E' durata una mattina e un pomeriggio la fuga di Luigi Morcaldi, 62 anni, che ha colpito mortalmente stamattina, accoltellandola al volto, all'addome e al torace con un coltello l'ex moglie Luciana Ronchi in via Grassini, nel quartiere di Bruzzano alla periferia Nord di Milano.
Morcaldi era scappato ma ha commesso un errore durante la fuga: ha riacceso per pochi istanti il telefono che aveva spento. Così gli agenti della Polizia locale, che erano già sulle sue tracce, sono riusciti ad individuarlo e bloccarlo. In via Grassini in un cestino hanno anche trovato e sequestrato il coltello. In queste ore l'uomo viene interrogato, negli uffici della Polizia locale, dal pm Giovanni Tarzia, che coordina l'inchiesta col collega Leonardo Lesti. Scontato un provvedimento di fermo per omicidio aggravato.
Gli agenti l'hanno trovato al Parco Nord; prima avevano individuato il suo scooter poi la sua vettura. Morcaldi aveva atteso l'ex moglie sotto casa; negli ultimi tempi spesso stazionava davanti alla palazzina di colore rosso in via Grassini. La teneva d'occhio nelle ultime settimane, tanto che qualche vicino l'aveva anche preso a male parole per quella sua insistenza nel chiedere che cosa facesse l'ex moglie.
Luciana, prima donna delle pulizie , ora dipendente di una mensa, dopo la separazione dal marito, suo coetaneo, aveva trovato un altro compagno con cui, dicono i vicini, viveva una vita tranquilla. Morcaldi, da cui aveva avuto un figlio ed era separata da tre anni, l'ha raggiunta in sella al suo scooter Beverly e, senza nemmeno togliere il casco, l'ha colpita, urlando frasi come "la casa è mia", con un coltello alla giugulare e poi all'addome e al torace, tanto che è stata a lungo in sala operatoria all'ospedale Niguarda, dove è deceduta.
Sono stati gli agenti della Polizia locale, comandanti da Gianluca Mirabelli, a intervenire per primi e cercare di soccorrerla, mentre arrivavano i soccorritori del 118. La separazione dall'ex marito, secondo quanto è stato ricostruito, avrebbe avuto uno strascico di natura economica (sembra avessero anche gestito un bar insieme).
Nel passato, nel 2022 c'era stato un intervento in casa delle forze dell'ordine per una lite in famiglia ma non era stata presentata alcuna denuncia. Gli inquirenti stanno comunque facendo verificare se ci siano stati altri interventi anche se una vicina riferisce che Luciana a quel punto l'aveva letteralmente "cacciato di casa"; così almeno le aveva raccontato.
L'uomo, dopo l'arrivo in moto, l'ha colpita inseguendola per una ventina di metri mentre i vicini sentivano grida di aiuto: "Te ne devi andare!". "Ho visto lui che arrivava in moto, l'ha riempita di botte", racconta una vicina. Non sapeva che quelli erano colpi di coltello che Luciana aveva ricevuto prima di accasciarsi tra due auto parcheggiate in via Grassini. "L'ho vista sanguinante a terra, aveva sangue su tutto il volto e i vigili che la soccorrevano - ricostruisce un'altra vicina -.
Eravamo al bar e abbiamo sentito le sirene; siamo corsi lì e l'abbiamo vista per terra. Non riusciva nemmeno a parlare".
Gli agenti della Scientifica della Polizia locale hanno a lungo setacciato la via, dopo averla transennata alla ricerca di reperti.
Morcaldi c'era anche ieri, racconta chi abita in zona, e parlava male della ex moglie davanti ad altre persone. Nell'auto ha lasciato anche una lettera per denigrarla con il figlio e spiegare il suo gesto.
di Redazione
22/10/2025 - 21:32
E' durata una mattina e un pomeriggio la fuga di Luigi Morcaldi, 62 anni, che ha colpito mortalmente stamattina, accoltellandola al volto, all'addome e al torace con un coltello l'ex moglie Luciana Ronchi in via Grassini, nel quartiere di Bruzzano alla periferia Nord di Milano.
Morcaldi era scappato ma ha commesso un errore durante la fuga: ha riacceso per pochi istanti il telefono che aveva spento. Così gli agenti della Polizia locale, che erano già sulle sue tracce, sono riusciti ad individuarlo e bloccarlo. In via Grassini in un cestino hanno anche trovato e sequestrato il coltello. In queste ore l'uomo viene interrogato, negli uffici della Polizia locale, dal pm Giovanni Tarzia, che coordina l'inchiesta col collega Leonardo Lesti. Scontato un provvedimento di fermo per omicidio aggravato.
Gli agenti l'hanno trovato al Parco Nord; prima avevano individuato il suo scooter poi la sua vettura. Morcaldi aveva atteso l'ex moglie sotto casa; negli ultimi tempi spesso stazionava davanti alla palazzina di colore rosso in via Grassini. La teneva d'occhio nelle ultime settimane, tanto che qualche vicino l'aveva anche preso a male parole per quella sua insistenza nel chiedere che cosa facesse l'ex moglie.
Luciana, prima donna delle pulizie , ora dipendente di una mensa, dopo la separazione dal marito, suo coetaneo, aveva trovato un altro compagno con cui, dicono i vicini, viveva una vita tranquilla. Morcaldi, da cui aveva avuto un figlio ed era separata da tre anni, l'ha raggiunta in sella al suo scooter Beverly e, senza nemmeno togliere il casco, l'ha colpita, urlando frasi come "la casa è mia", con un coltello alla giugulare e poi all'addome e al torace, tanto che è stata a lungo in sala operatoria all'ospedale Niguarda, dove è deceduta.
Sono stati gli agenti della Polizia locale, comandanti da Gianluca Mirabelli, a intervenire per primi e cercare di soccorrerla, mentre arrivavano i soccorritori del 118. La separazione dall'ex marito, secondo quanto è stato ricostruito, avrebbe avuto uno strascico di natura economica (sembra avessero anche gestito un bar insieme).
Nel passato, nel 2022 c'era stato un intervento in casa delle forze dell'ordine per una lite in famiglia ma non era stata presentata alcuna denuncia. Gli inquirenti stanno comunque facendo verificare se ci siano stati altri interventi anche se una vicina riferisce che Luciana a quel punto l'aveva letteralmente "cacciato di casa"; così almeno le aveva raccontato.
L'uomo, dopo l'arrivo in moto, l'ha colpita inseguendola per una ventina di metri mentre i vicini sentivano grida di aiuto: "Te ne devi andare!". "Ho visto lui che arrivava in moto, l'ha riempita di botte", racconta una vicina. Non sapeva che quelli erano colpi di coltello che Luciana aveva ricevuto prima di accasciarsi tra due auto parcheggiate in via Grassini. "L'ho vista sanguinante a terra, aveva sangue su tutto il volto e i vigili che la soccorrevano - ricostruisce un'altra vicina -.
Eravamo al bar e abbiamo sentito le sirene; siamo corsi lì e l'abbiamo vista per terra. Non riusciva nemmeno a parlare".
Gli agenti della Scientifica della Polizia locale hanno a lungo setacciato la via, dopo averla transennata alla ricerca di reperti.
Morcaldi c'era anche ieri, racconta chi abita in zona, e parlava male della ex moglie davanti ad altre persone. Nell'auto ha lasciato anche una lettera per denigrarla con il figlio e spiegare il suo gesto.