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A MILANO - Prima notte tranquilla per Berlusconi ricoverato al San Raffaele
10.06.2023 10:14 di Redazione

È trascorsa tranquilla la prima notte di degenza al San Raffaele di Milano per Silvio Berlusconi. Lo riferiscono fonti sanitarie. L'ex premier è stato ricoverato ieri nella struttura di via Olgettina per l'esecuzione di "accertamenti programmati in relazione alla nota patologia ematologica", come si legge nel bollettino medico a firma di Alberto Zangrillo, primario della Terapia intensiva e medico personale del Cavaliere, e di Fabio Ciceri, primario di Ematologia. Berlusconi era stato dimesso dallo stesso ospedale il 19 maggio, dopo oltre quaranta giorni di ricovero per via di una polmonite, aggravata dalla leucemia mielomonocitica cronica, da cui il presidente di Forza Italia è affetto da tempo. Accanto a lui, c'è sempre la compagna, Marta Fascina. I controlli a cui il leader è sottoposto, fanno sapere i medici, rispondono a "criteri clinici di normale pratica in medicina", dunque non si segnalano "criticità né allarme" per le sue condizioni di salute.

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A MILANO - Prima notte tranquilla per Berlusconi ricoverato al San Raffaele

di Napoli Magazine

10/06/2023 - 10:14

È trascorsa tranquilla la prima notte di degenza al San Raffaele di Milano per Silvio Berlusconi. Lo riferiscono fonti sanitarie. L'ex premier è stato ricoverato ieri nella struttura di via Olgettina per l'esecuzione di "accertamenti programmati in relazione alla nota patologia ematologica", come si legge nel bollettino medico a firma di Alberto Zangrillo, primario della Terapia intensiva e medico personale del Cavaliere, e di Fabio Ciceri, primario di Ematologia. Berlusconi era stato dimesso dallo stesso ospedale il 19 maggio, dopo oltre quaranta giorni di ricovero per via di una polmonite, aggravata dalla leucemia mielomonocitica cronica, da cui il presidente di Forza Italia è affetto da tempo. Accanto a lui, c'è sempre la compagna, Marta Fascina. I controlli a cui il leader è sottoposto, fanno sapere i medici, rispondono a "criteri clinici di normale pratica in medicina", dunque non si segnalano "criticità né allarme" per le sue condizioni di salute.