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CDS - Maradona, spuntano nuovi dettagli sulla morte: "Così gli hanno fatto esplodere il cuore"
26.10.2021 12:51 di Redazione

"Le cure mediche che Maradona ha ricevuto sono state pessime, ecco perché è morto". È passato quasi un anno dalla morte di Diego Armando Maradona ma continuano a emergere nuovi dettagli sui suoi ultimi giorni. Stavolta a rivelarli è Matias Morla, ex avvocato del Pibe de Oro, che nella sua ultima testimonianza giudiziaria punta il dito contro i medici. "Ci sono stati troppi errori, è per questo che Diego è morto, si è gonfiato e gonfiato, poverino, fino a quando il suo cuore è esploso", ha detto alla stampa Morla mentre lasciava l'ufficio del procuratore di San Isidro, alla periferia nord di Buenos Aires, dopo aver rilasciato una testimonianza di oltre tre ore. Continua senza sosta il processo per fare luce sulle cause della morte di Maradona. Il caso analizza la responsabilità di sette operatori sanitari, tra i quali il neurochirurgo Leopoldo Luque, indagato per omicidio colposo, reato che prevede pene da 8 a 25 anni di reclusione. Morla ha definito "folle" la decisione della famiglia di curare Maradona a casa. "È pazzesco perché secondo i medici Diego non poteva lasciare la clinica Olivos". L'accusa parte dal presupposto che il Diez ha ricevuto cure "insufficienti" dai membri dell'equipe medica che, pur sapendo che avrebbe potuto morire, non avrebbero fatto nulla per impedirlo. Lo riporta il Corriere dello Sport.

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CDS - Maradona, spuntano nuovi dettagli sulla morte: "Così gli hanno fatto esplodere il cuore"

di Napoli Magazine

26/10/2024 - 12:51

"Le cure mediche che Maradona ha ricevuto sono state pessime, ecco perché è morto". È passato quasi un anno dalla morte di Diego Armando Maradona ma continuano a emergere nuovi dettagli sui suoi ultimi giorni. Stavolta a rivelarli è Matias Morla, ex avvocato del Pibe de Oro, che nella sua ultima testimonianza giudiziaria punta il dito contro i medici. "Ci sono stati troppi errori, è per questo che Diego è morto, si è gonfiato e gonfiato, poverino, fino a quando il suo cuore è esploso", ha detto alla stampa Morla mentre lasciava l'ufficio del procuratore di San Isidro, alla periferia nord di Buenos Aires, dopo aver rilasciato una testimonianza di oltre tre ore. Continua senza sosta il processo per fare luce sulle cause della morte di Maradona. Il caso analizza la responsabilità di sette operatori sanitari, tra i quali il neurochirurgo Leopoldo Luque, indagato per omicidio colposo, reato che prevede pene da 8 a 25 anni di reclusione. Morla ha definito "folle" la decisione della famiglia di curare Maradona a casa. "È pazzesco perché secondo i medici Diego non poteva lasciare la clinica Olivos". L'accusa parte dal presupposto che il Diez ha ricevuto cure "insufficienti" dai membri dell'equipe medica che, pur sapendo che avrebbe potuto morire, non avrebbero fatto nulla per impedirlo. Lo riporta il Corriere dello Sport.