L'Angolo
L'EX - Bianchi: "Giusto dire che quel Napoli era di Maradona e non mio"
16.11.2020 13:43 di Redazione

NAPOLI - Ottavio Bianchi, ex allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Napoli è una città fantastica, favolosa, che ha il calcio nel sangue. Non ho mai oltrepassato il mio ruolo. Hamilton è diventato uno dei migliori piloti della storia, ma se non hai quella macchina sotto, non vinci 7 titolo di fila. Per vincere servono tante cose: una società forte dietro, unità d’intenti, voglia di raggiungere gli stessi obiettivi. Il mio più grande lavoro a Napoli, era smorzare gli entusiasmi o cercare di motivare i ragazzi. Napoli è una polveriera, a tratti esplode di energia e felicità, altre volte è sottotono. A Napoli avevo una grande squadra, il mio comportamento da burbero era dettato dalla mia conoscenza dell'ambiente che conoscevo già da calciatore. Allodi per convincermi ci mise tempo, ero titubante perché ero sicuro che non sarei riuscito a vincere ed invece... Era giusto dire che quel Napoli era di Maradona e non di Bianchi. Hamilton che è il più grande di tutti, ma se non avesse avuto la Mercedes non avrebbe mai vinto 7 titoli mondiali. Per vincere ci vogliono tutti i fattori giusti, ci vuole anche l'abitudine a vincere".

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L'EX - Bianchi: "Giusto dire che quel Napoli era di Maradona e non mio"

di Napoli Magazine

16/11/2024 - 13:43

NAPOLI - Ottavio Bianchi, ex allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Napoli è una città fantastica, favolosa, che ha il calcio nel sangue. Non ho mai oltrepassato il mio ruolo. Hamilton è diventato uno dei migliori piloti della storia, ma se non hai quella macchina sotto, non vinci 7 titolo di fila. Per vincere servono tante cose: una società forte dietro, unità d’intenti, voglia di raggiungere gli stessi obiettivi. Il mio più grande lavoro a Napoli, era smorzare gli entusiasmi o cercare di motivare i ragazzi. Napoli è una polveriera, a tratti esplode di energia e felicità, altre volte è sottotono. A Napoli avevo una grande squadra, il mio comportamento da burbero era dettato dalla mia conoscenza dell'ambiente che conoscevo già da calciatore. Allodi per convincermi ci mise tempo, ero titubante perché ero sicuro che non sarei riuscito a vincere ed invece... Era giusto dire che quel Napoli era di Maradona e non di Bianchi. Hamilton che è il più grande di tutti, ma se non avesse avuto la Mercedes non avrebbe mai vinto 7 titoli mondiali. Per vincere ci vogliono tutti i fattori giusti, ci vuole anche l'abitudine a vincere".