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LEGA SERIE A - De Siervo: "L'audio? 15 secondi rubati da 40 minuti di discorso, vogliamo debellare la violenza ed il razzismo dagli stadi, dimissioni? Non ci sono le condizioni, sono sereno"
04.12.2019 14:24 di Redazione

NAPOLI - In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’ su Radio Punto Nuovo è intervenuto Luigi De Siervo, amministratore delegato Lega Serie A: “Il mio audio? Voglio spiegare che quelli sono 15 secondi rubati in un discorso di 40 minuti in un momento in cui non sapevamo di essere registrati. E' una grande tempesta in un bicchiere d'acqua. Il mio ragionamento era: chiedevo che la Lega intervenisse a denunciare ogni atto razzista. Ogni singolo stadio di tutto il mondo ha una regola che chiedevo fosse applicata: evitare di mostrare immagini contrarie al rispetto del genere umano. Questo è ciò che dicevo, ai razzisti non dobbiamo lasciare il microfono ed il palcoscenico. I razzisti si combattono entrando nelle sale della Polizia, individuando le immagini, questo va fatto. Non dobbiamo demonizzare una città, ma colpire le persone che stanno rovinando lo spettacolo. Noi siamo quelli che cambieremo il calcio italiano, toglieremo dagli stadi le persone violente e razziste. Al centro di un complotto? No, scherzavo. Credo semplicemente che siamo al centro di una fase delicata. Il giorno dopo il commissariamento escono fuori audio di nessun valore, estrapolati da un discorso di 40 minuti. Ho sospeso per la prima volta in Serie A, un regista che ha inquadrato uno striscione. Voglio solo essere messo in condizione di lavorare ed evitare polemiche strumentali, chi vuol capire, capisce. Dimissioni? Sono sereno, aspetto con piacere di incontrare il procuratore. Ritengo non ci siano le condizioni per dimettermi, sono stato eletto il Lega con 15/20, se le squadre non sono contente del mio operato possono liberamente contestarmi. Prossime mosse? Saremo presenti su Rai 2 nelle feste di Natale con un grande quiz nello studio di Fazio. Vogliamo tornare a sorridere tutti ricordando le immagini che ci hanno fatto innamorare di questo sport".

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LEGA SERIE A - De Siervo: "L'audio? 15 secondi rubati da 40 minuti di discorso, vogliamo debellare la violenza ed il razzismo dagli stadi, dimissioni? Non ci sono le condizioni, sono sereno"

di Napoli Magazine

04/12/2024 - 14:24

NAPOLI - In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’ su Radio Punto Nuovo è intervenuto Luigi De Siervo, amministratore delegato Lega Serie A: “Il mio audio? Voglio spiegare che quelli sono 15 secondi rubati in un discorso di 40 minuti in un momento in cui non sapevamo di essere registrati. E' una grande tempesta in un bicchiere d'acqua. Il mio ragionamento era: chiedevo che la Lega intervenisse a denunciare ogni atto razzista. Ogni singolo stadio di tutto il mondo ha una regola che chiedevo fosse applicata: evitare di mostrare immagini contrarie al rispetto del genere umano. Questo è ciò che dicevo, ai razzisti non dobbiamo lasciare il microfono ed il palcoscenico. I razzisti si combattono entrando nelle sale della Polizia, individuando le immagini, questo va fatto. Non dobbiamo demonizzare una città, ma colpire le persone che stanno rovinando lo spettacolo. Noi siamo quelli che cambieremo il calcio italiano, toglieremo dagli stadi le persone violente e razziste. Al centro di un complotto? No, scherzavo. Credo semplicemente che siamo al centro di una fase delicata. Il giorno dopo il commissariamento escono fuori audio di nessun valore, estrapolati da un discorso di 40 minuti. Ho sospeso per la prima volta in Serie A, un regista che ha inquadrato uno striscione. Voglio solo essere messo in condizione di lavorare ed evitare polemiche strumentali, chi vuol capire, capisce. Dimissioni? Sono sereno, aspetto con piacere di incontrare il procuratore. Ritengo non ci siano le condizioni per dimettermi, sono stato eletto il Lega con 15/20, se le squadre non sono contente del mio operato possono liberamente contestarmi. Prossime mosse? Saremo presenti su Rai 2 nelle feste di Natale con un grande quiz nello studio di Fazio. Vogliamo tornare a sorridere tutti ricordando le immagini che ci hanno fatto innamorare di questo sport".