Massimo Oddo è sicuro: per pensare di ottenere una vittoria, il Milan dovrà superarsi contro l'Atalanta. Il campione del mondo 2006 lo ha spiegato in un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport in cui ha fatto il punto sull'anticipo di Serie A: "Mi aspetto una bella gara. Il Milan ha una formazione dal potenziale enorme: ultimamente è in crescita, ma non è ancora al 100%. L'Atalanta, invece, è la squadra più in forma e più costante in questo momento. Forse la più ostica da affrontare perché difende e attacca con grande attenzione e ferocia - ha spiegato Oddo -. L'Atalanta, lo sanno tutti, ha un allenatore fantastico, che porta i giocatori da 4 a rendere 7 e quelli da 7 a rendere 10. In questi anni ha fatto cose straordinarie e il merito, oltre che suo, è di una società che lo ha messo al centro di tutto: quando c'è stata la lite con il Papu Gomez, che era un calciatore simbolo, la dirigenza si è schierata in maniera coesa con l'allenatore. A Bergamo c'è un gruppo di persone che lavora con un unico obiettivo e un tecnico che ha doti straordinarie e le mette in mostra perché ha al suo fianco una società che lo supporta".
di Napoli Magazine
06/12/2024 - 14:31
Massimo Oddo è sicuro: per pensare di ottenere una vittoria, il Milan dovrà superarsi contro l'Atalanta. Il campione del mondo 2006 lo ha spiegato in un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport in cui ha fatto il punto sull'anticipo di Serie A: "Mi aspetto una bella gara. Il Milan ha una formazione dal potenziale enorme: ultimamente è in crescita, ma non è ancora al 100%. L'Atalanta, invece, è la squadra più in forma e più costante in questo momento. Forse la più ostica da affrontare perché difende e attacca con grande attenzione e ferocia - ha spiegato Oddo -. L'Atalanta, lo sanno tutti, ha un allenatore fantastico, che porta i giocatori da 4 a rendere 7 e quelli da 7 a rendere 10. In questi anni ha fatto cose straordinarie e il merito, oltre che suo, è di una società che lo ha messo al centro di tutto: quando c'è stata la lite con il Papu Gomez, che era un calciatore simbolo, la dirigenza si è schierata in maniera coesa con l'allenatore. A Bergamo c'è un gruppo di persone che lavora con un unico obiettivo e un tecnico che ha doti straordinarie e le mette in mostra perché ha al suo fianco una società che lo supporta".