L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, a Firenze per voltare pagina ripartendo dai titolari"
01.10.2021 23:51 di Redazione

NAPOLI - E' arrivata la prima sconfitta stagionale del Napoli di Spalletti. Dopo quella in amichevole col Benevento, che poco importava, questa in Europa League contro lo Spartak Mosca ha lasciato l'amaro in bocca. La partita, a mio avviso, ha avuto tre episodi chiave che l'hanno complicata: 1) Il rosso a Mario Rui, dopo appena 30 minuti, avrebbe stordito anche un toro. Ingenuità da parte del portoghese che, comunque, non ha affondato il colpo, pertanto punizione severissima stabilita dall'arbitro slovacco Kruzliak, che sorvolando su entrate killer dei russi (incluse quelle su Osimhen e Manolas) ha inciso con la sua condotta piu' che discutibile. 2) Petagna si e' divorato un paio di gol, dopo il vantaggio fulmineo di Elmas, che avrebbero mandato in confusione lo Spartak. 3) Chissà dove sarà finito il pallone spedito da Zielinski oltre la traversa, sempre nel primo tempo. In sintesi, complessivamente, e' stato il Napoli a far prendere fiducia agli avversari. Tenera l'analisi di Rui Vitoria che, immerso in un mondo tutto suo, ha visto sicuramente un'altra partita, sottolineando i meriti della sua squadra e dimenticando l'inizio a dir poco spiacevole. Il turnover iniziale, deciso da Spalletti per far riposare 4 titolarissimi, non ha fruttato al meglio. Considerando che il blocco difensivo e' rimasto invariato, a farsi un cuore così sono stati nell'ordine Di Lorenzo (a tutto campo), Koulibaly e Fabian Ruiz. A far capire che la vittoria sarebbe stata possibile, nonostante i tre gol presi, la mezza accelerata nel finale. Osimhen non ha deluso le aspettative, Anguissa forse non era in serata, e probabilmente, nonostante gli ingressi di Lozano e Ounas, la remuntada sarebbe stata possibile con un po' di calma in più  nelle giocate. Disputare quasi tutta una partita con un uomo in meno non e' facile, dover rinunciare a Insigne per questo motivo lo è stato ancor di più. Nella confusione di metà match delle mezze ali, Elmas e Zielinski, mi e' sorto un dubbio: non sarebbe stato opportuno gettare nella mischia anche Mertens? Chissà. Intanto va archiviata questa sconfitta, che complica non poco il tragitto in Europa League, al punto tale che mi chiedo se convenga sprecare energie se il campionato dovesse proseguire come tutti ci auguriamo, a partire dalla prossima trasferta di Firenze. Spalletti avra' sicuramente annotato i nei di questa squadra. Riavere Ghoulam disponibile, oltre a Demme e allo stesso Mertens, puo' davvero rappresentare una svolta sia per le rotazioni che per la personalita' della squadra. Postilla finale sui gol presi: non ci sono responsabilita' sul primo e il terzo, ma sul secondo mi sarei esaltato per un colpo di reni di Meret che purtroppo non si è verificato per un soffio. Con la Fiorentina credo rientrerà Ospina tra i pali. Allontaniamo gli spettri di questo ko e ripartiamo dalle certezze. Ah, quasi dimenticavo: il pranzo tra ADL e l'agente di Insigne e' stato cordiale, c'è la volontà di proseguire insieme. E con la qualificazione in Champions in tasca sarà possibile garantire uno stipendio da top anche al capitano. Tempo al tempo, ora lasciamo parlare il campo.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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di Napoli Magazine

01/10/2024 - 23:51

NAPOLI - E' arrivata la prima sconfitta stagionale del Napoli di Spalletti. Dopo quella in amichevole col Benevento, che poco importava, questa in Europa League contro lo Spartak Mosca ha lasciato l'amaro in bocca. La partita, a mio avviso, ha avuto tre episodi chiave che l'hanno complicata: 1) Il rosso a Mario Rui, dopo appena 30 minuti, avrebbe stordito anche un toro. Ingenuità da parte del portoghese che, comunque, non ha affondato il colpo, pertanto punizione severissima stabilita dall'arbitro slovacco Kruzliak, che sorvolando su entrate killer dei russi (incluse quelle su Osimhen e Manolas) ha inciso con la sua condotta piu' che discutibile. 2) Petagna si e' divorato un paio di gol, dopo il vantaggio fulmineo di Elmas, che avrebbero mandato in confusione lo Spartak. 3) Chissà dove sarà finito il pallone spedito da Zielinski oltre la traversa, sempre nel primo tempo. In sintesi, complessivamente, e' stato il Napoli a far prendere fiducia agli avversari. Tenera l'analisi di Rui Vitoria che, immerso in un mondo tutto suo, ha visto sicuramente un'altra partita, sottolineando i meriti della sua squadra e dimenticando l'inizio a dir poco spiacevole. Il turnover iniziale, deciso da Spalletti per far riposare 4 titolarissimi, non ha fruttato al meglio. Considerando che il blocco difensivo e' rimasto invariato, a farsi un cuore così sono stati nell'ordine Di Lorenzo (a tutto campo), Koulibaly e Fabian Ruiz. A far capire che la vittoria sarebbe stata possibile, nonostante i tre gol presi, la mezza accelerata nel finale. Osimhen non ha deluso le aspettative, Anguissa forse non era in serata, e probabilmente, nonostante gli ingressi di Lozano e Ounas, la remuntada sarebbe stata possibile con un po' di calma in più  nelle giocate. Disputare quasi tutta una partita con un uomo in meno non e' facile, dover rinunciare a Insigne per questo motivo lo è stato ancor di più. Nella confusione di metà match delle mezze ali, Elmas e Zielinski, mi e' sorto un dubbio: non sarebbe stato opportuno gettare nella mischia anche Mertens? Chissà. Intanto va archiviata questa sconfitta, che complica non poco il tragitto in Europa League, al punto tale che mi chiedo se convenga sprecare energie se il campionato dovesse proseguire come tutti ci auguriamo, a partire dalla prossima trasferta di Firenze. Spalletti avra' sicuramente annotato i nei di questa squadra. Riavere Ghoulam disponibile, oltre a Demme e allo stesso Mertens, puo' davvero rappresentare una svolta sia per le rotazioni che per la personalita' della squadra. Postilla finale sui gol presi: non ci sono responsabilita' sul primo e il terzo, ma sul secondo mi sarei esaltato per un colpo di reni di Meret che purtroppo non si è verificato per un soffio. Con la Fiorentina credo rientrerà Ospina tra i pali. Allontaniamo gli spettri di questo ko e ripartiamo dalle certezze. Ah, quasi dimenticavo: il pranzo tra ADL e l'agente di Insigne e' stato cordiale, c'è la volontà di proseguire insieme. E con la qualificazione in Champions in tasca sarà possibile garantire uno stipendio da top anche al capitano. Tempo al tempo, ora lasciamo parlare il campo.

 

 
 
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