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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, di bello ci sono solo i 3 punti d'oro: un consiglio a Meret ed Insigne"
11.01.2021 22:52 di Redazione

NAPOLI - Brutti, sporchi, e (quel tantino che basta) cattivi. A Udine, il Napoli ha vinto. E nel calcio contano i tre punti. Una vittoria d'oro che rilancia un po' gli azzurri in classifica, ma quanta sofferenza! L'Udinese, avversario onesto e non irresistibile, nonostante il trend negativo, stava quasi per beffare gli uomini di Gattuso. Stavolta la disattenzione e' arrivata per un errore del duo Rrahmani-Meret: va detto che il difensore, fino a quel momento, non aveva sfigurato, poi e' vero che il retropassaggio verso il portiere poteva essere indirizzato con maggior forza, ma e' anche vero che Meret non e' stato prontissimo nell'uscita dall'area di rigore lasciandosi beffare da Lasagna. Un neo, quello della titubanza, che l'estremo difensore azzurro si porta dietro e che, con un po' di impegno e maggiore sfrontatezza, potra' lasciarsi presto alle spalle. Non sono d'accordo con chi vuole gettare la croce addosso a Rrahmani. Ha sbagliato, ma l'intesa si lima con la continuità. Considerando che non e' un titolarissimo, l'attenuante bisogna concedergliela. Meret, comunque, è stato bravo ad opporsi ad alcune conclusioni ravvicinate, non bisogna dimenticarsene. Ecco forse, quest'aspetto meriterebbe una riflessione. Per il passato, molti allenatori del Napoli, da Mazzarri a Sarri, sono stati bersagliati per l'utilizzo dei titolarissimi. Io ho sempre pensato che una formazione base dovrebbe esserci. Complici le assenze, Gattuso ha dovuto fare di necessita' virtu'. Bravo Insigne a realizzare il rigore, ottimamente procurato dall'instancabile Lozano, anche se poi il capitano ha sciupato un paio di occasioni facili. Caro Lorenzo, come per Meret, il mio consiglio e' lo stesso: diceva "Bud Spencer", il motto e' "futtitenne". Con il cuore leggero, la paura di sbagliare vola via. Premesso che vorrei vedere sempre Ghoulam titolare, in ogni partita, un po' come l'allenatore fa con Di Lorenzo (a proposito, bravo Giovanni anche nel ruolo di centrale stavolta), va detto che il cucchiaio volante di Mario Rui per l'incartocciamento frontale di Bakayoko merita un plauso. Il centrocampista e' stato provvidenziale a trovare la traiettoria giusta, dopo un primo tempo di sacrificio. Da archiviare, in silenzio, invece, la prestazione di Fabian Ruiz, senza aggiungere altro: ovvio che da lui ci si attende molto di piu'. Petagna e Llorente stanno facendo cio' che rientra nelle loro possibilità, in attesa dei rientri di Osimhen e Mertens: per cui li ringraziarei solo per questo motivo, senza pretendere la luna da entrambi. Contro la Fiorentina mi piacerebbe vedere Demme dal primo minuto. E, perchè no, Hysaj nel suo ruolo a destra, perche' utilizzarlo a sinistra (con i due mancini disponibili) mi sembra una forzatura evitabile, pur essendo un blocco di aiuto per la difesa che però, di fatto, rinuncia ad assistere Insigne sulla fascia mancina in fase di spinta. Chiosa finale per Dries Mertens: pur non essendo disponibile, ha seguito la squadra incitandola da bordo campo per tutta la sfida, anziche' starsene comodamente a casa in attesa di vederlo in campo il 20 gennaio contro la Juventus: è questo lo spirito di gruppo che vogliamo vedere! Detto ciò: vittoria fondamentale per non perdere contatto con la vetta, ma la sensazione che resta tra le labbra, dopo la trasferta alla Dacia Arena, è evidente: sfruttando meglio le carte a disposizione qualche sofferenza di troppo è facilmente evitabile.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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11/01/2024 - 22:52

