Rilanciarlo per non rischiare di perderlo perché il punto, almeno così scrivono in Spagna e in particolare sul catalano Sport, è che Rafa Leao è finito nuovamente nel mirino del Barcellona e questa, in casa Milan, è tutto fuorché una buona notizia. Né tecnicamente né economicamente. Il rapporto non esattamente idilliaco con il tecnico Paulo Fonseca è seguito con attenzione dai blaugrana che, non è da escludere, potrebbero tornare a farsi vivi con il giocatore provando a portarlo lontano da Milano. Quando? Magari già a gennaio. A quali condizioni? In questo momento, visto il deficit di gol e assist, a condizioni molto vantaggiose e lontanissime dalla clausola monstre che i rossoneri si erano immaginati per un eventuale addio del loro giocatore migliore.
E la questione è davvero tutta qui. Leao è il miglior giocatore del Milan? Tecnicamente sì, senza ombra di dubbio. E allora perché è finito ai margini della squadra? Perché all'aspetto tecnico un calciatore deve aggiungere quello caratteriale, l'impegno e la concentrazione. Tutte caratteristiche che non sono esattamente nelle sue corde e che Fonseca, però, esige. Ora, però, resta da capire che intenzioni abbia il tecnico portoghese con Rafa. Bastone o carota? Perché con lui, è evidente, entrambi non funzionano.
Leao è un ragazzo particolare: va coccolato e seguito, aiutato e spinto. Non a caso la sua stagione migliore è stata quella dello scudetto, con Pioli e Maldini che si sono occupati moltissimo di lui. E' uno del gruppo, ma non è uno del gruppo. E' uno come gli altri, ma non è uno come gli altri. Va gestito diversamente. Sempre che lo si voglia fare e gli si riconoscano doti superiori alla media, questione non per forza indiscutibile.
Al netto del rapporto con Fonseca e degli equilibri di squadra - sia tecnici che psicologici -, è evidente però che oggi Leao è un patrimonio da non dissipare. E che da lui sia necessario ripartire per rilanciare non solo le sue ambizioni personali, ma anche quelle del Milan, scivolato lontanissimo dalle prime posizioni e già costretto a inseguire un piazzamento Champions che non sembra essere né scontato né banale. In Champions e contro il Napoli Rafa ha dato qualche segnale incoraggiante. Monza sarà la prossima tappa. Un passo necessario per evitare che invece di prendersi il Milan sulle spalle se ne allontani definitivamente.
di Napoli Magazine
31/10/2024 - 13:18
Rilanciarlo per non rischiare di perderlo perché il punto, almeno così scrivono in Spagna e in particolare sul catalano Sport, è che Rafa Leao è finito nuovamente nel mirino del Barcellona e questa, in casa Milan, è tutto fuorché una buona notizia. Né tecnicamente né economicamente. Il rapporto non esattamente idilliaco con il tecnico Paulo Fonseca è seguito con attenzione dai blaugrana che, non è da escludere, potrebbero tornare a farsi vivi con il giocatore provando a portarlo lontano da Milano. Quando? Magari già a gennaio. A quali condizioni? In questo momento, visto il deficit di gol e assist, a condizioni molto vantaggiose e lontanissime dalla clausola monstre che i rossoneri si erano immaginati per un eventuale addio del loro giocatore migliore.
E la questione è davvero tutta qui. Leao è il miglior giocatore del Milan? Tecnicamente sì, senza ombra di dubbio. E allora perché è finito ai margini della squadra? Perché all'aspetto tecnico un calciatore deve aggiungere quello caratteriale, l'impegno e la concentrazione. Tutte caratteristiche che non sono esattamente nelle sue corde e che Fonseca, però, esige. Ora, però, resta da capire che intenzioni abbia il tecnico portoghese con Rafa. Bastone o carota? Perché con lui, è evidente, entrambi non funzionano.
Leao è un ragazzo particolare: va coccolato e seguito, aiutato e spinto. Non a caso la sua stagione migliore è stata quella dello scudetto, con Pioli e Maldini che si sono occupati moltissimo di lui. E' uno del gruppo, ma non è uno del gruppo. E' uno come gli altri, ma non è uno come gli altri. Va gestito diversamente. Sempre che lo si voglia fare e gli si riconoscano doti superiori alla media, questione non per forza indiscutibile.
Al netto del rapporto con Fonseca e degli equilibri di squadra - sia tecnici che psicologici -, è evidente però che oggi Leao è un patrimonio da non dissipare. E che da lui sia necessario ripartire per rilanciare non solo le sue ambizioni personali, ma anche quelle del Milan, scivolato lontanissimo dalle prime posizioni e già costretto a inseguire un piazzamento Champions che non sembra essere né scontato né banale. In Champions e contro il Napoli Rafa ha dato qualche segnale incoraggiante. Monza sarà la prossima tappa. Un passo necessario per evitare che invece di prendersi il Milan sulle spalle se ne allontani definitivamente.