Tadej Pogacar ha messo le carte in tavola per la prossima stagione, avvertendo con anticipo rivali e tifosi che le sue priorità saranno l'assalto alle due classiche monumento che mancano al suo palmares, la Milano-Sanremo e alla Parigi-Roubaix, e ancora una volta il Tour de France, che invece ha già vinto quattro volte. In una conferenza stampa a Benidorm (Spagna), il fuoriclasse sloveno ha snocciolato senza fare una piega il programma, decisamente imponente per chi, come lui, non punta certo solo a partecipare. "Farò la Strade Bianche, la Milano-Sanremo, il Giro delle Fiandre, la Parigi-Roubaix, la Liegi-Bastogne-Liegi, i Giri di Romandia e di Svizzera e il Tour de France. E poi vedremo, è già un buon risultato", ha detto il 27enne sloveno, che probabilmente punterà al anche terzo titolo mondiale consecutivo, a settembre a Montreal (Canada), mentre non ha menzionato la partecipazione alla Vuelta. "Se potessi scegliere tra una vittoria alla Roubaix e al Tour, sceglierei la Roubaix perché ho già vinto il Tour quattro volte. C'è una differenza maggiore tra zero e uno che tra 4 e 5", ha aggiunto il leader dell'Uae Team Emirates, che inizierà la sua stagione alla Strade Bianche l'8 marzo. Tra i sette corridori che lo accompagneranno al Tour de France 2026 c'è il promettente messicano Isaac del Toro, secondo classificato al Giro d'Italia di quest'anno, che farà il suo debutto alla Grande Boucle. "L'idea della squadra è che io impari il più possibile insieme a Tadej, il cui livello voglio raggiungere un giorno", ha detto il ventiduenne. Il portoghese João Almeida, secondo classificato all'ultima Vuelta, non farà parte della squadra e la guiderà sia al Giro che alla Vuelta. "È bello avere un cambiamento, e comunque Tadej non ha bisogno di me per vincere il Tour", ha detto Almeida.
di Redazione
13/12/2025 - 18:15
Tadej Pogacar ha messo le carte in tavola per la prossima stagione, avvertendo con anticipo rivali e tifosi che le sue priorità saranno l'assalto alle due classiche monumento che mancano al suo palmares, la Milano-Sanremo e alla Parigi-Roubaix, e ancora una volta il Tour de France, che invece ha già vinto quattro volte. In una conferenza stampa a Benidorm (Spagna), il fuoriclasse sloveno ha snocciolato senza fare una piega il programma, decisamente imponente per chi, come lui, non punta certo solo a partecipare. "Farò la Strade Bianche, la Milano-Sanremo, il Giro delle Fiandre, la Parigi-Roubaix, la Liegi-Bastogne-Liegi, i Giri di Romandia e di Svizzera e il Tour de France. E poi vedremo, è già un buon risultato", ha detto il 27enne sloveno, che probabilmente punterà al anche terzo titolo mondiale consecutivo, a settembre a Montreal (Canada), mentre non ha menzionato la partecipazione alla Vuelta. "Se potessi scegliere tra una vittoria alla Roubaix e al Tour, sceglierei la Roubaix perché ho già vinto il Tour quattro volte. C'è una differenza maggiore tra zero e uno che tra 4 e 5", ha aggiunto il leader dell'Uae Team Emirates, che inizierà la sua stagione alla Strade Bianche l'8 marzo. Tra i sette corridori che lo accompagneranno al Tour de France 2026 c'è il promettente messicano Isaac del Toro, secondo classificato al Giro d'Italia di quest'anno, che farà il suo debutto alla Grande Boucle. "L'idea della squadra è che io impari il più possibile insieme a Tadej, il cui livello voglio raggiungere un giorno", ha detto il ventiduenne. Il portoghese João Almeida, secondo classificato all'ultima Vuelta, non farà parte della squadra e la guiderà sia al Giro che alla Vuelta. "È bello avere un cambiamento, e comunque Tadej non ha bisogno di me per vincere il Tour", ha detto Almeida.