Riccardo Sottil, esterno del Milan, è intervenuto ai microfoni di DAZN dopo la vittoria in rimonta contro il Lecce: "Sicuramente non era un periodo positivo per noi, facendo due gol che sono stati annullati non è facile reagire ma siamo riusciti a ribaltare. Oggi abbiamo dato un bel segnale, il mister mi ha detto che voleva mettermi in quella posizione e io entro dove mi mette lui".
Com'è stato il tuo arrivo al Milan?
"Quando ci sei dentro capisci quanto sia grande, ero e sono milanista. Per me è stato un grande orgoglio riuscire a vestire questa maglia. Il Milan è grande, lo dice la sua storia e i suoi trofei. Per me è un onore vestire questa maglia, sono felicissimo di essere qui".
A chi ti ispiravi da bambino?
"L'ho detto anche alla prima conferenza, quando ero piccolo avevo un debole per Alexandre Pato. Mi ricordo ancora la sua prima partita contro il Napoli, era un Milan di grandi campioni. C'erano Ibra, Seedorf e Ronaldo ma avevo un debole per lui".
Tuo padre si arrabbia a volte?
"No, non si arrabbia mai però è sempre molto presente. Non mi ha mai messo pressioni, è sempre molto equilibrato. Ci fa piacere sentirci prima e dopo le partite, per me è sempre stato un punto di riferimento".
di Napoli Magazine
08/03/2025 - 21:11
Riccardo Sottil, esterno del Milan, è intervenuto ai microfoni di DAZN dopo la vittoria in rimonta contro il Lecce: "Sicuramente non era un periodo positivo per noi, facendo due gol che sono stati annullati non è facile reagire ma siamo riusciti a ribaltare. Oggi abbiamo dato un bel segnale, il mister mi ha detto che voleva mettermi in quella posizione e io entro dove mi mette lui".
Com'è stato il tuo arrivo al Milan?
"Quando ci sei dentro capisci quanto sia grande, ero e sono milanista. Per me è stato un grande orgoglio riuscire a vestire questa maglia. Il Milan è grande, lo dice la sua storia e i suoi trofei. Per me è un onore vestire questa maglia, sono felicissimo di essere qui".
A chi ti ispiravi da bambino?
"L'ho detto anche alla prima conferenza, quando ero piccolo avevo un debole per Alexandre Pato. Mi ricordo ancora la sua prima partita contro il Napoli, era un Milan di grandi campioni. C'erano Ibra, Seedorf e Ronaldo ma avevo un debole per lui".
Tuo padre si arrabbia a volte?
"No, non si arrabbia mai però è sempre molto presente. Non mi ha mai messo pressioni, è sempre molto equilibrato. Ci fa piacere sentirci prima e dopo le partite, per me è sempre stato un punto di riferimento".