Calcio
MILAN - L'ex Shevchenko: "Mi aspettavo molto di più dall’Italia agli Europei"
04.07.2024 17:49 di Redazione

Intervistato dal Corriere della Sera, Andriy Shevchenko, presidente della Federcalcio ucraina, ha parlato dell’Europeo e della debacle degli Azzurri. Queste le sue parole: “C’è una buona generazione e tante famiglie sono uscite dall’Ucraina: i bambini si formano in Germania o Italia: il centravanti della nostra U19 gioca nell’Empoli. Altri due sono al Bayern, altri in Inghilterra. E lo scouting funziona”.

Ci sono protagonisti del calcio che vi sono vicini?

“Sì, tante persone ci danno un supporto importante. La Germania ci aiuta molto, così come Francia, Inghilterra, Polonia, Norvegia, Romania. L’elenco è molto lungo. E naturalmente c’è l’Italia. Il presidente Gravina ha firmato un memorandum di collaborazione per ospitare i piccoli calciatori ucraini delle città più colpite: i primi sessanta sono in partenza. E i nostri giovani allenatori possono venire a Coverciano per i corsi”.

Cosa pensa dell’eliminazione dell’Italia?

“Mi aspettavo qualcosa di più, perché voi avete un sistema, un campionato e dei giocatori importanti. L’Italia non ha giocato al suo livello”.

Ma quando sente parlare di caldo e stanchezza come alibi, lei cosa ne pensa?

“Non farei mai paragoni con la nostra situazione, se è questo che vuole sapere. Non sono dentro la realtà dell’Italia e la nostra è del tutto diversa. Ma mi creda, anche da noi può capitare che dicano che i calciatori sono viziati”.

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MILAN - L'ex Shevchenko: "Mi aspettavo molto di più dall’Italia agli Europei"

di Napoli Magazine

04/07/2024 - 17:49

Intervistato dal Corriere della Sera, Andriy Shevchenko, presidente della Federcalcio ucraina, ha parlato dell’Europeo e della debacle degli Azzurri. Queste le sue parole: “C’è una buona generazione e tante famiglie sono uscite dall’Ucraina: i bambini si formano in Germania o Italia: il centravanti della nostra U19 gioca nell’Empoli. Altri due sono al Bayern, altri in Inghilterra. E lo scouting funziona”.

Ci sono protagonisti del calcio che vi sono vicini?

“Sì, tante persone ci danno un supporto importante. La Germania ci aiuta molto, così come Francia, Inghilterra, Polonia, Norvegia, Romania. L’elenco è molto lungo. E naturalmente c’è l’Italia. Il presidente Gravina ha firmato un memorandum di collaborazione per ospitare i piccoli calciatori ucraini delle città più colpite: i primi sessanta sono in partenza. E i nostri giovani allenatori possono venire a Coverciano per i corsi”.

Cosa pensa dell’eliminazione dell’Italia?

“Mi aspettavo qualcosa di più, perché voi avete un sistema, un campionato e dei giocatori importanti. L’Italia non ha giocato al suo livello”.

Ma quando sente parlare di caldo e stanchezza come alibi, lei cosa ne pensa?

“Non farei mai paragoni con la nostra situazione, se è questo che vuole sapere. Non sono dentro la realtà dell’Italia e la nostra è del tutto diversa. Ma mi creda, anche da noi può capitare che dicano che i calciatori sono viziati”.