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MEDIASET - Milan, i tifosi invocano Conte, ma la società lo considera "ingombrante"
20.04.2024 09:24 di Redazione Fonte: Sport Mediaset

Dipendesse dai tifosi, che si sono già palesemente sbilanciati sul desiderio di cambiare la guida tecnica, il nuovo allenatore del Milan sarebbe uno e uno solo: Antonio Conte. I dubbi, e basta farsi un giro sui social, sulla questione sono prossimi allo zero. Il popolo rossonero vuole l'ex ct, per motivi diversi ma che si portano dietro un preciso comun denominatore: Conte è unanimamente considerato un vincente e, soprattutto, l'uomo capace di restituire dinamismo, carattere ed equilibrio a una squadra che, oggi, sembra un po' allo sbando, certamente svuotata e senza apparenti margini di crescita. Aggiungiamo: fosse per Conte, la volontà dei tifosi del Milan sarebbe facilmente assecondata. Ha le sue pretese, certo, più tecniche che economiche, ma anche il desiderio nemmeno troppo nascosto di ripartire da un club con una storia importante e una base solida su cui lavorare.   

 

Il problema è che quello che piace ai tifosi non necessariamente piace anche al club. Antonio Conte è considerato ingombrante e il timore è sempre quello che pretenda troppo sul mercato. Insomma, magari non costoso lui a livello contrattuale - sembrerebbe disposto ad abbassare le sue pretese, comunque alte -, ma certamente impegnativo quando si tratta di costruire la squadra del futuro. Lui, come tanti altri allenatori o più di altri allenatori, vuole dire la sua e, soprattutto, essere per quanto possibile accontentato. 

 

Fatto sta che le azioni dell'ex Tottenham non sono mai state troppo in rialzo. Resta una possibilità nell'ombra, ma pensare che oggi sia la meno probabile forse non è un errore. Anche se, va detto, la margherita sfogliata dal club è ampia e piuttosto variegata, per non dire in certi casi esotica. I nomi usciti solo nelle ultime 24 ore sono moltissimi: Thiago Motta a parte, destinato alla Juve, si è parlato di Lopetegui, Fonseca, Galtier, Gallardo, Sergio Conceiçao e perfino di Van Bommel, vecchio, amatissimo, cuore rossonero. Unica eccezione alla marcata esterofilia - è il partito che parrebbe prevalere nel Milan -, quel Roberto De Zerbi che tanto bene sta facendo in Inghilterra.

 

Dato che dalla società trapela l'idea di "cambiare solo per migliorare", ci sarebbe da chiedere quali tra questi tecnici potrebbe portare un upgrade deciso al Milan che verrà. Ma questo è un altro discorso. Oggi vale piuttosto questa incertezza, che si unisce ai balbettii del campo e che tanto bene, proprio, non fa, specie pensando che lunedì ci sarebbe un derby da salvare, se non proprio da vincere, per evitare di farsi sbattere in faccia il fallimento, sotto forma di scudetto della seconda stella, dall'Inter proprio davanti ai propri tifosi. Perché se la società Milan vuole provare a mantenere il giusto di autonomia nelle scelte, sarebbe bene che si evitasse un'entropia ancora maggiore di rabbia perdendo l'ennesimo confronto con i nerazzurri. In fondo è l'ultimo appuntamento ancora legato al presente di questo campionato. Dopo, in qualche modo, bisognerà guardare davvero oltre. 

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MEDIASET - Milan, i tifosi invocano Conte, ma la società lo considera "ingombrante"

di Napoli Magazine

20/04/2024 - 09:24

Dipendesse dai tifosi, che si sono già palesemente sbilanciati sul desiderio di cambiare la guida tecnica, il nuovo allenatore del Milan sarebbe uno e uno solo: Antonio Conte. I dubbi, e basta farsi un giro sui social, sulla questione sono prossimi allo zero. Il popolo rossonero vuole l'ex ct, per motivi diversi ma che si portano dietro un preciso comun denominatore: Conte è unanimamente considerato un vincente e, soprattutto, l'uomo capace di restituire dinamismo, carattere ed equilibrio a una squadra che, oggi, sembra un po' allo sbando, certamente svuotata e senza apparenti margini di crescita. Aggiungiamo: fosse per Conte, la volontà dei tifosi del Milan sarebbe facilmente assecondata. Ha le sue pretese, certo, più tecniche che economiche, ma anche il desiderio nemmeno troppo nascosto di ripartire da un club con una storia importante e una base solida su cui lavorare.   

 

Il problema è che quello che piace ai tifosi non necessariamente piace anche al club. Antonio Conte è considerato ingombrante e il timore è sempre quello che pretenda troppo sul mercato. Insomma, magari non costoso lui a livello contrattuale - sembrerebbe disposto ad abbassare le sue pretese, comunque alte -, ma certamente impegnativo quando si tratta di costruire la squadra del futuro. Lui, come tanti altri allenatori o più di altri allenatori, vuole dire la sua e, soprattutto, essere per quanto possibile accontentato. 

 

Fatto sta che le azioni dell'ex Tottenham non sono mai state troppo in rialzo. Resta una possibilità nell'ombra, ma pensare che oggi sia la meno probabile forse non è un errore. Anche se, va detto, la margherita sfogliata dal club è ampia e piuttosto variegata, per non dire in certi casi esotica. I nomi usciti solo nelle ultime 24 ore sono moltissimi: Thiago Motta a parte, destinato alla Juve, si è parlato di Lopetegui, Fonseca, Galtier, Gallardo, Sergio Conceiçao e perfino di Van Bommel, vecchio, amatissimo, cuore rossonero. Unica eccezione alla marcata esterofilia - è il partito che parrebbe prevalere nel Milan -, quel Roberto De Zerbi che tanto bene sta facendo in Inghilterra.

 

Dato che dalla società trapela l'idea di "cambiare solo per migliorare", ci sarebbe da chiedere quali tra questi tecnici potrebbe portare un upgrade deciso al Milan che verrà. Ma questo è un altro discorso. Oggi vale piuttosto questa incertezza, che si unisce ai balbettii del campo e che tanto bene, proprio, non fa, specie pensando che lunedì ci sarebbe un derby da salvare, se non proprio da vincere, per evitare di farsi sbattere in faccia il fallimento, sotto forma di scudetto della seconda stella, dall'Inter proprio davanti ai propri tifosi. Perché se la società Milan vuole provare a mantenere il giusto di autonomia nelle scelte, sarebbe bene che si evitasse un'entropia ancora maggiore di rabbia perdendo l'ennesimo confronto con i nerazzurri. In fondo è l'ultimo appuntamento ancora legato al presente di questo campionato. Dopo, in qualche modo, bisognerà guardare davvero oltre. 

Fonte: Sport Mediaset