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DAZN - Il Matador Cavani: "A Napoli gli anni più speciali della mia carriera, un giorno tornerò in città, scudetto meritato! I miei figli tifano Napoli, Osimhen mi piace tanto, non molla mai e può diventare tra i più forti al mondo"
21.05.2023 18:39 di Redazione

NAPOLI – Edinson Cavani, ex attaccante del Napoli, ora in forza al Valencia, ha rilasciato un’intervista a DAZN a proposito della vittoria dello scudetto del Napoli. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”: “Come va con l’italiano? Non lo parlo da tanto ma lo ricordo. Dove ero giovedì 4 maggio (data della matematica vittoria dello scudetto del Napoli, ndr)? Non ricordo molto bene le date! Un momento grandissimo, bellissimo! Sono diventati tutti pazzi, quello succede quando si lotta tanto, quando si è in una squadra e non si è così abituati a vincere, io credo che loro avessero tanto bisogno di una bella emozione come questa. Sono stati anni fantastici, tutti gli anni della mia carriera lo sono stati, ma quegli anni sono speciali per una questione di cultura e di altre cose che c’entrano. Io sono più un giocatore di quelle squadre che veramente devono lottare con quelli più grandi, mi piace di più la sfida, andare sempre a conquistare momenti storici e quindi quegli anni sono stati bellissimi, in una città intera che sai bene cosa significhi per loro combattere contro quelli del nord. C’è un tifo che si sente veramente tanto, che ti dimostra tanto, che ti dà il cuore. Una cultura bella anche in quel senso, loro danno il massimo per te per farti stare bene. Si sa che non é facile vincere contro le grandi squadre d’Italia e quindi vincere è sinceramente una cosa grandissima. Io non ho vinto tante cose, quasi niente, ma abbiamo vissuto dei grandi momenti, abbiamo vinto una Coppa Italia dopo 20 anni, non so da quanti anni il Napoli non riusciva ad avere una soddisfazione come quella e credo che da quel momento in poi il Napoli si sia rilanciato a vincere di più, fino a vincere oggi il campionato che è veramente il massimo! Il mio post sui social? Ho scritto che loro meritavano quel traguardo e molto di più per tutto quello che danno ai loro giocatori e quindi poi finisco dicendo ‘forza Napoli’, ed è stato sentito, perché il ‘forza Napoli’ uno lo sente tanto, mi è rimasto sinceramente. Non sono più tornato a Napoli, sono tornato solo per alcuni motivi familiari ma non ho avuto l’opportunità di tornare a Napoli ma sicuramente un giorno tornerò. I miei figli tifosi del Napoli? Si tutti e due! Se ti faccio vedere delle cose di loro quando il Napoli non riusciva a vincere il campionato, quando è rimasto fuori dalla Champions, ti fa impazzire, perché alla fine è legato al fatto di essere nato là e di crescere in quella città, una città che mi ha dato tanto e il legato che posso lasciare a loro è il fatto di seguire la squadra del Napoli che è una squadra che ti darà tanto a livello di emozioni. Non sempre uno è contento di lasciare delle cose buone come queste. Conoscono i cori, conoscono tutto. Io i cori non li ricordo, a parte, ‘o surdato nnammurato’ che ricordo bene perché si cantava quando si vinceva le grandi partite che avevamo anche in Champions. Ricordo una frase con la quale scherzo sempre con i miei bambini, perchè certo ora ci sono dei cori diversi e loro li sanno tutti, e io l’unica frase che sapevo era ‘i ragazzi della Curva B’, c’era una canzone e io canto loro un po’ questo per scherzare. Lucas (il figlio, ndr) giocherà nel Napoli? Sta facendo i provini. Ne ho parlato con lui ed aveva un po’ di vergogna a raccontarmi del fatto che il Napoli voleva che lui cominciasse a giocare. Se si parla di partite, che lui sia felice, che riesca a vivere il calcio con passione, perché fare qualcosa che non ti dà piacere secondo me è brutto nella vita e quindi che vada a divertirsi e a fare con passione e con amore. Cosa penso di Osimhen? Mi piace tanto, mi piace tanto la sua fame, è un giocatore che non molla mai ed è quello che ti fa fare la differenza, è quello che ti fa diventare un giocatore competitivo e lo devi essere in campo, negli allenamenti per mantenerti nell’alto livello del calcio per tanto tempo, lui ha dimostrato che ha tutto per continuare a crescere ed essere uno di quei giocatori tra i più forti attaccanti al mondo, ha tutte le condizioni e nel calcio se uno vuole sempre impara. Ha una fame incredibile ed è stata la fame che secondo me ha fatto vincere al Napoli questo campionato. E’ quello che si respirava, si vedeva la squadra che aveva il coraggio, la fame di arrivare all’obiettivo e lui lo dimostrava molto. Spero che possa continuare così, che possa regalare ancora tanto al Napoli e regalarsi anche lui tanto perché uno anche merita dei bei momenti quando lavora tanto. Ha realizzato il sogno di tutti noi che siamo stati attaccanti del Napoli? Sì, l’ha realizzato lui e tutti i ragazzi perché si vedeva che la squadra stava bene. Poi gli attaccanti sono sempre quelli che si prendono gli applausi, sono quelli che restano a marcare e a fare i gol, ma dietro c’è il lavoro della squadra, io l’ho sempre detto dal primo momento. E noi che siamo passati, come anche il Pocho che ha fatto un bel post lungo, che secondo me non l’ha scritto lui (ride, ndr) ma sicuramente lui è contentissimo, anche Marek (Hamsik, ndr), Paolo (Cannavaro, ndr). Noi veramente volevamo che il Napoli vincesse. Chi è l’idolo dei miei figli nel Napoli di oggi? Loro parlano molto di Kvara e di Osimhen, anche quando sono venuti a casa che sono stati qua venti giorni fa più o meno, è bello vedere che hanno i loro idoli. Cantare o surdato nnammurato? (Accenna il ritornello, ndr) un pochino me la ricordo, bellissimo! I brividi, veramente! Bei momenti!”.

