L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Lorenzo, asciughiamo le lacrime e ripartiamo tutti insieme!"
21.01.2021 23:56 di Redazione
NAPOLI - Una volta Maradona disse: "I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli". Ed è vero. Quel penalty fallito da Insigne, con conseguenti lacrime per la sconfitta, aumenta il rammarico per la Supercoppa sfuggita dalle mani nel finale di una sfida combattuta in perfetto equilibrio, che è stata di fatto più simile ad una partita a scacchi, vinta da chi ha saputo approfittare dell'unica mossa falsa (il disorientamento di Bakayoko), prima di chiuderla al termine delle ostilità. Se riavvolgiamo il nastro del match, si nota subito un aspetto: di fronte si è materializzato un super Szczesny. Nel primo tempo di azioni pericolose non ce ne sono state, eccezion fatta per il colpo di testa incrociato di Lozano (sempre lui). Gli sporadici attacchi di CR7, tutto sommato, sono stati ben gestiti dalla retroguardia azzurra, con Kulusevski e Chiesa praticamente innocui e controllati da Manolas e Koulibaly. Ospina si conferma autoritario e in grado di conferire sicurezza al reparto. A centrocampo bisognava fare qualcosa in piu'. Zielinski e' stato chiuso, Bakayoko ha perso palloni con troppa semplicità, mentre Demme ruotava a tutto campo coadiuvato da Di Lorenzo e Rui. Elmas mi è parso un po' avulso dalla manovra. Petagna, invece, il suo onesto contributo l'ha assicurato, così come "El Chucky" e il subentrato Mertens (abile con proverbiale cazzimma a infilarsi al posto giusto al momento giusto). Non me la sento di gettare la croce addosso a Insigne, che in quanto ad impegno non delude mai: un tiro dagli undici metri e' capitato di sbagliarlo non solo al grande Diego, ma anche ad uno specialista come Roberto Baggio, per citare il primo che mi viene in mente. Era una finale, vincerla avrebbe regalato una grande gioia a tutto il pubblico napoletano, ma così non è stato: non è il momento di demoralizzarsi. Il Napoli può ancora regalare grandi emozioni in questa stagione, che vede una classifica cortissima. L'obiettivo Champions è alla portata, e poi c'è una Coppa Italia che può essere conquistata. Ci sarà da lottare, a denti stretti, dal primo all'ultimo minuto, sempre. Con il sostegno dell'ambiente, il veleno negli occhi e nelle gambe dei protagonisti del campo. Per cui, caro Lorenzo e cari tifosi, asciughiamo queste lacrime e ripartiamo. Tutti insieme, per scrivere ancora lunghe pagine di storia azzurra. Non sarà una piccola parentesi negativa a distrarci. "O' napulitan' se fa sicc' ma nun mor'!". Mai.
 
 
 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
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di Napoli Magazine

21/01/2024 - 23:56

NAPOLI - Una volta Maradona disse: "I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli". Ed è vero. Quel penalty fallito da Insigne, con conseguenti lacrime per la sconfitta, aumenta il rammarico per la Supercoppa sfuggita dalle mani nel finale di una sfida combattuta in perfetto equilibrio, che è stata di fatto più simile ad una partita a scacchi, vinta da chi ha saputo approfittare dell'unica mossa falsa (il disorientamento di Bakayoko), prima di chiuderla al termine delle ostilità. Se riavvolgiamo il nastro del match, si nota subito un aspetto: di fronte si è materializzato un super Szczesny. Nel primo tempo di azioni pericolose non ce ne sono state, eccezion fatta per il colpo di testa incrociato di Lozano (sempre lui). Gli sporadici attacchi di CR7, tutto sommato, sono stati ben gestiti dalla retroguardia azzurra, con Kulusevski e Chiesa praticamente innocui e controllati da Manolas e Koulibaly. Ospina si conferma autoritario e in grado di conferire sicurezza al reparto. A centrocampo bisognava fare qualcosa in piu'. Zielinski e' stato chiuso, Bakayoko ha perso palloni con troppa semplicità, mentre Demme ruotava a tutto campo coadiuvato da Di Lorenzo e Rui. Elmas mi è parso un po' avulso dalla manovra. Petagna, invece, il suo onesto contributo l'ha assicurato, così come "El Chucky" e il subentrato Mertens (abile con proverbiale cazzimma a infilarsi al posto giusto al momento giusto). Non me la sento di gettare la croce addosso a Insigne, che in quanto ad impegno non delude mai: un tiro dagli undici metri e' capitato di sbagliarlo non solo al grande Diego, ma anche ad uno specialista come Roberto Baggio, per citare il primo che mi viene in mente. Era una finale, vincerla avrebbe regalato una grande gioia a tutto il pubblico napoletano, ma così non è stato: non è il momento di demoralizzarsi. Il Napoli può ancora regalare grandi emozioni in questa stagione, che vede una classifica cortissima. L'obiettivo Champions è alla portata, e poi c'è una Coppa Italia che può essere conquistata. Ci sarà da lottare, a denti stretti, dal primo all'ultimo minuto, sempre. Con il sostegno dell'ambiente, il veleno negli occhi e nelle gambe dei protagonisti del campo. Per cui, caro Lorenzo e cari tifosi, asciughiamo queste lacrime e ripartiamo. Tutti insieme, per scrivere ancora lunghe pagine di storia azzurra. Non sarà una piccola parentesi negativa a distrarci. "O' napulitan' se fa sicc' ma nun mor'!". Mai.
 
 
 
 
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