Calcio
MILAN - Ibrahimovic: "Sono qui per vincere e vincerò"
13.06.2024 14:20 di Redazione

"Ho detto a Gerry Cardinale che se dovevo entrare nel Milan doveva essere un progetto vincente. Non accetto perdere. Devo vincere e vincerò. E Cardinale mi ha risposto 'benvenuto'. Da lì siamo partiti e dopo sei mesi sono già usciti i capelli grigi". Lo dice, con un sorriso, Zlatan Ibrahimovic nella conferenza stampa di presentazione della stagione 2024/2025, la prima da quando è senior advisor di RedBird. "Io e Cardinale parliamo la stessa lingua - racconta Ibra -, è un vincente. Per lui il Milan è personale. C'è grande ambizione". Ibra assicura che la seconda stella vinta dall'Inter non lo ha fatto soffrire: "Non soffro mai. Mi carica di più. Il Milan non guarda alle altre squadre, lo fanno i perdenti. Soffre un perdente, parli con un vincente". Ibra spiega anche come mai ha atteso tanto prima di parlare nel suo nuovo ruolo di dirigente: "Dovevo avere qualcosa di cui parlare. Il mio ruolo è 'operating partner' di RedBird la mia responsabilità è il Milan, non sono dipendente Milan sono parte della proprietà. Spazio da casa Milan, a Milanello e Vismara, ma non è 'one man show' ognuno è importante, ognuno ha il suo ruolo. Se c'è silenzio, se non parliamo è perché lavoriamo. Non siamo un podcast o un talk show. Il silenzio è più pericoloso".

ULTIMISSIME CALCIO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
MILAN - Ibrahimovic: "Sono qui per vincere e vincerò"

di Napoli Magazine

13/06/2024 - 14:20

"Ho detto a Gerry Cardinale che se dovevo entrare nel Milan doveva essere un progetto vincente. Non accetto perdere. Devo vincere e vincerò. E Cardinale mi ha risposto 'benvenuto'. Da lì siamo partiti e dopo sei mesi sono già usciti i capelli grigi". Lo dice, con un sorriso, Zlatan Ibrahimovic nella conferenza stampa di presentazione della stagione 2024/2025, la prima da quando è senior advisor di RedBird. "Io e Cardinale parliamo la stessa lingua - racconta Ibra -, è un vincente. Per lui il Milan è personale. C'è grande ambizione". Ibra assicura che la seconda stella vinta dall'Inter non lo ha fatto soffrire: "Non soffro mai. Mi carica di più. Il Milan non guarda alle altre squadre, lo fanno i perdenti. Soffre un perdente, parli con un vincente". Ibra spiega anche come mai ha atteso tanto prima di parlare nel suo nuovo ruolo di dirigente: "Dovevo avere qualcosa di cui parlare. Il mio ruolo è 'operating partner' di RedBird la mia responsabilità è il Milan, non sono dipendente Milan sono parte della proprietà. Spazio da casa Milan, a Milanello e Vismara, ma non è 'one man show' ognuno è importante, ognuno ha il suo ruolo. Se c'è silenzio, se non parliamo è perché lavoriamo. Non siamo un podcast o un talk show. Il silenzio è più pericoloso".