L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "C'è da commuoversi dinanzi all'immensità di questo Napoli"
22.10.2021 23:39 di Redazione

NAPOLI - Chi se ne frega del turnover, del rinnovo (che arriverà) di Insigne, del (finto) dualismo Meret-Ospina. Non vorrei che la ricerca spasmodica del neo che non c'è stia distraendo i più dalla realtà dei fatti. Spalletti è riuscito a rimuovere, come un abile chirurgo, dubbi e paure da una squadra di base forte, puntellata nel modo giusto, e che si sta ritrovando tra le mani una bomba ad orologeria che esplode di partita in partita e risponde al nome di Victor Osimhen. C'è letteralmente da commuoversi dinanzi alla bellezza e all'immensità di questo Napoli, e chi non lo fa o è un depresso di natura o si atteggia a filosofo senza averne le prerogative per farlo. Se per 70 minuti l'onesta Legia Varsavia si e' chiusa a riccio, ad un certo punto ha dovuto sbattere il muso dinanzi allo strapotere tecnico avversario. L'innesto di Politano ha letteralmente inserito la freccia verso la vittoria: da applausi il gancio mancino per Insigne, che poi si è inventato un colpo di drop sensazionale. Roba da scuola calcio, in altri tempi avremmo pigiato rec e play sul videoregistratore per registrare sulla nostra vhs (da 120 o 180 minuti), rigorosamente acquistata in edicola, per rivedere all'infinito le immagini da cineteca tinte d'azzurro. E poi Osimhen: al di là del fantastico gol in diagonale, da velocista puro, mi piace tornare anche sulla rete per fuorigioco annullatagli in precedenza. Tecnicamente il suo pallonetto era totalmente sconnesso, eppure nella sua confusione si era infilato alle spalle del portiere! La ciliegina sulla torta l'ha messa infine Politano, con un gol dei suoi. Bello il dardo mancino, a fil di palo, come lui sa fare. Insomma il Napoli dimostra di essere mentalmente forte, su tutti i fronti, come mi ero permesso di sottolineare a Spalletti nella conferenza di vigilia e come mi aveva sussurrato Rrahmani nell'intervista esclusiva rilasciata a "Napoli Magazine". In questo gruppo sono tutti leader, lo si è visto anche con Mertens e Demme, totalmente rigenerati. Se poi pure Juan Jesus fa il suo, come pure Manolas, il solito Anguissa ed Elmas, senza dimenticare i subentrati Fabian e Petagna, c'è veramente poco da aggiungere. E sta rientrando Ghoulam. Cosa vogliamo di piu' dalla vita? La nona vittoria di fila in campionato, contro Mou in casa sua. E poi la decima, e via discorrendo, perche', insieme a loro, ci stiamo prendendo gusto anche noi. 

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
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di Napoli Magazine

22/10/2024 - 23:39

NAPOLI - Chi se ne frega del turnover, del rinnovo (che arriverà) di Insigne, del (finto) dualismo Meret-Ospina. Non vorrei che la ricerca spasmodica del neo che non c'è stia distraendo i più dalla realtà dei fatti. Spalletti è riuscito a rimuovere, come un abile chirurgo, dubbi e paure da una squadra di base forte, puntellata nel modo giusto, e che si sta ritrovando tra le mani una bomba ad orologeria che esplode di partita in partita e risponde al nome di Victor Osimhen. C'è letteralmente da commuoversi dinanzi alla bellezza e all'immensità di questo Napoli, e chi non lo fa o è un depresso di natura o si atteggia a filosofo senza averne le prerogative per farlo. Se per 70 minuti l'onesta Legia Varsavia si e' chiusa a riccio, ad un certo punto ha dovuto sbattere il muso dinanzi allo strapotere tecnico avversario. L'innesto di Politano ha letteralmente inserito la freccia verso la vittoria: da applausi il gancio mancino per Insigne, che poi si è inventato un colpo di drop sensazionale. Roba da scuola calcio, in altri tempi avremmo pigiato rec e play sul videoregistratore per registrare sulla nostra vhs (da 120 o 180 minuti), rigorosamente acquistata in edicola, per rivedere all'infinito le immagini da cineteca tinte d'azzurro. E poi Osimhen: al di là del fantastico gol in diagonale, da velocista puro, mi piace tornare anche sulla rete per fuorigioco annullatagli in precedenza. Tecnicamente il suo pallonetto era totalmente sconnesso, eppure nella sua confusione si era infilato alle spalle del portiere! La ciliegina sulla torta l'ha messa infine Politano, con un gol dei suoi. Bello il dardo mancino, a fil di palo, come lui sa fare. Insomma il Napoli dimostra di essere mentalmente forte, su tutti i fronti, come mi ero permesso di sottolineare a Spalletti nella conferenza di vigilia e come mi aveva sussurrato Rrahmani nell'intervista esclusiva rilasciata a "Napoli Magazine". In questo gruppo sono tutti leader, lo si è visto anche con Mertens e Demme, totalmente rigenerati. Se poi pure Juan Jesus fa il suo, come pure Manolas, il solito Anguissa ed Elmas, senza dimenticare i subentrati Fabian e Petagna, c'è veramente poco da aggiungere. E sta rientrando Ghoulam. Cosa vogliamo di piu' dalla vita? La nona vittoria di fila in campionato, contro Mou in casa sua. E poi la decima, e via discorrendo, perche', insieme a loro, ci stiamo prendendo gusto anche noi. 

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
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