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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, la lunga attesa sta per finire"
31.03.2021 18:52 di Redazione

NAPOLI - La lunga attesa sta per finire. Lo spazio concesso dal campionato alle Nazionali sta per colmarsi. Da domani si torna alle cose di casa nostra. Hai voglia a dire che questo torneo è stato sui generis - il covid, gli infortuni, la stanchezza per le troppe partite ravvicinate - ma resta sempre intatto il suo indiscutibile fascino. In particolare per l'incertezza dei risultati da conseguire, gli obiettivi della stagione che sono tecnici ed economici. Poter beneficiare dei ricchi proventi che offre la partecipazione alla Champions vuol dire guardare al futuro con minore apprensione. I bilanci di tutte le società sono in pesante passivo. Il Napoli, a conduzione familiare, un po' meno (forse) di altre. Ma l'attesa non è soltanto per quanto accadrà da qui alla fine sul campo. Dal punto di vista tecnico vedo la squadra del Ringhio brillante nel gioco e nella ritrovata vena dei suoi uomini migliori, per alcuni dei quali, vedi Mertens, si tratta di un ritorno dopo un lungo periodo di ambasce varie. C'è attesa anche per il Napoli che verrà. Le notizie delle cessioni date per certe di Koulibaly e Fabiàn Ruiz, due gioielli, non sono mai state smentite dalla società. Il senegalese e lo spagnolo sono le carte da giocare sul tavolo degli incassi, del risparmio e del rinnovamento. In un momento cruciale della stagione, con la squadra protesa al raggiungimento dell'obiettivo europeo, mi sarei aspettato non dico una smentita ma almeno una frase del tipo: c'è tempo per discutere di mercato, ora si pensi soltanto al campo. Le notizie di arrivi e partenze in questi giorni costituiscono la costante per tutte le società. Ma in casa Napoli andrebbero appena sussurrate, velate. Perché c'è stata tempesta nel recente passato, onde grosse che hanno travolto e "bagnato" un po' tutti, a cominciare da Gattuso, la guida tecnica, l'uomo dell'orgoglio vessato da squallidi pregiudizi. Ascolto e vedo, in giro, commenti ed atteggiamenti del tipo: speriamo che finisca al più presto questa stagione, così si potrà pensare al futuro, ad un Napoli migliore. I nomi che girano sono i soliti: Juric per la panchina, Barak e Zaccagni per il campo. Tutti e tre da Verona. Stavolta Giulietta non è più una donna di facili costumi, bensì la benefattrice, una novella Cornelia che promette i suoi gemelli. Detto che Juric, discepolo di Gasperini, è un fior di tecnico, che Barak è un centrocampista totale - all'occorrenza anche trequartista -, che Zaccagni ha tecnica da vendere, va anche detto che i sicuri partenti azzurri non sono da meno: Gattuso, Koulibaly, Fabiàn Ruiz. Ed ora che mi sono levato un bel peso dallo stomaco, scendiamo in campo. Crotone, Juve (la partita dell'andata rimasta in sospeso), Samp ed Inter. Un poker che potrà segnare lo spartiacque di un'intera stagione. C'è la concreta possibilità di agganciare il quarto posto, se non addirittura il terzo. Ci si avvia verso un gran finale. Poi, verrà il tempo di cambiare l'acqua ai fiori. A proposito, consiglio il capolavoro di Valérie Perrin. Buona Pasqua a tutti.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, la lunga attesa sta per finire"

di Napoli Magazine

31/03/2024 - 18:52

NAPOLI - La lunga attesa sta per finire. Lo spazio concesso dal campionato alle Nazionali sta per colmarsi. Da domani si torna alle cose di casa nostra. Hai voglia a dire che questo torneo è stato sui generis - il covid, gli infortuni, la stanchezza per le troppe partite ravvicinate - ma resta sempre intatto il suo indiscutibile fascino. In particolare per l'incertezza dei risultati da conseguire, gli obiettivi della stagione che sono tecnici ed economici. Poter beneficiare dei ricchi proventi che offre la partecipazione alla Champions vuol dire guardare al futuro con minore apprensione. I bilanci di tutte le società sono in pesante passivo. Il Napoli, a conduzione familiare, un po' meno (forse) di altre. Ma l'attesa non è soltanto per quanto accadrà da qui alla fine sul campo. Dal punto di vista tecnico vedo la squadra del Ringhio brillante nel gioco e nella ritrovata vena dei suoi uomini migliori, per alcuni dei quali, vedi Mertens, si tratta di un ritorno dopo un lungo periodo di ambasce varie. C'è attesa anche per il Napoli che verrà. Le notizie delle cessioni date per certe di Koulibaly e Fabiàn Ruiz, due gioielli, non sono mai state smentite dalla società. Il senegalese e lo spagnolo sono le carte da giocare sul tavolo degli incassi, del risparmio e del rinnovamento. In un momento cruciale della stagione, con la squadra protesa al raggiungimento dell'obiettivo europeo, mi sarei aspettato non dico una smentita ma almeno una frase del tipo: c'è tempo per discutere di mercato, ora si pensi soltanto al campo. Le notizie di arrivi e partenze in questi giorni costituiscono la costante per tutte le società. Ma in casa Napoli andrebbero appena sussurrate, velate. Perché c'è stata tempesta nel recente passato, onde grosse che hanno travolto e "bagnato" un po' tutti, a cominciare da Gattuso, la guida tecnica, l'uomo dell'orgoglio vessato da squallidi pregiudizi. Ascolto e vedo, in giro, commenti ed atteggiamenti del tipo: speriamo che finisca al più presto questa stagione, così si potrà pensare al futuro, ad un Napoli migliore. I nomi che girano sono i soliti: Juric per la panchina, Barak e Zaccagni per il campo. Tutti e tre da Verona. Stavolta Giulietta non è più una donna di facili costumi, bensì la benefattrice, una novella Cornelia che promette i suoi gemelli. Detto che Juric, discepolo di Gasperini, è un fior di tecnico, che Barak è un centrocampista totale - all'occorrenza anche trequartista -, che Zaccagni ha tecnica da vendere, va anche detto che i sicuri partenti azzurri non sono da meno: Gattuso, Koulibaly, Fabiàn Ruiz. Ed ora che mi sono levato un bel peso dallo stomaco, scendiamo in campo. Crotone, Juve (la partita dell'andata rimasta in sospeso), Samp ed Inter. Un poker che potrà segnare lo spartiacque di un'intera stagione. C'è la concreta possibilità di agganciare il quarto posto, se non addirittura il terzo. Ci si avvia verso un gran finale. Poi, verrà il tempo di cambiare l'acqua ai fiori. A proposito, consiglio il capolavoro di Valérie Perrin. Buona Pasqua a tutti.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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