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IL COMMENTO - Bucchioni: "Milan e Napoli squadre vere e mature, al popolo bianconero non resta che toccare ferro"
13.09.2021 12:58 di Redazione

"Milan, Mou e Napoli: credeteci", scrive Il giornalista Enzo Bucchioni su Il Tirreno affermando a proposito di Ibrahimovic: "Facile scommettere che senza Ronaldo la scena sarà tutta sua, compreso magari un Sanremo-bis. Il Milan non è solo Ibra, come il Napoli non è solo Insigne. Trattasi di squadre vere e mature". L'analisi del giornalista si sposta poi sulle difficoltà della Juventus: "Chiedo, con rispetto, ma dopo due anni a stare a guardare, si può ritornare proponendo un 4-4-1-1 che era il modulo preferito dal parroco di Ovosodo? Anche no. Mancavano Dybala e Chiesa? Perché gli altri c’erano? E se è vero che Allegri è uno specialista delle rimonte, non si illuda e non pensi troppo al grande recupero del 2015. Non rifaccio l’elenco dei problemi e delle cose che non tornano nella Juve da due anni a oggi, ma se con tutte le assenze finisce in panchina anche De Ligt, si perde l’ultimo filo logico. Il ritorno di Allegri alla Juve ricorda quello di Capello che negli anni novanta si riprese il Milan. Peccato che Invincibili non fossero più e Capello non fosse più lo stesso allenatore. Piccole-grandi vicende di calcio che Agnelli avrebbe dovuto conoscere. Corsi e ricorsi nel pallone come nella storia. Al popolo bianconero non resta che toccare ferro".

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IL COMMENTO - Bucchioni: "Milan e Napoli squadre vere e mature, al popolo bianconero non resta che toccare ferro"

di Napoli Magazine

13/09/2024 - 12:58

"Milan, Mou e Napoli: credeteci", scrive Il giornalista Enzo Bucchioni su Il Tirreno affermando a proposito di Ibrahimovic: "Facile scommettere che senza Ronaldo la scena sarà tutta sua, compreso magari un Sanremo-bis. Il Milan non è solo Ibra, come il Napoli non è solo Insigne. Trattasi di squadre vere e mature". L'analisi del giornalista si sposta poi sulle difficoltà della Juventus: "Chiedo, con rispetto, ma dopo due anni a stare a guardare, si può ritornare proponendo un 4-4-1-1 che era il modulo preferito dal parroco di Ovosodo? Anche no. Mancavano Dybala e Chiesa? Perché gli altri c’erano? E se è vero che Allegri è uno specialista delle rimonte, non si illuda e non pensi troppo al grande recupero del 2015. Non rifaccio l’elenco dei problemi e delle cose che non tornano nella Juve da due anni a oggi, ma se con tutte le assenze finisce in panchina anche De Ligt, si perde l’ultimo filo logico. Il ritorno di Allegri alla Juve ricorda quello di Capello che negli anni novanta si riprese il Milan. Peccato che Invincibili non fossero più e Capello non fosse più lo stesso allenatore. Piccole-grandi vicende di calcio che Agnelli avrebbe dovuto conoscere. Corsi e ricorsi nel pallone come nella storia. Al popolo bianconero non resta che toccare ferro".