 

Rosa Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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DAZN - Il Matador Cavani: "A Napoli gli anni più speciali della mia carriera, un giorno tornerò in città, scudetto meritato! I miei figli tifano Napoli, Osimhen mi piace tanto, non molla mai e può diventare tra i più forti al mondo"

di Napoli Magazine

21/05/2024 - 18:39

NAPOLI – Edinson Cavani, ex attaccante del Napoli, ora in forza al Valencia, ha rilasciato un’intervista a DAZN a proposito della vittoria dello scudetto del Napoli. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”: “Come va con l’italiano? Non lo parlo da tanto ma lo ricordo. Dove ero giovedì 4 maggio (data della matematica vittoria dello scudetto del Napoli, ndr)? Non ricordo molto bene le date! Un momento grandissimo, bellissimo! Sono diventati tutti pazzi, quello succede quando si lotta tanto, quando si è in una squadra e non si è così abituati a vincere, io credo che loro avessero tanto bisogno di una bella emozione come questa. Sono stati anni fantastici, tutti gli anni della mia carriera lo sono stati, ma quegli anni sono speciali per una questione di cultura e di altre cose che c’entrano. Io sono più un giocatore di quelle squadre che veramente devono lottare con quelli più grandi, mi piace di più la sfida, andare sempre a conquistare momenti storici e quindi quegli anni sono stati bellissimi, in una città intera che sai bene cosa significhi per loro combattere contro quelli del nord. C’è un tifo che si sente veramente tanto, che ti dimostra tanto, che ti dà il cuore. Una cultura bella anche in quel senso, loro danno il massimo per te per farti stare bene. Si sa che non é facile vincere contro le grandi squadre d’Italia e quindi vincere è sinceramente una cosa grandissima. Io non ho vinto tante cose, quasi niente, ma abbiamo vissuto dei grandi momenti, abbiamo vinto una Coppa Italia dopo 20 anni, non so da quanti anni il Napoli non riusciva ad avere una soddisfazione come quella e credo che da quel momento in poi il Napoli si sia rilanciato a vincere di più, fino a vincere oggi il campionato che è veramente il massimo! Il mio post sui social? Ho scritto che loro meritavano quel traguardo e molto di più per tutto quello che danno ai loro giocatori e quindi poi finisco dicendo ‘forza Napoli’, ed è stato sentito, perché il ‘forza Napoli’ uno lo sente tanto, mi è rimasto sinceramente. Non sono più tornato a Napoli, sono tornato solo per alcuni motivi familiari ma non ho avuto l’opportunità di tornare a Napoli ma sicuramente un giorno tornerò. I miei figli tifosi del Napoli? Si tutti e due! Se ti faccio vedere delle cose di loro quando il Napoli non riusciva a vincere il campionato, quando è rimasto fuori dalla Champions, ti fa impazzire, perché alla fine è legato al fatto di essere nato là e di crescere in quella città, una città che mi ha dato tanto e il legato che posso lasciare a loro è il fatto di seguire la squadra del Napoli