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SALERNITANA - Il presidente Iervolino: "Cercheremo di creare una cantera del Sud, emergenza rientrata, siamo pronti per giocare col Napoli, sarò allo stadio con ADL che stimo tantissimo"
23.01.2022 10:14 di Redazione

NAPOLI - Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, ha rilasciato alcune dichiarazioni a ‘Countdwon‘, su Radio Kiss Kiss Napoli: "Scopritore di talenti? I talenti sono tali in ogni campo di applicazione sia nella cultura sia nelle squadre di calcio. Sicuramente, ce la metteremo tutta per cercare di creare una Academy, di puntare sui giovani e ideare una ‘cantera’ del Mezzogiorno d’Italia. Il Sud sforna tantissimi talenti ma, purtroppo, non riesce a fornire le migliori condizioni per permettere loro un’ascesa repentina e una grande visibilità. Mi auguro che il mio vecchio proposito di democratizzazione del sapere possa diventare, allo stesso modo, un progetto simile nel calcio cancellando tutte le opacità e le varie imposizioni. Svecchiamento della Serie A? Fino a quindici anni fa, i dati vedevano l’Italia come seconda industria calcistica nel mondo mentre oggi siamo la quarta. Sicuramente, va rifondata e c’è bisogno di una grande rivoluzione puntando sui giovani e valorizzando tutti gli asset tangibili ed intangibili. C’è bisogno di fare quadrato. L’idea di un calcio con dei presidenti con una cultura solistica, secondo me, è anacronistica e da cestinare. C’è bisogno di creare un gruppo anche tra i presidenti di calcio e una nuova progettualità per fidelizzare non solo gli utenti ed i tifosi attuali ma riavvicinare anche i ragazzi e le famiglie e farlo in totale sicurezza. Napoli-Salernitana? Ad oggi, siamo sicuramente pronti per giocare. L’emergenza è rientrata avendo meno dei nove calciatori contagiati, sempre che domani (oggi, ndr) non ci sia delle novità. Qui si apre un mondo, una dialettica ed una discussione con la politica che si è disimpegnata in questi ultimi anni nei confronti di un’industria così importante. Noi presidenti di calcio dobbiamo dare il buon esempio perché non è industria normale dalle ricadute sociali molto importanti. Io ho detto, nella mia prima uscita pubblica che, a mio avviso, il campionato andava fermato per almeno due mesi. Poi, è evidente che, in punta di piedi, non posso decidere. Siamo ancora piccoli e non possiamo imporre un’idea di calcio e di statuto comportamentale. Gestione societaria e investimenti nelle infrastrutture? Io stimo tantissimo il presidente Aurelio De Laurentiis. Siamo amici e domani (oggi, ndr) saremo insieme allo stadio. Lui ha fatto un miracolo calcistico e sono convinto che, se non ha fatto degli investimenti nelle infrastrutture, è perché non ci sono state le giuste condizioni. A Salerno, noi punteremo sulla Academy, sulle infrastrutture e sui centri sportivi che, mi auguro, nel breve periodo quantificabile in due-tre anni, diano delle risposte significative sul territorio. Eventuale collaborazione con De Laurentiis? Noi abbiamo parlato poco di questo. Abbiamo discusso sicuramente del fatto che è necessario creare un ponte tra le due società e le due tifoserie e, perché no, una partnership in termini di sensibilità nella valorizzazione dei giovani e del territorio. Non lo abbiamo ancora fatto ma sono convinto che la lungimiranza, l’intelligenza e la genialità del presidente De Laurentiis ci porterà ad una convergenza in tal senso. Innovazione e tecnologia? Il progetto di ‘digital transformation‘ investe la modalità di come stare allo stadio, dell’efficienza, dell’accoglienza, di come dialogare con la squadra e i calciatori, di come creare una community e il vero valore tra squadra e i propri tifosi. Si tratta di un progetto vasto che invade a 360 gradi tutta l’industria del calcio e mi auguro che, quanto prima, possiamo lanciare un’app per rendere attuale e concreta questa nuova idea di vivere il tifo e la propria squadra di appartenenza. Rinforzi nel mercato di gennaio? Salvarsi sarebbe davvero un’impresa. A me piacciono le imprese in cui si può fallire; però, ce la metteremo tutta in termini di professionalità, di impegno e di investimenti. Io ho delegato totalmente il direttore Sabatini. Mi fido ciecamente di lui e penso che sia una leggenda del calcio. Non vorrei autocelebrare troppo il nostro dirigente ma, per me, lo è. Ci sentiamo tutti i giorni e abbiamo un rapporto straordinario ed un’alchimia incredibile. Vediamo fino al 30 gennaio cosa ne esce fuori ma sono fiducioso. Colantuono sotto osservazione? Anche l’allenatore avrà il severo giudizio del nostro direttor. L’ho conosciuto ed è una persona amabile, rotonda e morbida con cui mi trovo a dialogare. Su questo, però, devo dire che il plenipotenziario è e sarà Sabatini e vediamo lui cosa ci dice nei prossimi giorni. Sensazioni personali prima di Napoli-Salernitana? Sono felice e un po’ in ansia. Mi auguro, innanzitutto, che sia una bella partita e che ci sia spettacolo. E’ un’emozione incredibile che voglio vivere appieno e che domani (oggi, ndr) mi gusterò arrivando anche un po’ prima allo stadio e parlando con il presidente De Laurentiis di tante cose e di tanti progetti”.