NAPOLI - Brutti, sporchi, e (quel tantino che basta) cattivi. A Udine, il Napoli ha vinto. E nel calcio contano i tre punti. Una vittoria d'oro che rilancia un po' gli azzurri in classifica, ma quanta sofferenza! L'Udinese, avversario onesto e non irresistibile, nonostante il trend negativo, stava quasi per beffare gli uomini di Gattuso. Stavolta la disattenzione e' arrivata per un errore del duo Rrahmani-Meret: va detto che il difensore, fino a quel momento, non aveva sfigurato, poi e' vero che il retropassaggio verso il portiere poteva essere indirizzato con maggior forza, ma e' anche vero che Meret non e' stato prontissimo nell'uscita dall'area di rigore lasciandosi beffare da Lasagna. Un neo, quello della titubanza, che l'estremo difensore azzurro si porta dietro e che, con un po' di impegno e maggiore sfrontatezza, potra' lasciarsi presto alle spalle. Non sono d'accordo con chi vuole gettare la croce addosso a Rrahmani. Ha sbagliato, ma l'intesa si lima con la continuità. Considerando che non e' un titolarissimo, l'attenuante bisogna concedergliela. Meret, comunque, è stato bravo ad opporsi ad alcune conclusioni ravvicinate, non bisogna dimenticarsene. Ecco forse, quest'aspetto meriterebbe una riflessione. Per il passato, molti allenatori del Napoli, da Mazzarri a Sarri, sono stati bersagliati per l'utilizzo dei titolarissimi. Io ho sempre pensato che una formazione base dovrebbe esserci. Complici le assenze, Gattuso ha dovuto fare di necessita' virtu'. Bravo Insigne a realizzare il rigore, ottimamente procurato dall'instancabile Lozano, anche se poi il capitano ha sciupato un paio di occasioni facili. Caro Lorenzo, come per Meret, il mio consiglio e' lo stesso: diceva "Bud Spencer", il motto e' "futtitenne". Con il cuore leggero, la paura di sbagliare vola via. Premesso che vorrei vedere sempre Ghoulam titolare, in ogni partita, un po' come l'allenatore fa con Di Lorenzo (a proposito, bravo Giovanni anche nel ruolo di centrale stavolta), va detto che il cucchiaio volante di Mario Rui per l'incartocciamento frontale di Bakayoko merita un plauso. Il centrocampista e' stato provvidenziale a trovare la traiettoria giusta, dopo un primo tempo di sacrificio. Da archiviare, in silenzio, invece, la prestazione di Fabian Ruiz, senza aggiungere altro: ovvio che da lui ci si attende molto di piu'. Petagna e Llorente stanno facendo cio' che rientra nelle loro possibilità, in attesa dei rientri di Osimhen e Mertens: per cui li ringraziarei solo per questo motivo, senza pretendere la luna da entrambi. Contro la Fiorentina mi piacerebbe vedere Demme dal primo minuto. E, perchè no, Hysaj nel suo ruolo a destra, perche' utilizzarlo a sinistra (con i due mancini disponibili) mi sembra una forzatura evitabile, pur essendo un blocco di aiuto per la difesa che però, di fatto, rinuncia ad assistere Insigne sulla fascia mancina in fase di spinta. Chiosa finale per Dries Mertens: pur non essendo disponibile, ha seguito la squadra incitandola da bordo campo per tutta la sfida, anziche' starsene comodamente a casa in attesa di vederlo in campo il 20 gennaio contro la Juventus: è questo lo spirito di gruppo che vogliamo vedere! Detto ciò: vittoria fondamentale per non perdere contatto con la vetta, ma la sensazione che resta tra le labbra, dopo la trasferta alla Dacia Arena, è evidente: sfruttando meglio le carte a disposizione qualche sofferenza di troppo è facilmente evitabile.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
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