversari poi ti sbranano senza troppa difficoltà. Mi sarei aspettato di piu', molto di piu', da tutti. A partire da Meret, che vedo ancora troppo timido, passando per Di Lorenzo, troppo spesso a vuoto in momenti cruciali, incluso nel finale quando ha spianato una prateria per il contropiede vincente di Hauge, senza dimenticare Mario Rui, che a parte il tocco per il gol di Mertens, ha collezionato tanti errori evitabili, come quelli di posizione di Koulibaly e Manolas. A centrocampo, poi, Fabian non era proprio in serata, purtroppo. Ingenuo il secondo fallo di Bakayoko, e in questo caso va detto che andava tirato fuori prima per far spazio a Zielinski o Elmas. In zona d'attacco, poi, Insigne, Lozano e Mertens, fenomenali nelle rispettive Nazionali, hanno evidentemente patito le fatiche collezionate, non riuscendo a inserirsi nel modo giusto. Da libro cuore Politano, anche se poi ad un certo punto non ce l'ha fatta piu'. Insomma, questo Napoli deve specchiarsi meno nelle qualita', che sulla carta ha, e tirare fuori la grinta. Nella vita nessuno ti regala niente, quello che ottieni devi conquistartelo a suon di spallate, mostrando cuore e muscoli, oltre alle giocate. Sempre tanta fiducia nei ragazzi, ma questa sconfitta non va proprio giù. Contro Rijeka e Roma servono subito due vittorie scaccia pensieri.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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23/11/2024 - 23:31

NAPOLI - Perdere 3-1 in casa non è tollerabile. Farlo contro un fortissimo 39enne, Zlatan Ibrahimovic, che da solo ha battuto un'intera squadra come il Napoli, ancora meno. Tanto di cappello di fronte all'eterno imperatore, ma se fossi un calciatore due domande inizierei a farmele. Possibile che non c'è un modo per fermarlo? Possibile che non si riesce a sfondare il muro di una squadra che lavora per lui, ma che certamente non è composta da fuoriclasse? Ne farei una questione di orgoglio personale, oltre che di mentalità vincente. Se si considera poi che al San Paolo è giunta la terza sconfitta interna stagionale (contro AZ, Sassuolo e Milan), bisogna fare mea culpa. Quando Gattuso sottolinea che il Milan non è più forte del Napoli sono d'accordo con lui. Nel complesso la squadra non ha elementi tali da considerarli superiori a quelli del Napoli. Ma leggendo il risultato finale, 1-3, c'è poco da aggiungere. Bisogna fare i complimenti all'avversario, anche se Valeri si è inventato il primo giallo per Bakayoko, ed anche se Ibrahimovic ha sferrato una gomitata alla Mike Tyson verso Koulibaly. Quando si gioca per vincere lo scudetto bisogna avere l'argento vivo addosso! Si supera qualsiasi ostacolo, e non si trotta a centrocampo o sulla trequarti, perche' gli avversari poi ti sbranano senza troppa difficoltà. Mi sarei aspettato di piu', molto di piu', da tutti. A partire da Meret, che vedo ancora troppo timido, passando per Di Lorenzo, troppo spesso a vuoto in momenti cruciali, incluso nel finale quando ha spianato una prateria per il contropiede vincente di Hauge, senza dimenticare Mario Rui, che a parte il tocco per il gol di Mertens, ha collezionato tanti errori evitabili, come quelli di posizione di Koulibaly e Manolas. A centrocampo, poi, Fabian non era proprio in serata, purtroppo. Ingenuo il secondo fallo di Bakayoko, e in questo caso va detto che andava tirato fuori prima per far spazio a Zielinski o Elmas. In zona d'attacco, poi, Insigne, Lozano e Mertens, fenomenali nelle rispettive Nazionali, hanno evidentemente patito le fatiche collezionate, non riuscendo a inserirsi nel modo giusto. Da libro cuore Politano, anche se poi ad un certo punto non ce l'ha fatta piu'. Insomma, questo Napoli deve specchiarsi meno nelle qualita', che sulla carta ha, e tirare fuori la grinta. Nella vita nessuno ti regala niente, quello che ottieni devi conquistartelo a suon di spallate, mostrando cuore e muscoli, oltre alle giocate. Sempre tanta fiducia nei ragazzi, ma questa sconfitta non va proprio giù. Contro Rijeka e Roma servono subito due vittorie scaccia pensieri.

 

 
 
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