Calcio
FIGC - L'ex Sandulli: "Caso ultras Inter e Milan? Le curve sono diventate terra di nessuno"
01.10.2024 18:46 di Redazione

Il Prof. Piero Sandulli, ex Presidente della Corte D’Appello Federale FIGC, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC, radio partner del SSC Napoli: "Sinner? Gli obiettivi dello studio e dell’analisi di casi di doping sono due: la salute dell'atleta e l’alterazione del risultato sportivo che di fronte a dosi insignificanti di prodotto diventano una sorta di caccia alle streghe, una cosa quasi ridicola. La materia sul doping è gestita sulla base di norme cosiddette “calviniste” che tutto sommato finiscono non per perseguire il risultato della giustizia ma la notorietà di chi le attua. Mi sembrano lontani dalle regole della giustizia sportiva italiana. Il TAS di Losanna è anch’esso un fatto atipico poiché usciamo dai canoni della giustizia sportiva e andiamo presso un collegio arbitrale. Tant’è vero che le sentenze sul TAS di Losanna sono impugnate presso un tribunale civile in base alla legge svizzera. La legge serve per la tutela della salute dell’atleta e per l’alterazione del risultato sportivo. Qui è ampiamente dimostrato che l’atleta non ha nessun problema di salute per una sostanza infinitesimale e che la sostanza non è in grado di alterare il risultato sportivo. Probabilmente serve a qualcuno per farsi pubblicità e non è il risultato che la giustizia sportiva deve ottenere. Alla fine l’atleta avrebbe anche la possibilità di chiedere il risarcimento del danno. Caso Ultras Inter e Milan? Ho letto poco. Le curve sono diventate terra di nessuno. Le tifoserie vere e legittime dovrebbero avere un ruolo importante nella bonifica di quei terreni. La legge 86 del 2019 con l’articolo 4 responsabilizza le tifoserie. Bisognerebbe dare a quei tifosi genuini un maggiore potere e capacità di incidere nei luoghi in cui si celebrano gli eventi sportivi e di essere ascoltati dalle società sportive”.

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FIGC - L'ex Sandulli: "Caso ultras Inter e Milan? Le curve sono diventate terra di nessuno"

di Napoli Magazine

01/10/2024 - 18:46

Il Prof. Piero Sandulli, ex Presidente della Corte D’Appello Federale FIGC, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC, radio partner del SSC Napoli: "Sinner? Gli obiettivi dello studio e dell’analisi di casi di doping sono due: la salute dell'atleta e l’alterazione del risultato sportivo che di fronte a dosi insignificanti di prodotto diventano una sorta di caccia alle streghe, una cosa quasi ridicola. La materia sul doping è gestita sulla base di norme cosiddette “calviniste” che tutto sommato finiscono non per perseguire il risultato della giustizia ma la notorietà di chi le attua. Mi sembrano lontani dalle regole della giustizia sportiva italiana. Il TAS di Losanna è anch’esso un fatto atipico poiché usciamo dai canoni della giustizia sportiva e andiamo presso un collegio arbitrale. Tant’è vero che le sentenze sul TAS di Losanna sono impugnate presso un tribunale civile in base alla legge svizzera. La legge serve per la tutela della salute dell’atleta e per l’alterazione del risultato sportivo. Qui è ampiamente dimostrato che l’atleta non ha nessun problema di salute per una sostanza infinitesimale e che la sostanza non è in grado di alterare il risultato sportivo. Probabilmente serve a qualcuno per farsi pubblicità e non è il risultato che la giustizia sportiva deve ottenere. Alla fine l’atleta avrebbe anche la possibilità di chiedere il risarcimento del danno. Caso Ultras Inter e Milan? Ho letto poco. Le curve sono diventate terra di nessuno. Le tifoserie vere e legittime dovrebbero avere un ruolo importante nella bonifica di quei terreni. La legge 86 del 2019 con l’articolo 4 responsabilizza le tifoserie. Bisognerebbe dare a quei tifosi genuini un maggiore potere e capacità di incidere nei luoghi in cui si celebrano gli eventi sportivi e di essere ascoltati dalle società sportive”.