L'editoriale del sito L'Interista.it si è soffermato sulla prossima gara dei nerazzurri in casa della Fiorentina: "Vincere a Firenze per lanciare un segnale di forza al campionato. La Viola gioca bene a calcio. Il giovane tecnico ha trasmesso ai suoi giocatori voglia e determinazione, sacrificio e lavoro, consapevolezza e certezze. Oggi, se proprio proprio avessi potuto evitare una squadra beh, quella squadra sarebbe stata la Fiorentina. Ecco perché sbancare l’Artemio Franchi sarebbe un segnale di forza non indifferente a questo punto della stagione. Al di là del distaccare una delle dirette concorrenti, il campionato è ancora lunghissimo e non è una frase fatta, metteresti pressione sulle altre che stanno affollando le zone alte della classifica. Vincere convincendo anche se, viva Machiavelli, ci sono partite dove l’importante, alla fine della fiera, è il risultato. Noi, aggiungo purtroppo, siamo figli di quella cultura pallonara, inutile fare giri di parole cercando il modo e la maniera migliori per raccontarlo. E noi interisti lo sappiamo bene anzi, benissimo. I due pareggi con Juve e Napoli dal mio punto di vista sono quattro punti persi – tralasciando Genova e Monza -, occasioni preziose dilapidate pur tenendo il pallino del gioco in mano per gran parte del tempo e rischiando di segnare in più circostanze".
di Napoli Magazine
01/12/2024 - 09:50
L'editoriale del sito L'Interista.it si è soffermato sulla prossima gara dei nerazzurri in casa della Fiorentina: "Vincere a Firenze per lanciare un segnale di forza al campionato. La Viola gioca bene a calcio. Il giovane tecnico ha trasmesso ai suoi giocatori voglia e determinazione, sacrificio e lavoro, consapevolezza e certezze. Oggi, se proprio proprio avessi potuto evitare una squadra beh, quella squadra sarebbe stata la Fiorentina. Ecco perché sbancare l’Artemio Franchi sarebbe un segnale di forza non indifferente a questo punto della stagione. Al di là del distaccare una delle dirette concorrenti, il campionato è ancora lunghissimo e non è una frase fatta, metteresti pressione sulle altre che stanno affollando le zone alte della classifica. Vincere convincendo anche se, viva Machiavelli, ci sono partite dove l’importante, alla fine della fiera, è il risultato. Noi, aggiungo purtroppo, siamo figli di quella cultura pallonara, inutile fare giri di parole cercando il modo e la maniera migliori per raccontarlo. E noi interisti lo sappiamo bene anzi, benissimo. I due pareggi con Juve e Napoli dal mio punto di vista sono quattro punti persi – tralasciando Genova e Monza -, occasioni preziose dilapidate pur tenendo il pallino del gioco in mano per gran parte del tempo e rischiando di segnare in più circostanze".