che è una squadra che ti darà tanto a livello di emozioni. Non sempre uno è contento di lasciare delle cose buone come queste. Conoscono i cori, conoscono tutto. Io i cori non li ricordo, a parte, ‘o surdato nnammurato’ che ricordo bene perché si cantava quando si vinceva le grandi partite che avevamo anche in Champions. Ricordo una frase con la quale scherzo sempre con i miei bambini, perchè certo ora ci sono dei cori diversi e loro li sanno tutti, e io l’unica frase che sapevo era ‘i ragazzi della Curva B’, c’era una canzone e io canto loro un po’ questo per scherzare. Lucas (il figlio, ndr) giocherà nel Napoli? Sta facendo i provini. Ne ho parlato con lui ed aveva un po’ di vergogna a raccontarmi del fatto che il Napoli voleva che lui cominciasse a giocare. Se si parla di partite, che lui sia felice, che riesca a vivere il calcio con passione, perché fare qualcosa che non ti dà piacere secondo me è brutto nella vita e quindi che vada a divertirsi e a fare con passione e con amore. Cosa penso di Osimhen? Mi piace tanto, mi piace tanto la sua fame, è un giocatore che non molla mai ed è quello che ti fa fare la differenza, è quello che ti fa diventare un giocatore competitivo e lo devi essere in campo, negli allenamenti per mantenerti nell’alto livello del calcio per tanto tempo, lui ha dimostrato che ha tutto per continuare a crescere ed essere uno di quei giocatori tra i più forti attaccanti al mondo, ha tutte le condizioni e nel calcio se uno vuole sempre impara. Ha una fame incredibile ed è stata la fame che secondo me ha fatto vincere al Napoli questo campionato. E’ quello che si respirava, si vedeva la squadra che aveva il coraggio, la fame di arrivare all’obiettivo e lui lo dimostrava molto. Spero che possa continuare così, che possa regalare ancora tanto al Napoli e regalarsi anche lui tanto perché uno anche merita dei bei momenti quando lavora tanto. Ha realizzato il sogno di tutti noi che siamo stati attaccanti del Napoli? Sì, l’ha realizzato lui e tutti i ragazzi perché si vedeva che la squadra stava bene. Poi gli attaccanti sono sempre quelli che si prendono gli applausi, sono quelli che restano a marcare e a fare i gol, ma dietro c’è il lavoro della squadra, io l’ho sempre detto dal primo momento. E noi che siamo passati, come anche il Pocho che ha fatto un bel post lungo, che secondo me non l’ha scritto lui (ride, ndr) ma sicuramente lui è contentissimo, anche Marek (Hamsik, ndr), Paolo (Cannavaro, ndr). Noi veramente volevamo che il Napoli vincesse. Chi è l’idolo dei miei figli nel Napoli di oggi? Loro parlano molto di Kvara e di Osimhen, anche quando sono venuti a casa che sono stati qua venti giorni fa più o meno, è bello vedere che hanno i loro idoli. Cantare o surdato nnammurato? (Accenna il ritornello, ndr) un pochino me la ricordo, bellissimo! I brividi, veramente! Bei momenti!”.

 

Rosa Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

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