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SALERNITANA - Il presidente Iervolino: "Cercheremo di creare una cantera del Sud, emergenza rientrata, siamo pronti per giocare col Napoli, sarò allo stadio con ADL che stimo tantissimo"

di Napoli Magazine

23/01/2024 - 10:14

NAPOLI - Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, ha rilasciato alcune dichiarazioni a ‘Countdwon‘, su Radio Kiss Kiss Napoli: "Scopritore di talenti? I talenti sono tali in ogni campo di applicazione sia nella cultura sia nelle squadre di calcio. Sicuramente, ce la metteremo tutta per cercare di creare una Academy, di puntare sui giovani e ideare una ‘cantera’ del Mezzogiorno d’Italia. Il Sud sforna tantissimi talenti ma, purtroppo, non riesce a fornire le migliori condizioni per permettere loro un’ascesa repentina e una grande visibilità. Mi auguro che il mio vecchio proposito di democratizzazione del sapere possa diventare, allo stesso modo, un progetto simile nel calcio cancellando tutte le opacità e le varie imposizioni. Svecchiamento della Serie A? Fino a quindici anni fa, i dati vedevano l’Italia come seconda industria calcistica nel mondo mentre oggi siamo la quarta. Sicuramente, va rifondata e c’è bisogno di una grande rivoluzione puntando sui giovani e valorizzando tutti gli asset tangibili ed intangibili. C’è bisogno di fare quadrato. L’idea di un calcio con dei presidenti con una cultura solistica, secondo me, è anacronistica e da cestinare. C’è bisogno di creare un gruppo anche tra i presidenti di calcio e una nuova progettualità per fidelizzare non solo gli utenti ed i tifosi attuali ma riavvicinare anche i ragazzi e le famiglie e farlo in totale sicurezza. Napoli-Salernitana? Ad oggi, siamo sicuramente pronti per giocare. L’emergenza è rientrata avendo meno dei nove calciatori contagiati, sempre che domani (oggi, ndr) non ci sia delle novità. Qui si apre un mondo, una dialettica ed una discussione con la politica che si è disimpegnata in questi ultimi anni nei confronti di un’industria così importante. Noi presidenti di calcio dobbiamo dare il buon esempio perché non è industria normale dalle ricadute sociali molto importanti. Io ho detto, nella mia prima uscita pubblica che, a mio avviso, il campionato andava fermato per almeno due mesi. Poi, è evidente che, in punta di piedi, non posso decidere. Siamo ancora piccoli e non possiamo imporre un’idea di calcio e di statuto comportamentale. Gestione societaria e investimenti nelle infrastrutture? Io stimo tantissimo il presidente Aurelio De Laurentiis. Siamo amici e domani (oggi, ndr) saremo insieme allo stadio. Lui ha fatto un miracolo calcistico e sono convinto che, se non ha fatto degli investimenti nelle infrastrutture, è perché non ci sono state le giuste condizioni. A Salerno, noi punteremo sulla Academy, sulle infrastrutture e sui centri sportivi che, mi auguro, nel breve periodo quantificabile in due-tre anni, diano delle risposte significative sul territorio. Eventuale collaborazione con De Laurentiis? Noi abbiamo parlato poco di questo. Abbiamo discusso sicuramente del fatto che è necessario creare un ponte tra le due società e le due tifoserie e, perché no, una partnership in termini di sensibilità nella valorizzazione dei giovani e del territorio. Non lo abbiamo ancora fatto ma sono convinto che la lungimiranza, l’intelligenza e la genialità del presidente De Laurentiis ci porterà ad una convergenza in tal senso. Innovazione e tecnologia? Il progetto di ‘digital transformation‘ investe la modalità di come stare allo stadio, dell’efficienza, dell’accoglienza, di come dialogare con la squadra e i calciatori, di come creare una community e il vero valore tra squadra e i propri tifosi. Si tratta di un progetto vasto che invade a 360 gradi tutta l’industria del calcio e mi auguro che, quanto prima, possiamo lanciare un’app per rendere attuale e concreta questa nuova idea di vivere il tifo e la propria squadra di appartenenza. Rinforzi nel mercato di gennaio? Salvarsi sarebbe davvero un’impresa. A me piacciono le imprese in cui si può fallire; però, ce la metteremo tutta in termini di professionalità, di impegno e di investimenti. Io ho delegato totalmente il direttore Sabatini. Mi fido ciecamente di lui e penso che sia una leggenda del calcio. Non vorrei autocelebrare troppo il nostro dirigente ma, per me, lo è. Ci sentiamo tutti i giorni e abbiamo un rapporto straordinario ed un’alchimia incredibile. Vediamo fino al 30 gennaio cosa ne esce fuori ma sono fiducioso. Colantuono sotto osservazione? Anche l’allenatore avrà il severo giudizio del nostro direttor. L’ho conosciuto ed è una persona amabile, rotonda e morbida con cui mi trovo a dialogare. Su questo, però, devo dire che il plenipotenziario è e sarà Sabatini e vediamo lui cosa ci dice nei prossimi giorni. Sensazioni personali prima di Napoli-Salernitana? Sono felice e un po’ in ansia. Mi auguro, innanzitutto, che sia una bella partita e che ci sia spettacolo. E’ un’emozione incredibile che voglio vivere appieno e che domani (oggi, ndr) mi gusterò arrivando anche un po’ prima allo stadio e parlando con il presidente De Laurentiis di tante cose e di tanti progetti”.